Harry.
"LASCIATELO ANDARE, lasciatelo. Prendete me, vi prego smettetela" urlò Draco, fuori di sè.
Le urla cessarono. Qualcuno lo aveva sentito?. "Farò tutto quello che volete ma lasciatelo stare".Un uomo si avvicinò alle sbarre della fredda cella. "Sta' zitto" disse una voce maschile. Anche lui era incappucciato, Draco non riuscì neanche a riconoscere la voce.
"No! Fammi parlare con lei"
"Ho detto di tacere" ribattè con severità.
"NO!"
"Se fai un altro fiato io-"
"Tu cosa? Sono giorni che mi tortuate, non vi è bastato?"
"Stai zitto" disse prima di allontanarsi dalle sbarre.
"Voglio.par-"
"Crucio".POV HARRY
Mi alzai lentamente dal pavimento, avevo dolori ovunque. Qualcuno stava gridando.
"Chi, chi è"
"Non ti ho detto di parlare"
La fulminai con gli occhi.
"Sta soffrendo! Chiunque sia lascialo stare! Vuoi me, nessun altro"
Non mi rispose, solo iniziò a togliersi il cappuccio. Era Pansy, Pansy Parkinson.
"Tu, tu dovresti essere ad Azkaban"
"Beh come puoi vedere, non ci sono", scoppiò a ridere. Una risata agghiacciante, terrificante. Esprimeva tutta la sua malvagità.
Venne verso la cella e aprì il lucchetto. Ero troppo debole per reagire o attaccare. Mi prese per il braccio e mi trascinò con la forza verso un'altra stanza. La aprì e rimasi completamente sconvolto: c'era Draco, magro e insanguinato, steso sul pavimento.
Pansy mi gettò nella cella e chiuse a chiave la porta, lasciandoci soli."Draco, Draco svegliati ti prego"
"Ha-harry?"
"Si, sono io, sta tranquillo". Mi stavo maledicendo per non averlo cercato, per aver aspettato così tanto.
Era così fragile tra le mie braccia mentre tremava. Chissà da quanti giorni non si nutriva, è tutta colpa mia.-
(fine pov Harry)
Fuori dalla cella si sentivano delle voci che parlavano con aria preoccupata. Harry si svrgliò improvvisamente nella notte, ancora abbracciato a Draco, che dormiva tra le sue braccia. Si spostò lentamente cercando di non svegliarlo, anche se invano.
"Ehi" mormorò lui.
"Scusa, non volevo svegliarti", disse prima di baciarlo sulla fronte. "stai bene?"
"Ora si, tu?"
"Sono arrabbiato, tanto. Non dovevano toccarti, ti hanno torturato vero?". Il biondo annuì. "Ti ho sentito... gridare"
"Che cosa vogliono da noi"
"Non lo so, eravamo così tranquilli"
"Hai ragione, aspetta, stanno parlando"Entrambi tirarono le orecchie per sentire meglio. "Quando sarà ora?" chiese una voce.
"Domani, a mezzanotte."
"Ma... signora, come faremo a... a farlo tornare?"Harry e Draco sbarrarono gli occhi. Che cosa intendeva? Chi doveva tornare?
"O mio dio perchè non ci ho pensato prima" disse Malfoy. "Ma certo, è ovvio. Pensaci, sono tutti ex mangiamorte e sono evasi da Azkaban senza dare all'occhio. Vogliono farlo tornare. Vogliono far tornare Voldemort"
"E' impossibile, io- io l'ho ucciso, l'hai visto no? Io l'ho ucciso, è morto"
"Lo so, ma non c'è altra spiegazione."
"Allora cosa vogliono da te? Perchè tu sei qui? E' tutta colpa mia, mi dispiace così tanto io-"
"non è colpa tua, Potter e smettila di incolparti per tutto. Abbiamo un giorno, dobbiamo andarcene"-
La porta si aprì. Pansy entrò senza preoccuparsi di indossare la maschera e strappò Harry da Draco mormorando insulti come "Che schifo", "Avrete quello che meritate"
Draco si svegliò. "No, ferma, dove lo porti.
"Non sono affari tuoi. Crucio"
"No!" gridò Harry mentre vedeva il biondo muoversi sul suolo, contorcendosi dal dolore.
"Fermati! Ti prego! Farò tutto quello che vorrai ma ti prego fallo smettere!"
Pansy spostò la bacchetta da Draco che si rilassò.
"Vieni con me" disse poi. Malfoy rimase a terra, incapace di intervenire e dolorante. Sapeva che quella avrebbe potuto essere l'ultima volta che vedeva Harry.La giornata passò e di Potter neanche l'obra. Per tutta la mattinata Draco lo sentì urlare e ogni volta che succedeva lui piangeva. Piangeva come un bambino, rannicchiando le ginocchia al petto mettendo la testa tra di esse mentre singhiozzava.
Un urlo più forte lo spaventò sul serio. A quel punto non si trattenne, si alzò andando verso le sbarre.
"BASTA! Basta vi prego lasciatelo andare!"
Nessuno lo sentiva, la guardia all'ingresso lo aveva totalmente ignorato.Dutante il pomeriggio non sentì più Harry.
POV DRACO
E' morto, o mio dio è morto. Non lo sento da troppe ore. Devo fare qualcosa, devo provare a salvarlo se è ancora vivo. Pensavo al peggio. Piangevo, ancora e ancora, non avevo mai pianto così tanto. In quel momento capì quanto amavo quel ragazzo. Quei suoi occhi verdi, i capelli arruffati e lunghi e quel suo sorriso. QUEL sorriso che mi dava gioia ogni mattina e mi recava serenità alla sera.
Non potevo, mi rifiutavo, di pensare che fosse morto. Ma come potevo fare, sono disarmato e senza forze.Mi gettai di nuovo sulle sbarre, sbraitando e ordinando alla guardia di farmi parlare con Pansy.
"Stupeficium!", mi colpì in pieno volto e mi scaraventò a terra. Svenì.
-
Mi svegliai, era sera, lo potevo notare dall'oscurità nella stanza. Mi faceva male la testa, rimbombava e pulsava, mandandomi in confusione.
Mi voltai e lo vidi. Harry era per terra, senza maglia. Il suo petto era pieno di tagli profondi che continuavano a grondare sangue.
"Harry! Harry, per Merlino, svegliati!" gli gridai. Niente, non si svegliava.
Posai la testa sul suo petto e sentì il suo debole battito cardiaco.
No, Harry Potter non poteva morire così.
Mi sfilai la maglia e gliela premetti sul petto cercando di coprire le ferite e di fermare il sangue. Notai la sua fronte che era completamente rossa: la cicatrice era stata accentuata, come se qualcuno gliel'avesse disegnata con dei graffi.
Fuori si sentivano delle voci che parlavano ma ero troppo concentrato su Harry per ascoltarli.(fine POV DRACO)
Si sentì un tonfo fuori dalla porta. Improvvisamente ogni rumore esterno cessò.
"Draco! Draco dove sei!", urlava una voce femminile che Draco riconobbe immediatamente.
Cercò di alzarsi e si aggrappò alle sbarre.
"Mamma! Mamma siamo qui!"
Narcissa si fece strada con la bacchetta verso la porta.
"O mio dio, tesoro come stai?"
"Sto bene, ma lui no. Devi aiutarmi"Narcissa scorse il corpo di Harry in una pozza di sangue, pieno di tagli sul corpo.
"Spostati" disse al figlio.
Draco si mise sulla parete, proteggendosi il volto con le braccia."Bombarda maxima"
N/A
devo ammettere che non ho più ispirazione :( spero non si noti. Mi manca anche il tempo AIUTO, la scuola mi sta uccidendo. Btw credo che manchino 2 capitoli. Scusate se ci metterò un po' però vi ho scritto un capitolo lungo oggi <3^_^GOOD VIBES^_^
||ellie||
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L'eredità dei malandrini |DRARRY|
Fanfiction{in corso} Dal testo: Quella stessa sera, dopo aver cenato, Harry rimase ad aiutare i signori Weasley a pulire dato che i due piccioncini erano andati in camera mentre Ginny e George erano stanchi ed erano andati a letto. "Harry" dissero i Weasley i...