UN ANGELO CHE TI TIENE PER MANO

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Mi svegliai,con la testa trastullante, e con un mal di testa assurdo, mi guardai in torno, non era l'istituto.
Dove sono, mi chiesi tra me e me
"Tesoro svegliati o farai tardi a scuola"
Mi si posero in testa mille interrogativi...
Mi alzai, ne volevo scoprire di più, era la mia vecchia casa, il mio vecchio letto con i soliti lenzuoli viola, i muri con carta parati lilla, la mia scrivania, con una lettera sopra
"Ciao Leila,
Non so se quando leggerai questa lettera ti ricorderai di me, ma sappi, che tu sei tu, e io sono io, ricordati bene chi sei, questo ORA non è il tuo mondo stai bene attenta finché non riuscirò a riportarti nel nostro, ti amo,
Tuo Alec"
Io so perfettamente chi sono, una Shadow hunters, ma come ci sono arrivata qui? Perché sono qui? E che ci fa qui mia mamma?
Scesi dalle scale per arrivare in cucina, un odore mi riempì le narici, così aumentai il passo, quello che mi aspettò non fu per niente piacevole, una donna tutta rinsecchita,che quando si girò verso di me presentò al posto degli occhi due bottoni marroni, cuciti con ago e filo, una bocca sottile, e un viso spigoloso
"Cara perché mi guardi così"
OH forse perché hai dei bottoni al posto degli occhi, e forse non sembri più neanche lontanamente a mia madre
"Oh no niente mi sono ricordata di un importante compito di fisica, corro a scuola"
Non aspettai un ulteriore risposta e mi catapultai direttamente fuori dalla porta, non sapevo neanche di cosa stavo parlando, fisica?
No ma che fisica, mi diressi in biblioteca, voglio cercare qualcosa sulle dimensioni alterate, qualcosa sulle paralisi, sovrannaturale.... qualcosa di inspiegabile, apparentemente, ma mi reputo una persona estremamente intelligente e anche Alec lo è e anche Clary, di certo riuscirò a cacciarmi fuori da questo casino.
Entrai in biblioteca, e mi diressi subito sulla sezione che mi interessa
"Le dimensioni"
Pagina del libro:
Le dimensioni, sono delle realtà alterate rispetto al concreto vissuto di un persona, se l'individuo stesso non dovesse riconoscere questa sostanziale differenza ne resterà bloccato per sempre, le dimensioni possono assumere qualsiasi ambientazione, ci possono essere delle cose inspiegabili, a volte subdole, gli individui non saranno sempre identificabili, ma se ci si trova in una dimensione, non si deve mai e poi mai perdere la lucidità, cercare un punto di riferimento, un varco per tornare alla realtà,qualsiasi cosa succeda, mai fidarsi di nessuno"
Finii di leggere e subito venni interrotta da una voce, una voce familiare
"Ei tutti bene?"
Alzai la testa, e non crebbi ai miei occhi, Simon
"Simon?"
Chiesi retoricamente
"Oh sai il mio nome"
Subito dopo vicino a lui si affiancò una rossa,Clary, e se ne andarono, o meglio sparirono nel nulla, tutto fin troppo insolito, è come un voler far riaffiorare qualcosa nella mia mente qualcosa della quale non ne so l'esistenza o per lo meno non completamente

POV's Alec
"Voglio qui lo stregone che crei un contatto tra me e Leila così potrò andare a parlarci e farla uscire"
Dissi convinto di quello che stavo facendo, avevo li la mia amata, distesa un misero lettino d'ospedale, poche ora prima, sembrava essere normale, fin quando dal nulla cadde, lo stregone subito dopo averla portata all'ospedale con le dovute accortezze ci disse che involontariamente il suo corpo era stato portato in un nuovo mondo, alterato dalla follia, dalle stranezze e da qualsiasi cosa potesse portare un essere umano medio alla follia, quello che al momento mi rincuora è che lei non è un essere umana, lei è Leila, una shadow hunters forte ed intelligente, ma comunque bisognava tirarla fuori da lì
"Non possiamo stabilire un contatto, lei da sola deve trovare il varco, aprirlo, e riportare indietro la sua anima, se ci andassi tu molto probabilmente sfaseresti tutte le norme dell'altro mondo e non potreste più fare ritorno"
Mi riferì lo stregone, il nervoso, l'ira, di starmene con le mani in mano non ne ho la minima voglia, voglio agire, non posso guardare morire ogni frammento di speranza c'è almeno da provare, fin quando nei miei offuscati pensieri si accese una lampadina, che ora mi sembra un faro
"E se ci andasse Clary?"
Chiesi ovviamente
"Si è la sua parabatai, sono più o meno la stessa persona"
Aggiunse Jace
"Non sono la stessa persona, hanno solo metà anima in comune, e questo non le rende la stessa persona, però..."
disse lo stregone soffermandosi
"Continua"
Lo incitai
"Potrebbe funzionare, tu hai un legame con lei che nessuno al mondo ha"
Disse rivolgendosi a Clary
"Bene allora se la possiamo salvare facciamolo"
Disse Clary
"Tutta via... ci potrebbero essere una serie di complicanze, quando sarai lì potresti scordarti di qualsiasi cosa, sarà un mondo folle, cose che non hai mai visto, ma cerca sempre di distinguere il bene dal male, l'astratto dal concreto, e le persone vere dagli ibridi"
Puntualizzò lo stregone
"Che vuol dire le persone dagli ibridi"
Chiesi, nella mia mente vagavano un sacco di risposte ma nessuna di queste sapevano accontentarmi così ascoltai lo stregone
"Se lei trovasse Leila, non è detto che sia lei, potrebbe essere anche un falso, devi ritrovare anche in quel mondo l'amore incondizionato che provi per lei, il vostro legame, potrebbe rompersi se tu anche per un solo momento ti dimenticassi di lei"
Spiegò
"C'è la posso fare"
Disse Clary
"Clary se non lo vuoi fare puoi anche non farlo"
La rassicurarono Jace ed Izii
"Devo farlo, devo riportarla indietro"
Rispose con tono Clary
Prendemmo un lettino per far stendere Clary, si mise mano nella mano con Leila per stabilire un contatto
"Voi ragazzi tenete le mani alle vostre dame, così anche in un mondo oscuro avranno un angelo che gli tiene la mano"
Andai accanto al lettino di Leila e Jace vicino a quello di Clary, ora mai addormentata, sembrava dormisse, come se fosse entrata in un sogno profondo e stesse facendo un bel sogno

IL MIO ALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora