The Number Three || DR

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«non so neanche perché tu abbia chiamato me invece di Diane e sopratutto perché mi chiedi consigli senza ascoltarli neanche»

«Christopher non è il momento di lamentarti e Diane è irraggiungibile per questo ho chiamato te» 

Era dall'uscita di Daniel da casa mia che il mio cervello era andato completamente in crisi cosa che mi aveva portata a chiamare mia sorella ma ero stata costretta a ripiegare sul gemello vista la sua mancata risposta.

«non capisco perché tu sia cosi in ansia, sei vestita da dio e stai andando a cena con dei tuoi amici, hai paura della ragazza di Daniel?» lo sguardo corrugato di mio fratello mi fa sospirare

«lo so lo so, solo che già sarò in mezzo a coppie in più vorrei evitare di farmi uccidere da Emily»

«perché mai dovrebbe ucciderti non sei la ex di Dan e non vuoi conquistarlo»

Questa era proprio l'ultima cosa che mi sarei voluta sentir dire.

«devo andare Chris, salutami tutti»

«aspetta Izzie cosa c-»

Neanche il tempo di farlo finire di parlare che chiudo di scatto il portatile, mi passo le mani nei capelli e respiro profondamente.

Dovevo solo calmarmi sarebbe andato tutto bene, era una serata come le altre, nessuno aveva capito cosa provavo per Daniel negli anni non c'erano possibilità che ci riuscisse una sconosciuta in qualche ora.

-parto ora, 10 minuti e sono da te promesso

Dopo il messaggio di Lewis mi controllo un'ultima volta allo specchio infilando il cappotto, saluto Salem e Ade e mi chiudo la porta alle spalle.

I successivi dieci minuti li passo al freddo fumando, tutto questo dovuto dalla scarsa capacità del britannico di arrivare in orario.

«giuro che non è colpa mia»

Alzo lo sguardo nel momento in cui Lewis scende dalla macchina per salutarmi e aprirmi la portiera.

«lo dici tutte le volte e smettila di aprirmi la portiera non stai cercando di rimorchiarmi» rido e mi accomodo sul sedile del passeggero.

«per come sei vestita sta sera potrei quasi pensarci» mi fa l'occhiolino per poi schiacciare l'acceleratore.

Non che mi fossi impegnata cosi tanto in realtà, indossavo una gonna a tubino nera e un maglione bordeaux con i miei fidati stivali .

«come ti senti?» ecco il lato da psicologo dell'inglese 

«meglio del previsto, non sarà così male se lo rende felice un motivo ci sarà»

Poso lo sguardo in quello di Lewis che mi stringe la mano per poi concentrarmi sulla strada

***

«vi avverto che per una volta non era Izzie quella in ritardo» Lewis mi circonda le spalle con un braccio mentre ci avviciniamo ai nostri amici.

Saluto la coppia Leclerc con un bacio sulla guancia e mi concentro sulla neocoppia.

«io sono Isabelle piacere» porgo la mano alla  bionda davanti a me che inaspettatamente mi stringe in un caloroso abbraccio.

«sono così contenta di conoscerti ho sentito tanto parlare di te, io sono Emily» le sorrido e il mio sguardo incontra quello divertito di Daniel.

Ci dirigiamo verso l'entrata del ristorante e nel mentre Daniel scosta il braccio di Lewis dalla mia schiena per poi attirarmi verso di lui.

«allora come ti sembra?»

«non ci ho ancora parlato ma mi sembra carina, richiedimelo a fine serata quando scoprirò se cercherà di avvelenarmi il dolce»

«ne sono felice e a proposito tu non me la racconti giusta con Hamilton» indica il pilota con un cenno della testa e si concentra su di me.

«te sei matto siamo solo amici, tieni a freno la tua gelosia Ricciardo la tua donna non sarebbe felice di ciò»

«sai che vieni prima di molte persone, sarai sempre la più speciale Elle» mi posa un tenero bacio sulla testa per poi aprirmi la porta in modo galante.

Gli sorrido e raggiungiamo gli altri al tavolo, Daniel prende posto vicino a Emily e io tra Charlotte e Lewis.

«tutto bene?» mi chiede sottovoce Lewis

«penso di essere innamorata, anzi ne sono certa»

Il britannico mi guarda per qualche secondo per poi richiamare educatamente l'attenzione del cameriere dinnanzi a noi.

«per la signorina un calice di vino rosso, il migliore che avete»

Il titolo di Sir gli calza davvero a pennello.