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Stare in ufficio tutto il giorno dopo una serata movimentata non era decisamente quello che avrei voluto che succedesse eppure eccomi qua in procinto di addormentarmi sulla mia scrivania.

«dovrai raccontarmi la tua serata poi, dev'essere stata fantastica per ridurti così» Julie la mia collega aveva passato tutta la mattina ad ironizzare sulle mie patetiche condizioni

«credo di non ricordarmi neanche tutto in realtà» mi alzo per prendere il caffè dalla macchinetta del nostro ufficio

«penso che ci sia qualcuno che ti richiede, continui a ricevere messaggi» mi sventola il telefono davanti agli occhi e prontamente lo afferro un pò confusa.

Mi tranquillizzo quando vedo che il mittente è sempre l'australiano che mi ritrovo come vicino di casa.

-sono arrivato adesso, che ne dici di venire a cena con me sta sera? ho una notizia da darti

-in realtà sarei distrutta ma potrei fare uno sforzo se mi porti in quel posto che mi piace tanto

-agli ordini signorina prenoto subito. ti vengo a prendere quando esci o passi a casa

-passo a casa che voglio cambiarmi 

-ti voglio elegante 

-si capo, ci vediamo dopo dan

Poso il telefono per poi concentrarmi di nuovo su Julie e sulla nostra causa.

«al lavoro, voglio far finire in prigione questo bastardo» suscito una risata da parte della mia collega che prontamente mi passa il fascicolo del caso.

«facciamogli ottenere quello che merita»

***

Qualche ora dopo mi trovo nella macchina di Daniel con quest'ultimo in camicia che guida verso la mia tanto bramata meta.

«spero che la notizia valga il mio outfit» dico facendo ridere il pilota

«fidati di me e grazie per aver messo anche per me quegli stivali»

Ero abbastanza fiera dell'abbinamento che avevo ottenuto pur essendo semplice, un blazer con una fantasia bianconera indossato come un vestito e i miei amati stivali al ginocchio.

«guarda la strada Ricciardo invece che le mie gambe» 

Daniel ride per poi cambiare marcia e appoggiare la mano sulla mia coscia.

«non te lo posso promettere» appoggio la mano sulla sua giocando con i suoi anelli mentre mi godo Monaco alle prime luci del buio.

***

Dopo aver finalmente gustato il mio antipasto e un magnifico fritto misto concentro la mia attenzione sul ragazzo di fronte a me.

«allora signorino dimmi quello che mi devi dire» Daniel mi versa del vino nel bicchiere e punta i suoi occhi nei miei

«non farmi ubriacare per poi dirmi che hai messo incinta qualcuna»

«piantala cretina come se non sapessi che non mi vedo con nessuno»

«non si sa mai» aspetto che Dan continui il discorso quando ad interromperlo è il cameriere

«per me un sorbetto e per la signorina un tiramisù, grazie»

«te lo ricordi sempre» sorrido inavvertitamente 

«come potrei non farlo» mi prende la mano sul tavolo per poi sospirare e parlare finalmente

«la Renault non mi ha rinnovato il contratto» il respiro mi si mozza, non ci posso credere so quanto ami correre e quanto talento abbia, non mi capacito di come possano lasciarlo senza sedile.

«cazzo, non possono farlo davvero»

«si possono visto che ho ricevuto e accettato l'offerta della McLaren» un sorriso sostituisce la mia espressione contrariata e mi alzo di scatto per abbracciarlo.

«dio quanto sono felice, te lo meriti così tanto so quanto ti piaccia quella scuderia» gli lascio un bacio sulla guancia dopo essermi seduta praticamente in braccio a lui lasciando interdetta la coppia vicino a noi.

«sono davvero felice Elle, anche se mi sono trovato bene e tutto, la McLaren è una grossa possibilità» con gli occhi che brillano di gioia mi lascia un tenero bacio sulla spalla.

«sarò sempre in prima fila a tifare per te lo sai, qualsiasi sia la tua scuderia»

«grazie Elle, sei unica»

«ora però voglio magiare il dolce» dico alzandomi e riaccomodandomi al mio posto.

«sei senza speranze lo guardi come se non potessi vivere senza» ride dicendo Daniel mentre io guardo il mio tiramisù.

Se sapesse che qualche volta guardo anche lui così.


The Number Three || DRDove le storie prendono vita. Scoprilo ora