Erano passati ormai 3 giorni da quando Draco e Harry si erano svegliati. Trascorrevano il tempo parlando, conoscendosi, ridendo. Erano diventati molto amici. A volte continuavano a fissarsi, perdendosi negli occhi dell'altro.
Nessuno dei due aveva espresso un proprio commento su quella notte. Ne avevano parlato solo una volta, non giungendo a nessuna conclusione.
Non avevano ancora riavuto indietro i ciondoli. Si toccavano il collo che sentivano vuoto. Se avessero avuto i medaglioni non ci sarebbe stato bisogno di parlare, si sarebbero capiti e forse avrebbero anche realizzato qualcosa.
Le giornate erano sempre più fredde. La neve ricopriva i tetti della scuola e il lago era ghiacciato. Spesso le finestre sbattevano contro il muro per il forte vento, tanto che Poppy fece un incantesimo di chiusura.
Erano rare le visite della preside. Andava a trovarli solo per vedere se erano in forze e per chiedere alla guaritrice quando sarebbero stati dimessi ma nulla di più.
"Bene ragazzi, questa sera sarete finalmente liberi" disse la donna porgendo ancora una volta quella pozione metallica ai ragazzi. La prendevano tutti i giorni, subito dopo ogni pasto. Non erano ancora riusciti a capire cosa fosse, strano dato che Draco era il migliore nel corso di pozioni.
"Ricordatevi di passare dalla preside prima di tornare dai vostri amici, nessuna eccezione Potter".
-
"NO NO FERMATI!" Harry si svegliò tutto sudato e con il cuore a mille. Le mani gli tremavano, gli occhi lucidi esprimevano tutto il suo dolore.
"Ehi, calmati, era un sogno, ora sei sveglio". Malfoy era in piedi vicino al letto di Harry. Era pericolosamente vicino, con una mano sulla spalla del moro. Harry avrebbe voluto abbracciarlo per calmarsi.
"Che cosa hai sognato?"
"Quella notte nell'aula di pozioni". Draco sbiancò al ricordo di quella notte. Ricordava i coltelli incandescenti che trafiggevano ogni millimetro della sua pelle, le vene se le sentiva esplodere e tutte le sue viscere che si rivoltavano nel suo corpo. La notte peggiore della sua vita, senza dubbio."Non preoccuparti per me, sto bene. Dobbiamo andare vero?". Draco annuì, ancora scosso.
-
Finalmente salutarono quella stanza che li aveva tenuti prigionieri per 5 giorni.
"Ho saltato troppe lezioni, non avrò più i miei bei voti" si lamentava Malfoy.
"Sta zitto, i tuoi voti sono perfetti"
"Se ti fossi lasciato aiutare un altro po' a quest'ora saresti ancora inferiore a me ovviamente" disse sfoggiando il suo ghigno a cui Harry non poteva resistere.Negli ultimi giorni si accorgeva di ogni sorriso, ogni sguardo, ogni movimento di Draco. Notava la sua bellezza inconfondibile ma scacciava subito via quei pensieri, non voleva neanche immaginarlo.
Mentre parlavano non si accorsero di essere arrivati all'ufficio. Entrarono nel grande falco dalle ali d'oro e Harry si girò verso il suo amico: "Non devi dirla a nessuno"
"Cosa?"
"La password. Dumbledore (*)". Il falco iniziò a girare mentre scendeva verso il basso. Draco non era mai stato nell'ufficio della preside o almeno, non in quell'ufficio. La McGranitt non lo amava particolarmente, preferiva usare un ufficio più riservato e vicino agli studenti."O signor Potter, signor Malfoy, accomodatevi" disse la preside con un tono abbastanza gioioso.
"Dovete sapere come mai è successo tutto questo. Ve lo meritate. L'incantesimo con cui sono stati uniti i medaglioni non permettono che nessun altro all'infuori del proprietario possa toccare l'oggetto. In qualche modo vi siete scambiati i ciondoli e li avete toccati nello stesso esatto istante. Questo ha portato entrambi in uno stato di transe. Avete sognato niente?"
"No" risposero insieme.
"Strano, probabilmente non lo ricordate ma siete stati insieme in un mondo creato dal vostro subconscio. Ricordo quando ero ragazza, accadde la stessa cosa a suo padre signor Malfoy. Toccò il medaglione di un altro nello momento del suo compagno. Si sono svegliati dopo quasi una settimana" iniziò ad avere un tono dispiaciuto, "avevano combattuto insieme ma non ricordavano altro"
Draco aveva una faccia sconvolta ma allo stesso tempo incuriosita."Si può sapere con chi si era scambiato il medaglione?"
"Con il signor Potter, James Potter". Harry sbarrò gli occhi, sapeva che Lucius non era cattivo ma addirittura scambiarsi i ciondoli..."Nei prossimi giorni potrebbe tornarvi la memoria. State attenti e non scambiatevi mai più i medaglioni. Ora tornate nei vostri dormitori, buonanotte ragazzi".
Usciti dall'ufficio Harry non potè fare a meno che chiedere qualcosa a Draco. "E' stato come un dejavu in pratica, è successo di nuovo"
"Si... Il tuo sogno di poco fa, sei sicuro che non fosse un ricordo comune?"
"No, non credo"
"Si forse. Va bene allora, ci vediamo Potter"
"Ci vediamo Malfoy"*nota autrice*
scusate il capitolo penoso ma è solo di passaggio quindi aspettateee.
(*) La password dell'ufficio della preside era davvero quella nel 1998, dopo la morte di Silente!^_^GOOD VIBES^_^
||ellie||
STAI LEGGENDO
L'eredità dei malandrini |DRARRY|
Fanfiction{in corso} Dal testo: Quella stessa sera, dopo aver cenato, Harry rimase ad aiutare i signori Weasley a pulire dato che i due piccioncini erano andati in camera mentre Ginny e George erano stanchi ed erano andati a letto. "Harry" dissero i Weasley i...