Harry era molto pensieroso in queste prime settimane, sembrava spaventato, preoccupato. In realtà nessuno ancora sapeva perché anche se sospettava che Hermione lo avesse capito. "Harry, possiamo parlare?" chiese la riccia, "Certamente Herm, cosa c'è?" disse Harry appena arrivarono in un posto isolato. "Beh, sei strano da quando hai aiutato Malfoy. Sei sicuro di stare bene?", "E' tutto ok" disse Harry molto frettolosamente, come se volesse evitare l'argomento. "Non sembra tutto ok. Sai che con me puoi parlare" Hermione, come Blaise, si era accorta dello stato d'animo del suo migliore amico e voleva cercare di capirne qualcosa. Harry non rispose, il suo silenzio diceva tutto però. Era ovvio che era più preoccupato del dovuto. "E' colpa mia. Io l'ho chiamato mangiamorte, l'ho insultato per anni e ora voleva suicidarsi ed è tutta colpa mia" Harry finalmente sputò il rospo. "Ma che dici?? Non è colpa tua, non ci pensare neanche. Malfoy è stato uno stupido nel fare quello che ha fatto. E' vero che lo hai insultato ma non dimenticare che lo ha fatto anche lui.". Hermione lo abbracciò. "Grazie Herm, sei la migliore".
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Era una mattina davvero fredda, era ottobre ormai e Halloween si stava avvicinando.
"Buongiorno ragazzi, sapete già cosa fare per prepararvi alla lezione" disse la professoressa Sprout nella serra dietro la scuola, nella quale si tenevano le lezioni di erbologia. (*)
Come al solito i ragazzi dovevano mettersi il camice per evitare di macchiare le divise o i maglioncini. Harry continuava a portare il medaglione che Remus gli aveva lasciato, non lo toglieva quasi mai, escludendo quando si faceva la doccia o nelle lezioni di erbologia per l'appunto, nelle quali era più comodo senza. Così il grifondoro, come al solito, si sfilò il medaglione per infilarsi il camice ed eseguire la solita lezione di erbologia.Fu una lezione molto interessante, secondo Hermione almeno. "Non capisco davvero come facciano a piacerti tutte le materie", Ron ovviamente odiava anche erbologia. In realtà non piaceva praticamente a nessuno. Quando la professoressa Sprout salutò i ragazzi, loro ripresero le loro cose e uscirono dalla serra.
Draco Malfoy però rimase ancora un secondo nella serra, stava rimettendo il libro e gli appunti nel borsone per poi uscire ma, prima che mettesse un piede fuori, notò una cosa sul tavolo. Era il medaglione di Harry, anche se Draco non lo sapeva.
Lo prese in mano e iniziò a scrutarlo: era molto bello a parer suo, anche se avrebbe preferito un tocco di verde da qualche parte. Lo aprì per capire di chi fosse, ma non c'era scritto nulla. "Aspettate ho dimenticato il medaglione!" Harry varcò la soglia della serra ancora una volta e vide Draco con il suo ciondolo in mano. "Mollalo Malfoy!" disse strappandoglielo dalle mani. "Non ti preoccupare San Potter, non te lo stavo rubando". Draco avrebbe semplicemente chiesto scusa e magari avrebbe fatto un commento sulla povertà di colori che aveva il medaglione, ma evitò, non voleva rischiare di farsi odiare ancora di più.
Entrambi non volevano trattare così l'altro ma ormai era diventata un'abitudine. Che cosa avrebbero detto le persone se Malfoy e Potter avessero parlato civilmente? Nessuno dei due voleva e lo avevano capito dai loro sguardi. Era palese che entrambi volessero lasciare il passato quello che è, passato.
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La sera stava arrivando. Fuori dalle finestre dei corridoi di Hogwrts si intravedeva la luce della luna, quasi piena. Il golden trio stava rientrando nella sala comune, prima di andare a dormire. Era stata una giornata davvero faticosa: dopo erbologia avevano avuto trasfigurazione, difesa contro le arti oscure e cura delle creature magiche. Persino Hermione era sfinita.
Ron era rientrato prima, stava poco bene. "E' colpa della fame, ne sono sicuro. Non mangio da troppo tempo e mi sento svenire", ma secondo Hermione era una scusa per saltare difesa contro le arti oscure. Il nuovo professore odiava i Weasley. Aveva lavorato con Arthur Weasley al Ministero e diciamo che non gli andava proprio a genio, quindi si sfogava su Ron.
Rientrarono così nella sala comune dei grifondoro ma prima che il passaggio si potesse chiudere, Harry sentì una voce molto famigliare. "Potter, vieni qui", era Malfoy. Sembrava un ordine più che una richiesta. "Hermione ti raggiungo dopo." Disse Harry prima di girarsi e andare verso il biondino.
"Ho saputo che hai aiutato Lumacorno a salvarmi. Ho notato che vai molto male in pozioni, ti darò una mano.". Harry era allibito. Malfoy che vuole aiutarmi? Ma chi è questo? Pensò fra sè e sé. "Questo sarebbe un grazie? In ogni caso devo pensarci, ti mando una lettera se accetto." Disse ancora stupito il corvino. Draco si limitò ad annuire e andare via. Persino la signora grassa era scioccata.
"Che voleva Malfoy" chiese Hermione non appena vide Harry entrare in sala comune. "Mi-mi ha chiesto se avevo bisogno di una mano per pozioni, si è offerto di aiutarmi". "Chi si è offerto di fare cosa?" si intromise Ron, come sempre. "Oh, nulla. Lascia perdere", Harry non era ancora pronto a dire come si sentiva a Ron, non sapeva come l'avrebbe presa dato che lui odia più di lui Malfoy.
I giorni successivi furono più leggeri e spensierati. Hermione e Harry ogni tanto si assentavano per discutere della proposta di Draco o per parlare di cose che Ron ancora non sapeva. Per il resto, sembrava tutto andare per il meglio ad Hogwarts.
*nota autrice*
So che non c'è erbologia all'ultimo anno ma ne avevo bisogno per far incontrare Harry e Draco quindi scusate per questa cosa. Anyway finalmente si stanno avvicinando huuhu Harry accetterà la sua proposta?
^_^GOOD VIBES^_^
||ellie||
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L'eredità dei malandrini |DRARRY|
Fanfiction{in corso} Dal testo: Quella stessa sera, dopo aver cenato, Harry rimase ad aiutare i signori Weasley a pulire dato che i due piccioncini erano andati in camera mentre Ginny e George erano stanchi ed erano andati a letto. "Harry" dissero i Weasley i...