Harry e Draco presero contemporaneamente il ciondolo. D'improvviso tutto fu vuoto, buio, freddo.
Harry aprì gli occhi. Le sue ciglia erano appiccicate, era confuso. La testa gli rimbombava, lo sentiva nelle orecchie, nelle vene.
"O mio caro stenditi, non hai la forza di stare in piedi" disse la voce di una donna abbastanza anziana: Madam Pomfrey.
"Cosa- cosa mi è successo?" chiese. Poi di colpo il suo sguardo venne attirato da una chioma bionda stesa sul letto di fronte.
"Che ci fa Dr- Malfoy qui?" disse con agitazione, prima che la guaritrice potesse rispondere alla domanda precedente.
"Rilassati, sta ancora dormendo. Ora ti spiego tutto: due giorni fa-"
"DUE GIORNI FA?" domandò Harry con gli occhi sbarrati.
"Avete dormito entrambi per tutto il tempo. Non sappiamo con certezza che cosa abbia provocato il vostro stato ma abbiamo ritrovato questi" disse alzando due catenelle d'argento, "accanto a voi".
"Quelli sono i nostri medaglioni! Ora ricordo, lo stavo prendendo per rimettermelo dopo la lezione di erbologia e poi... niente, non ricordo più niente".
La porta si sbarrò facendo entrare la preside McGranitt e... Narcissa Malfoy? Che ci faceva lì? Si chiese il grifone.
"Finalmente si è svegliato signor Potter. Madam Pomfrey, può lasciarci un attimo soli?". La donna aconsentì e uscì dalla porta principale.
"Come sai lei è la madre di Malfoy" disse indicando Narcissa, "Dobbiamo parlarti"
"Mi dica"
"Senza troppi giri di parole, tu e Malfoy avete avuto qualche... contatto?".
Il cuore di Harry sobbalzò, non lo sentiva più in petto. Nel suo cercello c'erano un milione di pensieri. Non sapeva che fare, sapeva cosa intendeva la professoressa ma come ammetterlo? Doveva essere un segreto o almeno questo pensava Harry.
Sentì il panico entrare nelle sue vene, riusciva a percepire il rossore sulle sue guance. Non rispose."Signor Potter" stavolta fu Narcissa a parlare. La sua voce era così dolce e delicata, anche se percepiva un po' di preoccupazione nel suo tono. "Non c'è nulla da nascondere. Non devi vergognarti, dobbiamo capire perchè è successo questo"
A questo punto Harry annuì, poi rimase a testa bassa.
"M-mamma?". Il capo del moro si alzò immediatamente quando sentì quelle parole. Si ritrovò a fissare gli occhi metallici e lucidi di Draco.
"Draco, figlio mio, come stai?" chiese la donna con lo stesso tono di voce.
"Che cosa è successo?" disse Malfoy senza rispondere alla madre.Narcissa e la preside sapevano benissimo che Draco non avrebbe mai ammesso di aver baciato Harry. Era troppo orgoglioso, anche senza l'influenza di Lucius, era stato cresciuto in questo modo.
Per fortuna Harry le aveva dato una mezza risposta, che entrambe interpretarono come un si, pentito."Signor Malfoy, appena entrambi vi rimetterete, dovete venire nel mio ufficio. Niente deviazioni dagli amici o altro. Riprendetevi presto" disse fermamente la McGranitt per poi uscire dall'infermeria. Narcissa invece, prese una sedia e si mise accanto a suo figlio che puntò gli occhi su quelli di Harry.
Sembrava stessero avendo una conversazione telepatica. Si scrutavano intensamente, le loro pupille si attiravano, si desideravano. Non si dissero nulla.
Il loro contatto visivo fu interrotto da Poppy che entrò portando due boccette con una sostanza color metallo al loro interno.
"Bevete, vi farà stare meglio. Vi avverto, non è del tutto piacevole", poi le porse ai due ragazzi che bevvero con un'espressione di disgusto.
-
La mattina seguente...
"Harry!" una voce squillante interruppe il silenzio che c'era nella stanza.
"Hermione! Ron! Che ci fate qui?" chiese Harry.
"Che domande, siamo venuti a trovarti! Sono tre giorni che non sappiamo niente di te, pensavamo stessi dormendo. Come stai?"
"Sto bene, non preoccupatevi".Ron voltò il suo sguardo e vide Malfoy steso sul letto che li fissava.
"TU. Che cosa gli hai fatto??" chiese con rabbia avvicinandosi al biondino.
"Fermati Ronald!"
"Pensi davvero che io sia così stupido da fare qualcosa che potrebbe far male anche a me? Pff ma per favore" disse Draco con il suo solito tono fastidioso. Magari non odiava più Harry, ma con i Weasley forse era leggermente più complicato."Ron lui non ha fatto niente" affermò il grifone.
"Come fai a esserne certo?". Harry non seppe come rispondere, piuttosto ricominciò a fissare quelle due calamite che si trovavano sul viso pallido e ben definito di Draco.I due amici se ne accorsero. "Ehi, ci sei?"
"Oh si scusa Ron. Ora- ora andate, avete lezione". I due amici presero le proprie cose, salutarono Harry e uscirono dalla stanza, lasciando nuovamente i due da soli.C'era qualcosa che li attirava uno verso l'altro. Non riuscivano a spiegarselo ma guardarsi negli occhi gli sembrava la cosa più naturale del mondo.
"Le ho detto che ci siamo baciati". Questa frase rimbombò nella stanza facendo sbarrare gli occhi a Draco per un momento, poi ritornò normale.
"Perchè?" disse con calma.
"Hanno detto che se c'era stato... qualcosa, potevano capire il motivo di quello che è successo"
"E te lo hanno detto?"
"Ti sei svegliato tu e hanno cambiato discorso"
"Mh ok."
"Draco?". Un lungo brivido salì sulla schiena del biondo. Il suo nome che usciva dalla bocca di Harry suonava così bene.
"Vuoi parlarne?" concluse.
"Di cosa?"
"Del bacio"
"E cosa c'è da discutere?"
"Beh io.. non sono gay"
"E allora? Sei omofobo per caso?". Harry fece segno di no con la testa.
"E allora che problema c'è?"
"Nessuno, assolutamente nessuno ed è questo il problema"
"Hai un problema perchè non c'è nessun problema?" disse accennando un sorriso che sfociò in una risata, contagiando anche Harry. In quel momento ciò che desideravano di più era sfiorare di nuovo le labbra dell'altro, senza motivo. Non riuscivano ad alzarsi quindi tornarono a guardasi, per molto tempo.*nota autrice*
Scusate se non ho aggiornato in questi giorni ma non ho tempo, per questo vi metto più capitoli oggi anche perchè da domani è festa <3
^_^GOOD VIBES^_^
||ellie||
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L'eredità dei malandrini |DRARRY|
Fanfiction{in corso} Dal testo: Quella stessa sera, dopo aver cenato, Harry rimase ad aiutare i signori Weasley a pulire dato che i due piccioncini erano andati in camera mentre Ginny e George erano stanchi ed erano andati a letto. "Harry" dissero i Weasley i...