diciassette

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Taehyung entrò in università con il cuore che batteva forte nel petto, era agitato davvero tanto e più si ripeteva di stare calmo più la sua ansia aumentava. Chaerim non aveva risposto al suo messaggio quella notte e la cosa non fece altro che peggiorare la situazione, era un sì oppure un no la sua risposta? 

Finite le lezioni corse per i corridoi dell'ala della struttura che si preoccupava di scansare ogni giorno della sua vita e guardandosi in giro cercava con gli occhi l'aula della ragazza, non sapeva con certezza il suo orario ma sapeva che sicuramente l'avrebbe trovata da quelle parti, si sarebbe messo ad aspettare persino davanti al bagno delle ragazza pur di parlarle. 

Attese per molto in realtà ma della giovane dai capelli a caschetto che indossava sempre anfibi o stivali neri ai piedi non c'era traccia, iniziò a demoralizzarsi ma di forza d'animo ne conservava ancora tanta. Provò a chiamarla, ad inviarle messaggi e lasciarle vocali nella segreteria telefonica eppure sembrava davvero irraggiungibile, forse aveva spento il telefono. Imprecò e per poco non gli cadde per terra il sacchetto che aveva tra le mani, tirò un sospiro di sollievo appena vide una ragazza reggere il suo corpo per le braccia.

«Tutto bene, oppa?» domandò aiutandolo a sistemarsi in posizione eretta.

Il corvino si divincolò dalla presa ferrea di lei sulle sue braccia e corrugò la fronte confuso «Oppa?» ripeté.

Le guance della ragazza si tinsero di rosso e a quel punto non ci mise molto a capire che si era ritrovato tra i piedi l'ennesima spasimante, in effetti l'università pullulava di ragazze che perdevano la testa per lui, c'era da aspettarselo.

«Scusa» borbottò voltando la direzione di marcia in maniera repentina per poter così scappare via dopo l'enorme figuraccia che aveva fatto ma la voce profonda di Taehyung la fermò.

«Aspetta! Forse tu puoi aiutarmi, sto cercando Kim Chaerim, la conosci?» chiese in maniera cordiale.

«Kim Chaerim? Dovrebbe già essere qui ma ora che ci penso non l'ho vista, non credo sia venuta oggi» spiegò guardando l'interno della classe attraverso le vetrate che la collegavano al corridoio «Non ne ho idea» 

«E non sai se potrebbe venire più tardi oggi?» chiese ancora con più insistenza ma lei scosse la testa dispiaciuta, le lezioni erano finite e poi Chaerim non frequentava nessun corso pomeridiano «Va bene... » sospirò in fine capendo che non avrebbe trovato la ragazza quel giorno in università e stingendo tre le mani il sacchetto che conteneva degli involtini di pollo e speck decise di pranzare da solo sul tetto.

Non sentiva Seoyun di persona da un giorno e già stava andando in astinenza, aveva bisogno di stingere la sua mano, soprattutto in un momenti così stressanti come quello ma di certo non poteva raccontarle che stava passando le pene dell'inferno a causa della sua ex ragazza: purtroppo non trovava la diretta interessata da nessuna parte. Anche il giorno dopo aveva provato a contattarla in ogni maniera possibile e anche cercarla all'inizio delle lezioni non aveva funzionato, nessuno in sede sapeva perché Chaerim stava saltando le lezioni. 

Era stato uno stupido, aveva acquistato il pranzo per entrambi e la mattina si era presentato con un latte alla fragola come lei amava ma erano stati tutti sforzi inutili dato che alla fine fu costretto a mangiare da solo. 

Non voleva nemmeno chiedere a Jimin se l'avesse vista in giro dato che il grigio gli aveva detto di chiarire il tutto quella sera al locale e quindi chissà cosa avrebbe detto. Tutti gli sforzi sembravano portare a quella sera, sempre e soltanto se Chaerim si sarebbe presentata dato che iniziava a dubitare anche di quello. 

Si stava infilando una maglietta pulita quando suonarono alla porta di casa e sbuffando si diede una mossa ad infilarsi anche dei calzini così da poter scendere, ma la sua domestica fu più veloce e lasciò che chiunque avesse bussato salisse al piano di sopra per parlare con Taehyung.

Sexfriends | kthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora