Prologo

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«Signora, vostro figlio soffre di gravi disturbi
alimentari, dovuti allo stress. Dovrebbe
farlo rilassare. È denutrito.» Disse il medico,
mostrando delle carte alla madre di Diego.
«Come, come posso fare per aiutarlo?» chiese
preoccupata la signora Agolini guardando
le carte. Sinceramente neanche lei capiva
qualcosa di quella roba, ma era troppo
preoccupata per il suo unico figlio.
Aveva il cuore in gola: il ragazzo era in
ospedale, ricoverato per carenze di...beh, in
realtà nessun valore era apposto: il ragazzo
dalla morte di sua nonna, non
riusciva più a mangiare. Beveva poco, e usciva
anche meno.
«In realtà, detta fra noi, ci sarebbe un
modo per tirarlo su senza medicine o corsi
scoccianti che demoralizzano.» Il dottore dal
lungo camice bianco si tolse gli occhiali e
continuò:
«Cè questo ragazzo, si fa pagare poco, va in
giro per gli ospedali per aiutare chi sta peggio
di lui. Credetemi, abbiamo visto cambiamenti
più spontanei dopo le sue visite, che con le
medicine. Certo, lei è libera di fare la qualsiasi,
è mio dovere, però, informarla.» Nei primi
periodi, tra un'analisi e un'altra, prima che
Diego svenisse per poi essere portato
definitivamente li, il dottor Rossi, aveva
iniziato a prendere a simpatia quel ragazzo
che fingeva di fumare sigarette di cioccolata,
invece di quelle vere, perché così gli aveva
insegnato il padre prima di andarsene.
La signora Agolini era impaurita: non voleva
prendere la decisione sbagliata e peggiorare
le cose, per quanto fosse possibile. Avrebbe
chiesto al marito consiglio, ma lui, era, forse,
a combattere una di quelle tante guerre in
Turkmenistan, o chissà dove. La donna oramai
aveva perso le speranze. Era tornato, sì, più
di una volta, ma scompariva di nuovo dopo
pochi giorni.
Si guardò intorno, quasi in cerca di risposte.
«Ok, si, mi spieghi meglio come funziona.»
sussurrò dopo qualche minuto. Il dottore
corrucciò le sopracciglia.
«Non vuole chiamare suo marito? Si,
me lo ha detto che è in guerra, ma forse,
potrebbe essere lui, diciamo, il salvatore del
diciassettenne. » provò lui.
«Mi piacerebbe risentirlo, dopo due anni, ma
no. Diego e suo padre, non hanno un buon
rapporto, anzi, il primo, prova profondo odio
per il secondo. Credo potrebbe peggiorare le
cose.» nonostante la distanza che li separava, i
due sposi, non avevano mai, e poi mai pensato
di tradirsi.
«Bene, non si preoccupi, Ok?» Iniziò, mentre
la donna lo guardava speranzosa. Alla fine la
donna disse solo una cosa:
«Mi dia il suo numero.»

Teddy Bear ||gianego|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora