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Rientrata in casetta non guardo o parlo con nessuno, vado dritta dritta in camera mia senza neanche pensare al fatto che magari Martina e Giulia hanno bisogno di cambiarsi. Faccio per sedermi sul letto e scoppiare in un pianto liberatorio, ma quando noto qualcosa sul letto mi blocco. Il maglione che ev indossò durante la prima puntata di amici e che poi mi prestò durante la seconda puntata è ben piegato sul piumone del mio letto, affiancato da un foglio bianco ripiegato più volte su sè stesso. Nelle ultime settimane questo maledetto maglione era diventato più mio in realtà. Mi ci siedo accanto e poi prendo il foglio e lo apro, già pronta all'ennesimo pianto.

"Hei tu,
sai bene che non sono uno particolarmente bravo le parole, o quantomeno non con questo genere di cose. Ti sto scrivendo di corsa rischiando di perdere l'autobus, quindi se ci sono frasi sconnesse e cagate sai bene perché....si dai è una specie di giustificazione, non fare quella faccia. Allora da dove inizio? Si dal maglione ok ok ci sono. Sto coso te lo lascio perchè è praticamente il segno di come tutto è incominciato e credo tu possa capirmi bene. Ricordo che il giorno in cui te lo prestai la sera volevi lavarmelo a tutti i costi, ma alla fine ti convinsi a non farlo perché "Non volevo arrecarti disturbo". Cazzate, ero e sono semplicemente un sottone che voleva sentire il tuo profumo  mescolato col mio....dio questo si che è imbarazzante. Comunque non vedo l'ora di vederti dallo schermo della televisione di casa ed essere fiero di te perché stai arrivando e arriverai davvero lontano. Non pensare a me, pensa ad arrivare al serale e a spaccare i culi.... specialmente a chi ci/ti sta sulle palle. Ti amo, questo già lo sai. Goditi tutto lì e NON PENSARMI. Tuo per sempre,
quel cretino di Evaristo."

Inevitabilmente piango (si dai cosa vi aspettavate), ma un lieve sorriso si fa spazio sul mio viso. Non è stata una di quelle lettere da film, più che altro una lettera di incoraggiamento e di rassicurazione che forse mi ci voleva proprio. Mi cambio e indosso un semplice pantalone della tuta grigio e il maglione di ev. C'avrà spruzzato sopra litri del suo profumo sopra, altrimenti tutto questo buon odore esagerato non si spiega. Metto la lettera nel cassetto del comodino accanto al letto e vado in cucina cercando di sembrare il più calma possibile, ma non è così, non lo è affatto.

Ale: come va? -mi chiede Alessandro appena mi siedo accanto a lui su uno dei divanetti fuori.
S: male, ma passerà -mi porto le gambe al petto e poggio la testa sulla sua spalla e lui imita il mio gesto poggiando la sua testa sulla mia.
Ale: vuoi parlarne?
S: nah
Ale: sai che sto qua vero? Quando ne hai bisogno, sempre
S: grazie ale. Ti voglio bene
Ale: anche io

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È corto, ma non volevo lasciarvi proprio senza capitolo. È un periodo un po' così, spero di ritornare attiva come un tempo il prima possibile.
-gabs

Simile a Te -Evandro Amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora