Una settimana dopo...
Harry e Draco non si erano più rivisti dopo quella sera ai Tre Manici di Scopa. Niente più ripetizioni di pozioni, niente più duelli, niente di niente. Solo silenzio.
Come al solito, erano tutti riuniti in sala grande per la cena. "Signor Malfoy, mi segua per favore" disse la preside McGranitt proprio nel bel mezzo della serata. Sembrava triste, forse preoccupata. Draco la seguì senza fare domande.
"Si sieda" disse.
"Perché sono qui?"
"E' successo qualcosa, ma non sarò io a dirtelo mi spiace. Questa lettera è arrivata questo pomeriggio da... Azkaban. E' da parte di tuo padre."
"Beh, può rimandargliela allora"
"Mi hanno detto che è importante. Prendila."
"D'accordo" sospirò il biondo."Ah ehm.. signor Malfoy, si prenda cura di se."
La McGranitt sapeva qualcosa, ma non voleva rivelarla. Quando Draco uscì dall'ex ufficio di Silente, girò la lettera. Sotto al luogo da cui veniva, c'era una nota: "Non aprirla prima delle 23, l'inchiostro sarà visibile solo da quell'ora in poi". Adesso devo aspettare pure i suoi comodi pensò per poi tornare in sala grande.
Harry ovviamente non poteva non notare ogni minimo passo del serpeverde. Era una settimana ormai che non gli toglieva gli occhi di dosso, non se ne rendeva neanche conto. Quando Draco rientrò, Harry vide un po' di noia nei suoi bellissimi occhi argento. Ovviamente doveva nascondere i suoi pensieri ai suoi amici, non poteva di certo andare da Hermione o, peggio, da Ron a dire "EHI GUARDATE, STO MANGIANDO CON GLI OCCHI MALFOY". Non aveva ancora capito se provava qualcosa per lui, ma era escluso. E' una fase si ripeteva ma in fondo, sapeva che non era così.
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Ormai era sera. Harry si era chiuso nel suo letto con la mappa del malandrino in mano. Improvvisamente vide un nome apparire, quel nome. Draco Malfoy. Si stava dirigendo molto velocemente verso il bagno dei prefetti. Harry non resistette, prese il mantello dell'invisibilità e uscì silenziosamente dalla camera per non svegliare Ron e Hermione, che ormai si era trasferita nel letto di Ronald.
Continuò a camminare verso quella scritta. I corridoi erano gelidi e silenziosi, si sentivano solo i passi di Harry che cercava di fare meno rumore possibile. Anche il respiro era trattenuto. La sua coscienze si chiedeva per quale motivo lui gli stesse andando incontro, ma Harry non la ascoltava, voleva solo capire cosa ci facesse Malfoy in giro a quell'ora di notte.
Mentre percorreva il quinto corridoio vide Draco che correva verso la direzione opposta piangendo, con una lettera in mano. Aveva i vestiti sgualciti e gli occhi rossissimi, sembrava stesse piangendo da ore. Decise così di inseguirlo fin quando non arrivarono al bagno: Malfoy chiuse a chiave la porta e attuò un incantesimo silenziante per non farsi sentire da nessuno. Harry riuscì però ad entrare.
Draco si sedette sotto il lavandino continuando a piangere sulla lettera. Harry lo fissava,vedeva le lacrime scendere su quel volto perfetto, bagnandolo. Voleva capire cosa ci fosse scritto su quella lettera per turbare cosi tanto il re delle serpi. Non riusciva ad avvicinarsi. Ad un certo punto Draco gettò la lettera sul pavimento e urlò: un urlo agghiacciante, assordante, strozzato. In quelle grida Harry poteva percepire tutto il suo dolore, anche se non sapeva per cosa. Rimase pietrificato, a guardare come il suo nemico urlava e si disperava.
Ormai la curiosità era troppa, Harry fece per avvicinarsi, ma colpì con un piede una tubatura facendo rumore. "Chi c'è" disse Draco con la bacchetta in mano e la voce spezzata dalle lacrime. Harry ammutolì.
"Chi c'è??" ribatté ancora il biondo, convinto di aver sentito qualcosa. "Petrificus Totalus!" disse Draco mirando a un punto a caso della stanza. Dopo questo tentativo fallito però decise di uscire da lì, non voleva essere scoperto, dopotutto era quasi notte fonda e Gazza avrebbe potuto scoprirlo. Sblocco le porte e tolse l'incantesimo silenziante per poi uscire e correre verso il dormitorio.
Harry era ancora paralizzato, non dall'incantesimo ma dalle urla di quel ragazzo biondo che ormai non odiava più così tanto. Avrebbe voluto aiutarlo, capire cosa era successo, ma lui era Draco Malfoy e lui Harry Potter, sarebbe iniziato un altro inutile scontro.
Dopo qualche minuto Harry si riprese e uscì dal bagno, dimenticandosi completamente di tutto e tutti e tornando in sala comune. Devo aiutarlo pensò quando era nel suo letto, pentendosi di non essere intervenuto.
*nota autrice*
Salveeee, e si, non avrete così facilmente il motivo. Anzi scherzo lo avrete domani muahhah. Volevo farlo più lungo il capitolo ma non volevo spoilerarvi troppo. Vi dico solo che dopo questa cosa, il loro rapporto cambierà <3
^_^GOOD VIBES^_^
||ellie||
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L'eredità dei malandrini |DRARRY|
Fanfic{in corso} Dal testo: Quella stessa sera, dopo aver cenato, Harry rimase ad aiutare i signori Weasley a pulire dato che i due piccioncini erano andati in camera mentre Ginny e George erano stanchi ed erano andati a letto. "Harry" dissero i Weasley i...