Un pranzo al fresco

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Avevano già camminato per circa un'ora su una strada dritta e spoglia di alberi. Il sole di mezzogiorno scottava sulle loro teste. Durante tutto il tragitto fino a quel momento percorso nessuno aveva parlato, avevano solo cavalcato silenziosamente. Eleni aveva avuto il tempo per pensare a quello che le aveva detto Raden. Non riusciva a capire come non si fosse mai accorta delle abilità magiche della madre. "Il sole comincia a bruciare, meglio fermarsi all'ombra da qualche parte" disse Spartus guardandosi in giro. Ma ai due lati della strada c'erano solo grandi distese d'erba e nessun albero che potesse dare riparo e fresco. "Vado in avanscoperta a vedere se c'è ombra più avanti! " disse
Aron e partì veloce come un fulmine. Correva davvero svelto su quel cavallo e dopo poco aveva già svoltato una lontana curva e non lo si intravedeva più. Eleni colse l'occasione per fare alcune domande. "Spartus, dove siamo diretti precisamente? ". " Oh Eleni, scusami tanto! Con tutti i preparativi della partenza mi sono dimenticato di spiegarti tutto sul viaggio e sulla nostra missione! ". " Allora... Adesso siamo diretti alla città di Camoleus. Lì dobbiamo trovare un mio vecchio amico: Taurio. Lui sa alcune cose che ha visto di persona e ci aiuterà a... ". Non fece in tempo a finire che Aron era già tornato.
" C'è una grande quercia più avanti sulla strada, anche se bisogna fare una deviazione! " disse il guerriero. Alcune gocce di sudore colavano sulla fronte e le guance avevano assunto un colorito roseo. Eleni cercò di non guardarlo.  Dopo ciò che era accaduto dai cavalli la situazione era diventata imbarazzante  ed era consapevole che fosse anche attratta dal suo fascino arrogante; però non aveva intenzione di dargliela vinta. "Guidaci allora, ma non andare troppo forte che non riusciamo a stare al tuo passo! " disse Spartus sorridente.
Cavalcarono veloci dietro Aron e presto arrivarono dietro la curva. Sul lato destro della strada, un pò in lontananza, si scorgeva un grande albero. Alla vista di esso partirono più veloci di prima. La sola vista di un pò d'ombra li aveva rasserenati. Legarono saldamente i cavalli all'albero e tirarono fuori il cibo. Si sedettero sull'erba fresca e cominciarono a mangiare. C'era abbondanza di cibo ma evitarono di riempirsi troppo dato che le provviste sarebbero dovute bastare per almeno 2 giorni di viaggio fino a Camoleus. Durante il pranzo il tempo si era fatto più cupo, adesso alcune nuvole minacciavano sul cielo in lontananza e un fresco vento da pioggia muoveva dolcemente i capelli di Eleni.
"Come stavo dicendo prima ad Eleni, ci stiamo dirigendo verso Camoleus" disse Spartus rivolgendosi alla ragazza e ad Aron. "Lí dobbiamo trovare Taurio, è da tanto che non lo vedo e non so bene dove sia, spero solo non si sia cacciato in qualche guaio". Si guardò intorno come per vedere se ci fosse qualcuno, poi abbasso la voce e riprese a parlare:
" Purtroppo non sappiamo delle aspirazione del conte perché Jail e Pratt sono stati catturati prima che ce ne potessero parlare. Ma sospettiamo che abbia a che fare con la leggenda del drago del Bosco d'oro... ". Guardò profondamente negli occhi i due ragazzi. " Se il drago esiste davvero, Artas non esiterà a svegliarlo e a comandarlo per i suoi malvagi scopi. Ormai molti anni fa, Taurio si è inoltrato nel bosco per indagare sulla possibile esistenza di un drago... E pare avesse trovato qualcosa, ma purtroppo al tempo non mi è stato riferito niente perché ero in viaggio in una lontana terra". "Ma... E Bolfon e Raden? Loro non lo sanno?" chiese Eleni con un briciolo di speranza. "Ovvio che no! " rispose bruscamente Aron, "Sennò perché stiamo andando a chiederlo a Taurio?!! ". I due fanciulli si guardarono con aria provocante e Spartus decise di intervenire. " Al tempo Raden non lo avevamo ancora conosciuto e Bolfon... lui dovrebbe sapere qualcosa, ma quando glielo abbiamo chiesto ha negato e ha detto che forse la vecchiaia cominciava a vedersi e se ne era dimenticato... Atteggiamento strano, ma vale la pena trovare Taurio, ci potrà aiutare più di quanto speriamo! ". Il vento era ora più freddo e impetuoso. " Forse è meglio ripartire prima che venga a piovere e saremmo costretti a ripararci da qualche parte! " disse Aron scrutando le nuvole grigie ormai più vicine. Si rimisero in sella e tornarono sulla strada principale. Cavalcarono per un'altra ora e più proseguivano più albero c'erano. "Tra non molto dovremo svoltare per un sentiero secondario e attraversare il fiume Orten, ma se il tempo peggiora dobbiamo ripararci e continuare quando migliora". Dopo mezz'ora arrivarono al sentierino. Si inoltrava in un piccolo boschetto. Cominciò a piovigginare ma dato che la pioggia non era violenta, decisero di continuare a camminare ancora per un pò. Continuarono così per poco tempo, perché ben presto la pioggia si fece fitta e pesante. In lontananza si vedevano i fulmini e i tuoni rimbombavano nelle loro orecchie. Sotto indicazione di Spartus si ripararono sotto ad un albero più grande e aspettarono la fine del temporale. Era ormai tardo pomeriggio e la sera era prossima a venire. La pioggia smise d'un tratto. Ripartirono a cavalcare, ma gli alberi si infittivano ed era pericoloso stare in sella sui cavalli, dunque decisero di camminare. Continuarono per un'oretta. Il cielo che si intravedeva dagli alberi era di un blu intenso e le prime stelle cominciavano a comparire. Dopo il temporale il tempo era tornato sereno e il freddo era scomparso. La terra umida emanava un mite calore molto piacevole.
Eleni era stanca e le dolevano i piedi zuppi d'acqua. Anche Aron sembrava sfinito, ma cercava di nasconderlo. Spartus, invece, era ancora pieno di energie, perché abituato a intraprendere lunghi viaggi. "State tranquilli, tra poco ci fermiamo" disse l'esperto viaggiatore. "Ci fermiamo a dormire e mangiare in una radura... È da tanto che non percorro questa strada... Che bei ricordi passati da giovane... ". Spartus camminava guardando il vuoto e ricordando in mente la sua spensierata gioventù. Il suo volto pareva malinconico, ma ben presto arrivarono alla radura. Era un luogo bellissimo che sembrava incantato e pieno di magia.

Il risveglio del Drago di RouseborgueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora