A ᴄᴏᴍᴘʟɪᴄᴀᴛᴇᴅ ʟᴏᴠᴇ // Toga x reader girl

8~Preparations

\\Riassunto del capitolo precedente\\
Si scopre che Toga è in coma ma non c'è tempo per pensarci perché è arrivato il momento di attaccare la Yuei!

Come mi ha detto di fare Tomura ho preparato tutto, questa volta metterò degli abiti diversi essendo un colpo molto importante per noi villain e speriamo vada tutto per il meglio, dunque prendo un vestito nero con una sorta di corpetto nero sopra, al collo avrò un chocker semplice ovviamente nero con dei nastri che si collegano alle spalline del vestito come per tenerlo su. Sotto metto dei collant e dei pantaloncini corti in caso mi si alzasse la gonna e avrò una copia della mia maschera ma nera. Non è assolutamente la tuta (rigorosamente nera) che metto di solito però voglio essere ricordata quindi devo vestirmi elegante, comoda ma soprattutto alla moda. Come scarpe avrò dei semplici anfibi.

Come armi ne porterò varie, sotto al vestito ho un reggicalze con un coltello e un pugnale su entrambi le gambe chiuse in una sorta di astuccetto per non rischiare di tagliarmi durante la battaglia. Poi sulla schiena avrò un "porta katane" (stile tartarughe ninja) che ho già provato in una battaglia e devo ammettere è davvero comodo quindi non avrò problemi. Infine terrò in mano un bastone di metallo lungo e molto maneggevole (che doppio senso mamma mia) che userò per l'entrata in scena e anche in battaglia se ne avrò l'occasione. In caso non lo usassi, dato che non voglio buttarlo in giro, ho creato vicino al porta katane un laccio dove posso inserirlo che non ho provato, in caso fosse scomodo credo la getterò da qualche parte e la riprenderò a fine lavoro. Spero sia tutto pronto, mi porterò anche un elastico nel caso dovessi farmi la coda, non si sa mai. Spero che tutte queste armi non mi appesantiscano, al massimo lascio qualcosa a casa.

Sono troppo curiosa di sapere come si stanno preparando gli altri quindi appoggio tutto l'occorrente sul mio letto e vado a vedere un po' nelle stanze.
Parto da Dabi, che è anche il più vicino di stanza, e, vedendo la porta aperta, decido di entrare. Sento le gocce dell'acqua della doccia scendere velocemente e in modo rumoroso ma non posso vedere niente perché la porta del bagno è chiusa, non che volessi vedere Dabi nudo cioè lo vedo solo come un amico e non sono per niente interessata a lui. Decido allora di lasciarlo stare e mi dirigo verso camera di Twice, la sua porta è chiusa quindi, per educazione, decido di bussare anche perché normalmente l'avrei tipo buttata giù. Dopo poco mi apre e con lo sguardo mi fa' intuire che non ha tempo; anche lui lo conosco da molto e ci capiamo anche solo con gli occhi quindi accenno uno "scusa" e lascio che richiuda la porta per tornare a fare... quello che stava facendo insomma. Tomura è quasi sempre in camera sua e, vedendo la porta socchiusa, vado a dare un'occhiata. È girato verso la scrivania, non capisco cosa stia facendo, allora, per farmi notare, cerco di fare rumore con la porta ma, non vedendolo girarsi, mi arrendo e lo saluto.

(T/n): Ehy Tomura

Fa' un piccolo sobbalzo e si gira fissandomi con sguardo omicida, non che sia molto diverso dal suo normale ma questo urla proprio "adesso ti uccido". Nonostante questo decido di non arrendermi.

(T/n): Che stai facendo?
S: Sto ricontrollando il piano
(T/n): Ma hai detto che è tutto pronto?
S: Una ricontrollata non ha mai fatto male a nessuno
(T/n): Sì ma ci stai lavorando da mesi, non ce ne' bisogno. Piuttosto hai preparato le tue cose?
S: In che senso?
(T/n): Non verrai mica vestito così?!
S: Come dovrei vestirmi allora?
(T/n): Non lo so, metti qualcosa di diverso
S: Perché dovrei?
(T/n): Perché io faccio la moda e quello non rientra nei miei standard
S: Ma lo vedi come sei vestita? E poi non iniziamo a discutere per cose inutili come "lo stile"
(T/n): Mi hai profondamente offesa! Ora lascia che ti apra un mondo

Tomura mi guarda con aria confusa allora vado verso il suo armadio, lo apro e inizio a frugare tra le cose cercando ogni possibile abbinamento

(T/n): Ho capito perché ti vesti sempre uguale, il tuo armadio è più vuoto del deserto!
S: Non sono qui per pensare a come vestirmi
(T/n): È per questo che sembri uscito da una discarica?
S: Questo è un insulto gratuito però!

Dice quest'ultima frase con voce ed espressione da finto offeso ma lo ignoro e continuò il mio "discorso"

(T/n): Facciamo così, dato che ho finito di preparare le mie cose andrò a comprarti qualcosa da mettere

Tomura annuisce senza neanche ribattere, tanto sarei andata a comprarli dei vestiti in ogni caso. Faccio un altro giro al centro commerciale e trovo qualcosa di carino per entrambi. Per me vari abiti e per Tomura i vestiti perfetti per questo "evento"!
Torno a casa con un sacco di borse, ci sono le cose principalmente mie però se si cerca c'è anche qualcosa per Tomura, anche se infondo, molto infondo.
Appena arrivo a casa vado subito in camera sua e lo ritrovo davanti a tutti quegli schemi che ricontrolla da ormai 2 mesi.

(T/n): Heyyyy
S: Già tornat- Aspetta cosa sono tutte quelle borse?
(T/n): Tranquillo sono praticamenteh tutte per me
S: E io?
(T/n): Oh ciccio calmati che fino a cinque minuti fa' non volevi neanche due vestiti diversi
S: Vabbè dai fammi vedere quello che hai comprato
(T/n): Allora a te ho preso vari jeans neri e blu scuro, una giacca e i vestiti per domani

Mentre elenco queste cose le faccio scorrere velocemente davanti agli occhi di Tomura fino alle ultime parole in cui mi soffermo per far vedere meglio i vestiti

(T/n): Per l'attacco ho preso questa felpa con su lo scheletro umano e vabbè la vedi e dei jeans larghi neri con una catena che, per non rischiare cadano, ho abbinato a questa cintura semplice nera che rimarrà sotto la felpa

S: Belli, devo ammettere che mi hai sorpreso, sembrano anche comodi per combattere
(T/n): Gli autografi dopo grazie
S: Vabbè vado a controllare gli altri a che punto sono poi ritroviamoci in salone che spiego per bene tutto il piano
(T/n): Ok, nel frattempo io metto via le altre buste

Mi dirigo in camera mia e inizia mettere a posto tutti i vestiti con calma per poi andare in sala, come detto da Tomura.