8.𝙼𝙸𝙽𝙰

935 74 1
                                    

Jungkook strinse i pugni,i suoi occhi di ghiaccio erano fissi in quelli del corvino,non dicendo nulla per alcuni secondi che sembrarono Infiniti.
《E quando vorresti parlarne eh? Quella notte non mi hai dato nemmeno l'occasione di poterti spiegare! Hai idea di cosa ho dovuto passare quando non trovai più la tua roba nella nostra camera? Dovetti scoprire una settimana dopo che te ne tornasti dal tuo amichetto》

Disse alzando il tono di voce,il corvino invece abbassò lo sguardo non avendo propria nessuna voglia di parlarne,ma jungkook,a differenza della sua volontà,continuò.  《Ti chiamai una miriade di volte,non ti ho più visto da quel momento ed adesso ti spunti qui buttando merda su di me?》 disse con uno sguardo trapelato ad un risentimento non ben chiaro,ma in fondo,per una piccola parte,jungkook aveva ragione,doveva pur dare delle spiegazioni a colui che era il suo ex.

《Non puoi mettere in mezzo taehyung.  È stato l unico che mi ha aperto la porta quella notte cazzo! Mi hai messo le corna ed io dovevo starmene buono?!》 Sbottò senza un minimo di risentimento a quelle parole.
Cercò di trattenere insensatamente le lacrime che minacciavano di scendere,parlare di quel periodo era estremamente difficile per lui,perché nonostante l avesse lasciato senza poter nemmeno avere un confronto,il suo amore nei confronti di jungkook non era mai stato seppellito a dovere.

Jungkook rimase impassibile,ma,oramai,lo conosceva fin troppo bene e si aspettava che dentro di lui celava una tempesta di sconforto.
《Stavo affrontando un problema serio jimin...e tu lo sai bene.》 Disse a denti stretti,probabilmente neanche a lui faceva tanto piacere parlare di quel periodo,ma era evidente che fosse determinato ad andare fino al fondo.
《Lo so bene jungkook,ti sono stato accanto per anni, ma vedo che l alcolismo procede a grandi falcate》

Intervenne acidamente il corvino porgendo il suo sguardo sulla mano tremante del moro intento a stringere il bicchiere in vetro ripieno di quell alcool rossastro.
Sapeva fin troppo bene che odiasse confidarsi con gli altri,ma per anni,aveva ceduto alla sua bontà nell aiutare la persona più importante della sua vita,tutto quel duro lavoro,venne spezzato in una singola notte.
Sapeva inoltre fin troppe bene che preferiva tenersi tutto dentro,e chissà quante volte,senza la sua presenza,scoppiò .

Non sempre è possibile vincere con una battaglia,a volte si finisce per essere sconfitti dai propri tormenti. Jimin,per jungkook, era sempre stato un libro aperto e per il contrario un vero e proprio mistero.

Inizialmente vi fu intrigante ed affascinante,e poteva pur andare bene,fino a quando non aveva capito che aveva letteralmente perso il controllo della sua vita,volle aiutarlo,ma lui non glielo permise mai.

 𝐵𝐴𝐵𝑌, 𝑌𝑂𝑈'𝐴𝑅𝐸 𝑀𝐼𝑁𝐸 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora