CAPITOLO 19

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Dopo il risveglio di Jace, la situazione tornò alla normalità, o almeno a quella che per gli Shadowhunter era considerata la prassi. Ora che Jace stava bene, Maryse potè tornare ad Alicante per controllare a che punto erano i danni. Alec, Jace, Izzy e Clary, invece, rimasero all'Istituto ad allenarsi per prepararsi alla battaglia finale contro Valentine e Jonathan. Alec e Jace passavano più tempo possibile nella sala addestramenti. Dopo quello che era successo, Jace era furioso e determinare a sconfiggere i due una volta per tutte. Nonostante le numerose interruzioni a causa della mancanza di energia, si allenava costantemente senza lamentele. All'Istituto tutti avevano un valido motivo per odiare Valentine e tutti stavano aspettando con ansia la guerra per fargliela pagare.

Alec non si lamentava. Per non pensare alla sua relazione con lo stregone di Brooklyn, anche se forse rapporto era più corretto, si era immerso nei preparativi: allenamenti con spada, arco e corpo a corpo, organizzazione di armi e vestiti... Negli ultimi giorni dormiva relativamente bene senza sogni inquietanti a base si sangue, tenebre, spade e carne trafitta. Quando però saltuariamente i sogni tornavano a infestare le notti, si svegliava ancora tutto sudato. Ogni volta allungava istintivamente la mano dall'altra parte del letto per sentire il calore del corpo di Magnus vicino al suo. Ma ogni volta il letto era vuoto e solo allora ricordava la loro discussione. E ogni volta sentiva ancora di più la mancanza degli abbracci dello stregone. Avevano dormito due notti l'uno accanto all'altro e ora si sentiva dipendente dalla pace e dal calore di quando dormivano assieme.

Era incredibile quanto cambiavano i sogni in base a chi si avesse accanto o se si è soli. Per giorni era stato inseguito dagli incubi, poi avevano smesso grazie a Magnus, ma ora che lui non era più lì, Alec era tornato praticamente al punto di partenza.


Un giorno, Jace e Alec stavano combattendo nella sala allenamenti. Avevano appena finito di allenarsi con le spade e ora erano passati al corpo a corpo. Mentre lottavano, chiacchieravano (per quanto possibile) e Alec stava aggiornando il suo parabatai circa tutto quello che era successo durante il mese di "malattia" di Jace.

"È cambiato qualcosa, vero? Sei diverso" osservò Jace ad un certo punto.

"In effetti sì. Sono cambiate molte cose" rispose Alec arrossendo leggermente.

"Dai, parla. Dalla tua espressione trasognata deve essere un bel cambiamento" lo incalzò Jace, interrompendo l'addestramento e sedendosi sul pavimento.

"Ho conosciuto una persona" ammise Alec sedendosi a sua volta.

"Davvero, chi è? Lo conosco? Come lo hai conosciuto? È uno Shadowhunter di New York?" Jace era un fiume in piena inarrestabile.

Alec sorrise per la curiosità del suo amico e la semplicità con cui aveva dato per scontato fosse un uomo. Era passato poco tempo da quando Alec aveva fatto coming out con la sua famiglia e ancora rimaneva sorpreso per la facilità con cui lo avevano accettato. La felicità fu però presto sostituita dal disagio: Jace aveva nominato uno Shadowhunter. In effetti, tutti lo avrebbero pensato.

"In realtà, è uno stregone" ammise Alec sottovoce, come se temesse la reazione di Jace e volesse impedirgli di capire.

"Cosa? Lo sai che il Clave non approva. Chi è?"

"Magnus Bane. E sì, lo so quali sono le opinioni del Clave, ma onestamente non mi importa, non dopo quello che ha fatto a me e ad altri bambini."

Jace si alzò e cominciò a camminare per cercare di trovare una possibile soluzione. Dopo alcuni minuti il silenzio fu interrotto dalla voce timorosa di Alec: "Tu cosa ne pensi? Approvi?"

There is always a first time [Malec]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora