venti

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«Seoyun! Dove cazzo corri oggi!» sbottò Jungkook bloccando la ragazza dalla camminata spedita verso casa sua, lei lo fulminò con lo sguardo e incrociò le braccia «Andiamo, me lo avevi promesso» borbottò cercando di commuoverla.

«Io non ti ho promesso un bel niente, non posso invitarti a casa quando voglio dato che con me abitano altre cinque persone» lo ammutolì riprendendo a camminare come una pazza. Il vento le faceva volare per aria tutti i capelli, ma se ne fregò, continuando imperterrita a denti stretti.

Il ragazzo dalle ciocche azzurre alzò gli occhi al cielo e la rincorse affiancandola nella sua corsetta «Mi spieghi perché non vuoi aiutarmi ad entrare nelle grazie di Roxanne?» la pregò sperando di commuoverla, ma lei non rispose senza nemmeno degnarlo di attenzione «Yun, che hai oggi?» domandò a quel punto e la ragazza si fermò spalancando gli occhi e inalò una manciata d'aria per calmarsi, nemmeno si era resa conto di aver trattenuto il respiro. La verità era che stava uscendo fuori di testa e soprattutto non stava nemmeno ragionando, avrebbe potuto essere investita e nemmeno se ne sarebbe resa conto, era completamente stonata. 

«Io? Niente» mentì e Jungkook piegò la testa di lato facendole così distogliere lo sguardo.

«Sicura? Stamattina eri serena ma ora...» si grattò il capo non sapendo bene come comportarsi, considerando che non aveva la minima idea del modo più corretto per consolare una ragazza. Lui di solito non consolava nessuno e tanto meno le ragazze, a mala pena sapeva come non far arrabbiare sua sorella. 

Seoyun chiuse gli occhi per qualche secondo. Effettivamente era strana, se n'era resa conto anche lei, ma era più che giustificata! Jungkook non poteva nemmeno immaginare cosa aveva provato appena aveva viso quella fotografia. 

Aveva aspettato il termine delle lezioni come non mai e aveva atteso anche un messaggio da parte di Taehyung... non la contattava quando invece avrebbe dovuto, perché per i corridoi dell'università tutti erano a conoscenza della novità che riguardava indubbiamente uno dei ragazzi più desiderati dell'annata.

C'era rimasta male, scoprire tutto in quel modo non le era per nulla piaciuto. Voleva solo tornare a casa e chiudersi in camera sua per mangiare gelato e fare una maratona di anime come ogni volta che si sentiva giù. 

«Yun, ci sei?» Jungkook le sventolò una mano davanti al viso e lei strinse le labbra in una linea sottile.

«Sì, ci sono...» borbottò stordita «Dai, seguimi» terminò riprendendo a camminare -sapeva che Jungkook non le avrebbe reso la vita semplice di quel passo- e sentì il giovane esultare alle sue spalle, sorrise e subito gli raccomandò di non combinare disastri una volta arrivato nel suo appartamento.

Quando i due giunsero di fronte alla palazzina della corvina, notarono che una macchina molto famigliare si trovava parcheggiata lì fuori. Seoyun strinse forte i pugni prima di aprire il portone di casa e quando oltrepassò la porta del suo appartamento si sentì molti più occhi del dovuto puntati addosso. Roxanne, Hojae e Seokjin sembravano essersi fermati proprio all'ingresso in attesa di qualcuno. Ed inoltre non c'era traccia della persona che si aspettava di trovare a casa.

La prima a parlare fu la castana «Yun» la salutò e spalancò gli occhi appena notò che la ragazza era in compagnia di Jeon Jungkook «Oh, ciao» sibilò scappando via, si sentì sbattere la porta del bagno e Jungkook esplorò la casa con lo sguardo mentre si mordeva un labbro in attesa che la sua dolce fiamma tornasse lì, per un certo senso pregò con tutto se stesso che tornasse e che non si fosse chiusa da qualche parte aspettando che lui lasciasse la casa.

Roxanne era così difficile per Jungkook... ma quello non era l'argomento principale al momento.

«State bene ragazzi?» chiese la corvina in un sibilo dato che i suoi coinquilini erano rimasti impalati a fissarla.

Sexfriends | kthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora