CAPITOLO 11

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Scesa la notte, Magnus fece apparire una tenda già pronta all'uso e un'ottima cena su un tavolino di plastica da campeggio. Tuttavia, la tovaglia a scacchi bianchi e rossi e la candela color cremisi rendevano l'atmosfera un po' meno alla boy scout. Alec doveva ammettere che viaggiare con uno stregone aveva i suoi vantaggi, anche se gli sorsero dei dubbi quando notò che era una tenda per due con letto matrimoniale.

"Dormiamo assieme?" chiese a Magnus titubante.

"Se per te non è un problema. Se vuoi posso farne apparire un'altra."

"No, tranquillo. Va benissimo. È solo che non sono abituato."

Dopo questo piccolo "intoppo", cenarono e quando una pioggerella leggera cominciò a scendere si ripararono sotto la tettoia creata alzando un lembo della tenda.

"Cosa stavi dicendo prima che il demone attaccasse?" chiese all'improvviso Alec, rompendo il silenzio. "Qual era la città?"

"Praga. È bellissima con la neve. Adoro camminare per le viuzze di Staré Město, la parte vecchia della città mentre fiocchi piccoli e grandi scendono lentamente. C'è qualcosa di magico nell'aria."

"Ci sei stato tante volte?"

"Ogni Natale che potevo. È diventata quasi una tradizione. Pattinare sul ghiaccio, bere una cioccolata calda al Choco Café U Červené židle, nel quartiere vecchio. La traduzione dal ceco sarebbe Alla Sedia Rossa. È un locale non molto grande, ma fa una delle cioccolate più buone che conosca."

"Mi piacerebbe andarci, ma con la guerra contro Valentine non credo di poterlo fare a breve."

"Quando tutta la faccenda di Valentine sarà finita, se vuoi possiamo andarci insieme. Potremmo visitare il castello, il ponte San Carlo, la cattedrale di San Vito e Staroměstské Náměstí."

"Staro che?"

Magnus si mise a ridere, vedendo la faccia confusa di Alec: "È la piazza principale della città e anche la più famosa. Si può ammirare l'orologio astronomico del municipio risalente al Medioevo, meta di migliaia di turisti. Inoltre durante il periodo natalizio ci sono i mercatini e un enorme albero che sovrasta l'intera piazza."

"Sarebbe bello vederlo."

Alec sorrise all'idea di passare un weekend a Praga con Magnus. Ma subito si rabbuiò, chiedendosi se la guerra sarebbe mai finita.

"Tutto bene, Alexander?"

"Si, sono solo pensieroso, non preoccuparti" mentì Alec sforzandosi di fare un sorriso tirato. "Grazie"

"Per cosa? Per essermi offerto di portarti a Praga?"

"No, non per quello, cioè anche per quello, ma soprattutto per esser venuto. Non so come avrei fatto da solo. E poi in due è sempre meglio. In questo periodo ho bisogno di stare con qualcuno. Appena sono da solo la mia mente comincia a vagare e raramente sono pensieri positivi. Il più delle volte sono immagini crude e terrificanti, i possibili scenari in cui questa guerra potrebbe finire."

"Tranquillo, per me è stato un piacere" rispose Magnus con un sorriso.


Durante la notte Alec si rigirò spesso, incapace di trovare la posizione più comoda per dormire. Tuttavia stentava ad addormentarsi non per la scomodità del sacco a pelo, ma, come ogni notte, per i sogni e i pensieri. Si girò sul fianco destro e nell'ombra intravide il profilo di Magnus, che dormiva beatamente a mezzo metro da lui.

"Beato lui" pensò Alec con una punta di invidia. Magnus si era addormentato subito, mentre lui erano ore che non riusciva a chiudere occhio. Nella sua mente i sogni notturni su Jace continuavano a tornare.

There is always a first time [Malec]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora