L'INASPETTATA FUGA

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"Noi stiamo insieme? Cioè tu mi ami?"
mi chiese spostandosi proprio sopra di me,in quel momento sentivo il fuoco addosso e in tuta risposta ci fu il mio amichetto a testimoniarlo, non riuscivo proprio a trattenere quella che era la mia erezione, lei accorgendosene si chinò su di me e mi baciò non fu per niente un bacio casto, anzi ora mai la mia lingua si era abituata alla postazione paradisiaca nella bocca di Leila,mi staccai da lei e gli dissi 

"si però ora non iniziamo a chiamarci con nomignoli strani eh hahah da piccioncini"

lei in tutta spavalderia non ebbe problemi a rigirare la frase 

"mo caro Alec io ancora non ho sentito una vera e propria proposta di fidanzamento"

"mhh che ne dici domani sera una cena solo io e te"

lei non rispose subito fece finta di pensarci ma entrambi erano ben consapevoli della risposta che avrebbe dato lei

"mhh secondo i miei programmi,potrò essere tutta tua"

alla fine della frase lei si riaccostò per un nuovo e tenero bacio, iniziai a dargli dei teneri baci per tutto il viso, lei nel frattempo rideva, sembrava così spensierata,lei senza preavviso si rigettò tra le mie braccia,la strinsi in un abbraccio, e giurai a me stesso di starle sempre accanto

miei pensieri vennero interrotti dall'allarme dell'istituto,siamo otto attacco, sia io che Leila ci dirigemmo in tutta fuga e a passo svelto giù per le scali che conducevano alla cella,e come già mi immaginavo tutte le guardie che avevo messo lì per sorvegliare la cella erano a terra prive di coscienza, ma la mia attenzione e anche quella di Leila si concentrò sul vetro rotto della cella e il lettino vuoto nella stanza, poco dopo vidi Leila accasciata a terra con una mano che si stava per carbonizzare le sue urla risuonavano per tutto l'istituto 

urlai, con quanto fiato avessi in corpo 

"LEILA TI PREGO,COSA TI SUCCEDE, TI PREGO"

poco dopo le urla cessarono, passai lo stilo sulla runa guaritrice e il dolore sembrava quasi scomparso

"Alec"

"shh sono qui"

la accostai al mio petto lei era in lacrime, e pensare che fino a prima rideva spensierata, basta un attimo nella vita per far scomparire tutta la felicità, quell'attimo era appena arrivato, con lui arrivarono anche Jace,Clary ed Izii

"ragazzi che è successo qui"

spiegai a Jace che aveva posto la domanda, e anche a tutti gli altri della fuga e della connessione tra il corpo di Leila e Greory che cominciava a farsi pericolosa ora che lui si trovava a piede libero chissà in quale angolo della città, loro mi spiegarono che neanche al piano superiore le condizioni erano delle migliori, al contrario, erano stati sottoposti ad un attacco di messa da parte di demoni, ogni shadowhunters aveva combattuto con tutte e sue forze ma purtroppo due non ce la fecero.

"Alec se vuoi andare di sopra a ripristinare l'ordine vai pure, starò io con Leila"

anche se con riluttanza mi diressi al piano superiore, la mia testa frullava di pensieri inquietanti, i nascosti,Leila,l'attacco all'istituto, la fuga inaspettata, e se ci fosse una talpa?

IL MIO ALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora