Alec e Magnus erano seduti sotto una tettoia apparsa per magia, grazie alla quale ora si riparavano dalla pioggia scrosciante che scendeva imperterrita. Volevano godersi per un po' il rumore della pioggia che ticchettava sulla tenda e sulla tettoia prima di rifugiarsi nei letti improvvisati. Tra i due regnava il silenzio da quando avevano sconfitto i tre demoni un paio d'ore prima. Magnus non sapeva cosa dire e Alec, vedendo lo sguardo duro dello stregone, temette fosse anche arrabbiato perché non gli aveva detto delle ali.
Rimasero così ancora per una decina di minuti, fino a quando Alec si decise a rompere il silenzio.
"Sei arrabbiato?" gli chiese con un sussurro guardandolo negli occhi scuri. Magnus lo osservò con la faccia impassibile priva di espressione.
"Non sono arrabbiato, solo un po' deluso. Perché non me lo hai detto prima?"
"Quando avrei potuto dirtelo? Mentre eravamo a cena? Mentre passeggiavamo per Central Park? Non è proprio la prima cosa che si dice a un primo appuntamento, non ti pare? E poi non sapevo come. Io volevo dirtelo, ma avevo paura che non mi avresti accettato, se ti avessi detto la verità su di me."
"Perché non ti dovrei accettare?"
"Perché non è normale per uno Shadowhunter avere delle ali. Solo gli angeli le possiedono e io lo sono solo per metà. Non sapevo cosa avresti pensato di me e come avresti reagito."
"Lo sa qualcun altro?"
"No, tu sei l'unico." A queste parole, Magnus sospirò di sollievo. Forse temeva di essere l'ultimo a venirne a conoscenza. "Non l'ho ancora detto a nessuno. Non sono ancora pronto perché tutti conoscano il mio segreto"
"Eppure a me lo hai detto."
"In realtà lo hai scoperto, non era previsto"
"Quindi se non volevi farmelo vedere, perché lo hai fatto?"
"Per salvarti la vita, Magnus. Era il solo modo per portarti via dalla traiettoria dell'artiglio di quel demone. Non ho avuto altra scelta, non potevo lasciarti morire. Sto perdendo Jace, non posso perdere anche te!" Quasi urlò le ultime parole. Poi cominciò a fare respiri profondi per calmarsi, mentre osservava la reazione di Magnus a quello scatto improvviso di ira.
Magnus lo guardò, indeciso su cosa dire. Quella rivelazione così chiara e diretta lo aveva un po' scombussolato. Alec aveva ammesso che gli piaceva, ma lo stregone non si sarebbe mai aspettato una reazione tale da parte dello Shadowhunter.
"Quindi, se non ci fossimo trovati in quella circostanza, non me lo avresti detto?"
"Non lo so, Magnus. Sono spaventato, ok? Sì, mi diverto quando volo, è fantastico vedere la terra da lassù, ma sono anche terrorizzato. Non è normale e se il Clave lo venisse a sapere, chissà cosa mi farebbe. Gliel'ho tenuto nascosto per cinque anni!"
La rabbia, la delusione e lo sconcerto sparirono dal volto dello stregone, che lentamente si ammorbidì, diventando improvvisamente interessato a saperne di più. Perché Alec aveva ragione, non c'erano altri Shadowhunter con quel potere.
"È da cinque anni che hai le ali?"
"Io l'ho scoperto cinque anni fa, ma probabilmente le ho sempre avute, solo che non le ho mai attivate"
"E dopo cinque anni, il primo a cui lo dici sono io?"
"Si." Restò in silenzio alcuni secondi, poi proseguì. "Onestamente, anche se oggi non lo avessi scoperto, te lo avrei detto a breve."
"Perché?"
"Perché sono stufo di vivere con questo segreto nel cuore. O meglio, prima di incontrarti pensavo che sarei potuto vivere per sempre tenendolo per me. Da quando ti conosco, però sento sempre di più il desiderio e il bisogno di dirlo a qualcuno."
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There is always a first time [Malec]
FantasyDopo che il suo parabatai viene ferito gravemente, l'unica fonte di sollievo per Alec sono le possenti ali che appaiono a comando. Lui, però, è l'unico a sapere di questo dono... Nel frattempo un fiore sembra essere la soluzione per salvare Jace, pe...