DUELLO

894 32 0
                                    

"Allora ragazzi sappiamo qualcosa del demone?"
Chiese Alec, mentre ci posizionavamo attorno al nostro solito tavolo, prese la parola Jace
"Sappiamo solo che è  frutto di Gregory"
"Come fate a saperlo"
Chiesi con curiosità
"Uno stregone, dice di aver visto i danni del demone, e non è un vero e proprio demone, è il risultato di vari esprimenti"
"Certo e questo vi ha condotto a Gregory"
Concluse Alec prima che l'allarme dell'istituto potesse suonare a tutto volume per l'intero istituto, un altro attacco, ma questa volta fu più cauto, o almeno così pareva essere, fece la sua entrata di scena Gregory
"Ragazzi non si parla male delle persone, la mammina non vi ha insegnato le buone maniere?"
Chiese in tono sarcastico, tutti gli shadow hunters si misero all'attacco ma furono messi fuori gioco uno per uno dagli scagnozzi di Gregory
"Cosa vuoi"
Chiese Alec
"Quello che ho sempre voluto"
Disse con fermezza
"Mia figlia"
Alec fece per avanzare in segno di protezione nei miei confronti, ma io lo sorpassai, mi sono ora mai stancata di tutte queste messe in scene, volevo solo vivere una vita tranquilla, e senza un padre psicopatico
"Vuoi me?"
Feci una sosta, sorpassando Alec e avvicinandomi all'individuo
"Un duello due a due, se vinci, mi porti con te, se vinco io, beh se vinco io vedremo"
Gli tesi la mano, come se fosse un patto di sangue
"Leila ma sei matta"
Mi disse Izii
"Vedremo"
Dissi io con fare autoritario, non ero mai stata così sicura delle mie potenzialità, e conoscevo tutti i punti deboli di mio padre, è vero, non l'ho mai conosciuto ma mia madre da piccola me ne parlava sempre, Gregory mi strinse la mano in segno di approvazione
"Il patto con il diavolo"
Commentò Jace
Subito tirai fuori i miei due pugnali e passai all'attacco sferrando il primo colpo che si perse nell'aria
"Sai ti credevo più astuta"
"Oh non preoccuparti lo sono"
Dissi difendendomi da un suo colpo
"Non ne sono tanto sicuro"
Disse tirando un occhiata ad Alec, palesemente preoccupato, mi sferrò un ennesimo colpo che schiavai con maestria, e riuscii anche a metterlo alle strette puntandogli il pugnale alla gola
"Sai l'intento è molto ma mi asterrò e ti consegnerò al clave"
Gli dissi sinceramente, ma non feci in tempo a finire la frase che mi arrivò un suo colpo di ginocchio sullo stomaco
"Sai Leila se vuoi una cosa devi volerlo veramente"
A quelle parole non ci vidi più, lanciai una gomitata sulla sua pancia, e ritrovò in men che non si dica faccia a terra
"Ohh certo che lo voglio"
Dissi mettendogli infine le manette per spedirlo al clave, i suoi esprimenti erano fin troppo crudeli e sadici per un mondo qualsiasi, e non li tolleravo più, erano troppe le volte in cui ho sofferto per colpa sua e ora, non me ne restava che chiudere la faccenda nel minor tempo possibile, per poi andare a sistemare le cose anche con mia madre, una mondana, molto semplice in realtà era la classica mamma premurosa, ammetto che non gli avevo riservato più di tanto spazio nella mia mente, molto probabilmente per la paura di una reazione negativa, di certo non gli avrei spiegato tutto per filo e per segno ma di certo una spiegazione se la meritava.
Volevo mettere punto a quella situazione, non volevo niente della mia scorsa vita, perché adoro questa, con Clary, Jace,Izii ma sopratutto Alec...
In pochi minuti arrivò uno stregone che aprí un portale, erano poche le volte che ne avevo attraversato uno, me ne ricordo in particolare una, quando mano nella mano io ed Alec lo attraversammo per un nostro appuntamento, e ci ritrovammo fra le strada di Hollywood, il mio luogo preferito, da piccola ho sempre sognato di diventare una star di Hollywood un po' come tutte le bambine, che sognano di fare la cantante, la ballerina, la dottoressa o l'astronauta, pochi se ne avveravano davvero di questi sogni, il mio non si è avverato, ma la vita mi ha donato un futuro molto più bello, certo, non è una vita da red carpet, o da autografi, o foto scattatate ad un raduno, ma è la mia vita e la amo immensamente, quella sera prendemmo un gelato, ma in men che non si dica c'è ne tornammo all'istituto per una chiamata urgente del clave, alla quale, ovviamente il capo dell'istituto non che mio fidanzato doveva partecipare, fu un appuntamento abbastanza corto, per la precisione un pomeriggio, ma mi bastava, e mi basta tutt'oggi passare del sano tempo in compagnia del mio amato.
I miei pensieri vennero scacciati via dalla voce di Clary
"Sei felice ora? Hai battuto Gregory a duello, non pensavo fossi così forte"
"Tu mi sottovaluti"
Dissi con un filo di ironia

IL MIO ALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora