Daniel era tornato dall'Ungheria da pochi giorni, il gran premio era andato bene si era piazzato ottavo parecchio davanti al suo compagno di squadra dimostrando quanto fosse prezioso per la sua scuderia.Adesso toccava a me dimostrare qualcosa, ero davanti al mio specchio mentre osservavo la mia figura stretta in satin dress nero abbinato a delle semplici décolleté dello stesso colore, non che io non fossi soddisfatta dell'outfit ma quella sera si sarebbe tenuta la famosa cena a casa dei miei genitori e sapevo quanto mia madre mi avrebbe giudicata.
«sei bella Elle, smettila di fasciarti la testa» avvolse il braccio intorno alla mia vita per poi far scontrare la mia schiena con il suo petto, non mi chiamava mai in un modo diverso da "Iz" ma le rare volte in cui lo sostituiva ad "Elle" erano davvero speciali.
«non lo so Dan, mia madre e mia sorella saranno lì pronte a giudicare»
«basta okay? stai benissimo e lo sai, ci saranno anche Diane e Chris quindi non andrà così male»
«va bene ma se andrà male promettimi che torniamo qui e ci sbronziamo» alzo la testa per poterlo guardare negli occhi.
«te lo prometto ma in caso non ubriachiamoci troppo sappiamo com'è andata a finire l'ultima volta» scuoto la testa cercando di non pensare a quella sera.
«ora però stai ferma che voglio scattare una foto, guarda lo specchio e ammira quanto siamo belli» mentre scattava non nego che ammirai l'abbigliamento di Daniel, le maniche della camicia bianca arrotolate lasciavano scoperti alcuni dei suoi tatuaggi e i jeans neri gli calzavano a pennello, era davvero un bel ragazzo ma non ero sicura che lo avrei mai ammesso davanti a lui.
«fatto ora possiamo andare» infila il giubbotto di pelle e mi porge il mio cappotto teddy beige.
«prendiamo la Porsche, dobbiamo fare le cose in grande stile sta sera Dan»
«non sottovalutarmi Iz ho già preso le chiavi» la sua mano si posa sulla mia schiena e mi invita verso la macchina.
***
Erano dieci minuti che fissavo la porta della casa in attesa di trovare il coraggio per suonare il campanello, stavo seriamente prendendo in considerazione l'idea di tornare a casa per appollaiarmi sul divano insieme a Salem.
«non vorrei metterti fretta ma mi sta venendo un po freddo e non credo di essere l'unico vista la pelle d'oca sulle tue gambe»
«giuro che ora suono Dan, ora lo faccio» l'australiano posa la mano sulla mia guancia e fa incontrare i nostri occhi.
«entriamo, mangiamo e andiamo via,va bene? tutto questo finirà prima che tu te ne possa accorgere» i nostri nasi si sfiorano e io socchiudo gli occhi per poi decidermi a suonare il campanello.
Dopo essere stati accolti dalla cameriera di casa che prontamente prende le nostre giacche veniamo accompagnati nel salone principale.
<«Isabelle ci onori della tua presenza allora» ecco mia madre con la sua grande gentilezza che prontamente mi riserva sempre.
«mamma buonasera» sento la mano di Daniel sfiorarmi la schiena come a ricordarmi che lui è qua per me.
«Daniel che piacere rivederti, seguitemi gli altri sono già a tavola»
«piacere mio signora Dubois»
In contemporanea al nostro ingresso si alzano tutti per salutarci, la prima che mi si para davanti è mia sorella Diane che prontamente mi abbraccia.
«sorellina sei davvero stupenda, ciao anche a te Daniel ti trovo bene»
«anche tu stai molto bene Diane, Marc tutto bene?» al nominare di suo marito gli occhi di mia sorella si illuminano.
«sisi tutto bene stasera non è potuto venire per una riunione di lavoro»
Qualcuno mi avvolge in un abbraccio e non ci metto poco a rendermi conto che si tratta del gemello di Diane, Christopher l'altro mio fratello maggiore.
«ciao piccolina vedo che come sempre tu e Daniel siete una cosa sola» ridacchia per poi lasciarmi un tenero buffetto sulla guancia.
«non mettertici anche tu Chris mi basta Lewis con questa idea»
«passerò sopra al fatto che tu mi abbia appena paragonato ad uno dei miei piloti preferiti causandomi quasi un infarto»
«non essere così melodrammatico fratellone sei un imprenditore non un attore, ora lasciami salutare la tua mogliettina e il mio futuro nipotino» mentre io mi dirigo verso sua moglie lui prontamente inizia a conversare con Daniel.
«Carlotta che bello vederti, come sta il mio nipotino?» accarezzo piano la pancia parecchio visibile.
«tutto bene Izzie, non manca tantissimo al parto e questo ometto mi fa già patire» sorrido per poi voltarmi verso mio padre.
«ciao papà» gli sorrido, non abbia sicuramente un rapporto padre e figlia fantastico ma non era minimamente paragonabile all'astio che provavo nei confronti di mia madre.
«ciao Elle sei molto bella» mi stringe in un abbraccio impacciato ma so quanto il contatto finisco non sia il suo forte quindi non dico nulla.
«Isabelle vedo che non sei cambiata sorellona» ed eccola lì, mia sorella più piccola Chloè
Ci assomigliamo davvero tanto ad eccezione dei capelli che lei si ostina a tingere di biondo mentre io mi accontento del mio castano naturale.
«Chloè vedo che sei sempre di più la copia di nostra madre»
Il nostro scambio di sguardi viene interrotto dall'inizio della cena, mi siedo tra Daniel e mio fratello.
«saremo fuori di qui prima di quanto immagini iz» la sua mano si posa sulla mia gamba e io ci sovrappongo la mia.
«lo spero, lo spero davvero»
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The Number Three || DR
FanfictionUn fastidioso bussare contro la porta mi costringe ad alzarmi per andare ad aprire, la scena che mi trovo davanti è a dir poco esilarante. Un ragazzo riccio decisamente più alto di me si trova appoggiato al muro di fronte con un sorriso confuso dipi...