"Avete sentito? Potter ha aiutato Malfoy", "Secondo me non vedeva l'ora di attirare di nuovo l'attenzione". Queste erano solo alcune delle voci che giravano per Hogwarts già dalle prime settimane. "I soliti serpeverde" diceva Ron quando si accorgeva di quelle parole. "Ha ragione, non farci caso", Hermione era sempre stata accanto a Harry, in ogni momento. Ma Harry a quelle voci non ci pensava nemmeno, ormai era abituato.
Improvvisamente però in sala grande l'attenzione si spostò su Malfoy che stava entrando lentamente. Camminava a testa bassa verso il tavolo serpeverde con tutti gli occhi puntati addosso. "Draco!", si sentì solo la voce di Blaise che era rimasto sempre preoccupato. Il biondo non rispose, fece solo un cenno con la testa per salutarlo per poi sedersi accanto a lui.
"Come stai?" chiese Zabini, "Bene ma... ho saputo che Potter mi ha aiutato. Perché non lo hai fatto tu o chiunque altro? Non dirmi che si è offerto lui" rispose Draco ancora sconcertato da quello che gli aveva detto Madam Pomfrey. "Non preoccuparti, è stato il professor Lumacorno a chiederglielo, io ero andato a chiamarlo e stavo tornando a piedi sul treno per aiutarti ma eri stato già portato via.", Blaise disse queste parole con voce molto spaventata, avrebbe voluto chiedergli cosa diavolo gli era saltato in mente ma non sapeva se fosse la cosa giusta da dire. "Mh" annuì Draco tirando a fatica un libro fuori dalla sua borsa per iniziare a leggerlo.
"Miseriaccia, quello non ci sta con la testa" disse Ron con tono sprezzante. "Ronald! Ha provato a suicidarsi, abbi un po' di compassione", Hermione era ancora leggermente scossa. "E da quando ti importa di Malfoy? Harry ma l'hai sentita?!" esclamò Ron con le sopracciglia alzate. "Ron ha ragione Hermione, dopotutto è sempre un ragazzo come noi", a quella risposta da parte di Harry, Ron fece un'espressione di disgusto, "Ora ti ci metti pure tu?" ma non ricevette alcuna risposta.
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"Non c'è niente di peggio che pozioni con i serpeverde" commentò Ron poco prima di entrare in aula.
"Buongiorno ragazzi, benvenuti nella prima lezione di pozioni di quest'anno. Oggi rivedremo una nuova pozione: veleno camuffato. Qualcuno sa di cosa sto parlando?" , il professor Lumacorno sembrava tranquillo, anche se a volte tirava occhiatacce ai nati babbani, sembrava ce l'avesse principalmente con Hermione che, ovviamente, fece saltare in aria il braccio teso per rispondere. "Vedo che lei sa sempre tutto, signorina Granger. Dica pure" . "Il veleno camuffato è un potentissimo veleno inodore, di invenzione piuttosto recente. E' stata accettata solo adesso dall'ufficio degli incantesimi sperimentali. Chi beve questo veleno comincia a sentire un improvviso calore, poi il suo corpo si irrigidisce, e il veleno fa effetto. Il tutto accade nel giro di 3-4 minuti durante il quale la vittima non può parlare per via della paralisi e la contrazione dei muscoli.", Hermione sembrava avere grandissime esperienze con questo tipo di veleno, sempre merito dei libri ovviamente. "Grazie signorina, 10 punti a grifondoro".
Nel secondo banco a sinistra c'erano sempre Blaise e Draco, intenti a prendere appunti. "Mi scusi professore, potrei andare in bagno?" chiese Malfoy a metà lezione. "Ma certo, fa in fretta". Draco uscì dalla classe con calma ma appena arrivato nel corridoio iniziò a correre fino al bagno, dove si accovacciò e vomitò quel poco cibo che aveva ingerito a colazione per poi tornare in classe indifferente, con la faccia ancora più bianca del solito.
"Odio pozioni" disse Harry appena uscirono dalla classe. "Hai ragione amico, non riesco a farmela piacere proprio" aggiunse Ron. "Perché c'è qualche materia che ti piace?" disse ridacchiando Hermione prima di baciarlo dolcemente e correre verso la prossima aula. "Quella è la mia ragazza" precisò Ron con un sorriso da ebete, "Eh già".
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Intanto nella sala comune serpeverde c'era un religioso silenzio, si sentivano solo delle ragazzine ridacchiare alla vista di qualche bel ragazzo. "Draco, ho bisogno della verità, come stai?", Blaise era davvero preoccupato. "Uno schifo, come vuoi che stia? Ogni volta che mi cambio, che mi faccio la doccia lo vedo. Quel marchio", Draco aveva un'espressione schifata, ma non per qualcuno, per se stesso. Si faceva schifo. Blaise preferì non dire nulla, mise la mano sulla spalla di Draco come per invitarlo in un abbraccio anche se sapeva che l'orgoglioso biondo non lo avrebbe mai fatto.
*nota autrice*
Ok si lo so, questo capitolo fa schifo MA era un capitolo di passaggio e ne avevo bisogno per la trama huhuhu. Ci tengo a descrivere lo stato d'animo di Draco, infatti c'è almeno una parte in ogni capitolo dedicata a lui :') Anyway dai prossimi capitoli succederà qualcosa, niente spoiler, vi tengo sulle spine (come piace a me). Piccolo sondaggio, scrivetemi a che ora vorreste che io pubblichi i capitoli pls.
Spero vi stia piacendo, in caso stellinate <3
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L'eredità dei malandrini |DRARRY|
Fanfiction{in corso} Dal testo: Quella stessa sera, dopo aver cenato, Harry rimase ad aiutare i signori Weasley a pulire dato che i due piccioncini erano andati in camera mentre Ginny e George erano stanchi ed erano andati a letto. "Harry" dissero i Weasley i...