TANTI AUGURI!

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Meno male che poi il messaggio arrivò, giusto pochi minuti dopo.
"Stiamo arrivando, ci siamo persi in chiacchiera scusami"
Non c'era nessun problema, l'importante è che non fosse successo nulla, ma non badai nemmeno a rispondergli iniziai ad accendere le candele, le lucine, e a spegnere le luci con l'aiuto di Clary, in poco tempo fece il suo ingresso dalla porta Alec con una benda agli occhi, che appena arrivato all'inizio del percorso gli venne tolta da Izii.
Dal suo sguardo capii che inizialmente era spaesato,poi capii, iniziò a camminare a passo lento per godersi il tutto, mi guarda con grande sorriso, quel dannato sorriso, giunse davanti alla scatola, ma non si concentrò su quella,la sorpassò e venne da me per lasciarmi un bacio,
"Aprila dai"
Mi guardò nuovamente sempre con il sorriso in volto
"Insieme?"
Mi prese le mani, e aprimmo la scatola insieme, dalla quale uscii un vapore iniziale per poi lasciare spazio alla visione dell'arco e frecce, Alec appena le vise mi guardò stupito, come se non ci credesse, le prese, le guardò un attimo e notò poco dopo la scritta, rivolse il suo sguardo verso di me
"Sono da parte tua?"
Mi chiese insicuro di quello che stava vedendo
"È tutto merito suo"
Disse Izii che nel frattempo si è avvicinata a lui come tutti gli altri per fargli nuovamente gli auguri e passare al fulcro della festa.
"Grazie"
Disse venendo verso di me e lasciandomi un dolce bacio sulla guancia come segno di riconoscenza
"Andiamo a ballare?"
Gli chiesi per cercare di smuoverlo un po', e proprio in quel momento partí un lento, mi cinse la vita in segno di approvazione, e iniziammo a ballare in mezzo alla pista, su quelle dolci note lui mi fa volteggiare con fossi una sposa con il suo abito pomposo,non ci staccammo gli occhi di dosso neanche per un secondo, il verde che si mischia con il marrone,lí nei suoi occhi riesco a vedere quello che non sono mai riuscita a vedere negli altri, in tutti quegli altri, mondani, e shadow hunters, lui è l'unica forma di cosa per me è l'amore.
Continuammo a ballare ancora un po', cullati dalle dolci note.
Ora mai si era fatta notte fonda, e eravamo tutti molto stanchi,però continuavamo a ballare con le dita attorcigliate e piccoli movimenti,con leggerezza in ogni volteggio.
Finché nella sala non irruppero i genitori di Alec,con passo sicuro la madre si precipitò verso Alec, il quale finché la madre non fu a pochi passi non se ne rese neanche conto.
"Alec Lightwood, Isabelle, dobbiamo parlarvi"
Alec mi guardò, sapevo benissimo anche io che ogni volta che Marise fa queste entrate sceniche, è successo, o succederà qualcosa di grave, che Alec in quanto capo istituto era tenuto a sapere prima di tutti gli altri, quindi gli rivolsi un sorriso, in segno di approvazione
"Ci vediamo domani mattina?"
Mi chiese avvicinandosi al mio orecchio
Annuii, e gli lasciai un dolce bacio sulle labbra.
E vidii lui ed Izii andarsene via, Clary mi si avvicinò mi diede una piccola pacca sulla spalla, come "supporto"
"Mettiamo un po' a posto?"
Chiese Jace, effettivamente si era fatto tardi e nella sala non c'era più nessuno.
Finito di sistemare silenziosamente c'è ne tornammo ognuno nella nostra stanza.
Non mi cambiai nemmeno e mi misi subito a letto, sparavo di avere accanto a me Alec, la mia pelle che trema sotto il suo tocco, il mio respiro irregolare ogni volta che i nostri occhi si incontrano, ora vorrei solo dormire con lui, e la mattina dopo svegliarlo magari con il solletico o qualche bacio in qua e là per il viso

Entrando nei sogni di Leila (in terza persona)
L'aria serale era piuttosto fredda visto l'inverno ora mai alle porte, i due innamorati, si guardano mentre passeggiano per le vie di New Uork, e ad ogni angolo la voglia di un bacio rubato si impossessa sempre di più di loro, finché non ci fu il giusto momento in cui Alec prese di petto la situazione, e tutto il resto venne inquadrato come uno slow motion, tutto molto lento e passionale,lingua contro lingua, un affiatamento che in due animi così giovanili non si era mai visto, ma forse è proprio questo che li rende unici, il coraggio di mettere in gioco il proprio cuore, e donare corpo e anima alla persona che si ha davanti, e Leila lo sta facendo con tutta se stessa, pensa a lui, il ragazzo dai capelli corvini, in ogni minuto della giornata e non può fare a meno di avere gli occhi a cuoricino quando lo fa.
Tutto si riporta a uno dei loro primi incontri dove Alec era ancora, il solito Alec che tutti conoscono, ma Leila in cuor suo sapeva che non era lui, in sala allenamenti, bastone in mano
"Non flirtare con me"
Disse lui, a Leila risultò alquanto egocentrico e si limitò a negare, il resto fu per un po' di tempo di odio ma poi tutto si è riversato in una magnifica luce di salvezza, il faro in una notte tempestosa.
Fino all'ultima sera quando i due si trovano invece che festeggiare il compleanno di Alec in una, anche se movimentata, festa a sorpresa, a ballare sotto la pioggia, a piedi scalzi sull'asfalto, i lampioni e il semaforo che con luce fioca illuminano l'ambiente, le mani di lui su di lei, tutto per Leila era diventato una giostra,quando lui fece avvicinare con una sola mossa i loro corpi, ora mai stremati dai balli i due si mettono a strato sull'asfalto bagnato, con tante goccioline che si posano sul loro corpo, che rendono i loro vestiti ancora più bagnati di prima, Leila ora mai fregandotene della situazione prende e si mette con il corpo sopra quello di Alec, e inizia a baciarlo appassionatamente, si staccò e fece un respiro flebile
"Ti va di andare a guardare una cosa?"
Gli chiede il giovane, che la spostò delicatamente su un lato per poi aiutarla ad alzarsi tendendogli la mano, che ella accettò, in poco tempo con sorpresa di Leila, si trovarono in piedi sopra un tetto, con stupore guardò avanti, e da lì sopra si vedeva tutta New York, i grandi grattacieli con le luci per lo più spente, le vetrine dei negozi accese, qualche taxi che portava a casa giocano persi nei bar, intravedette anche una galant donna che passeggiava per gli stretti vicoli con i tacchi in mano,guardò Alec e lī proprio in quella instabilità, con le sue mani sulla vita, e le sue labbra sulle sue, si sentiva sicura, come se potesse volare, si sentiva così leggera
"Ti piace?"
Gli chiese lui
"Si molto... sai io penso che siamo tutti dei piccoli puntini, ma è stupendo come ogni puntino possa essere analizzato e saperci vedere qualcosa di spettacolare, e una città come questa è proprio mozza fiato"
I due passarono per la maggior parte della notte su quel tetto, lei con la giacca di lui per non sentire freddo, e l'aria New Yorkese che rendeva ogni loro bacio ancora più stupendo, i due potevano sentire ad ogni sospiro il calore della città.
Ogni bacio
Ogni secondo
È un frammento loro
Piccole anime sperdute
Destinate al "per sempre"
Alla felicità.

IL MIO ALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora