~Devo dimostrarlo~

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Il mio cuore arrestò i suoi battiti e i tre corpi dei miei compagni si immobilizzarono, la dichiarazione di Namjoon aveva scombussolato un po' tutti i nostri piani, ed ora eravamo in evidente disagio non sapendo se continuare a mentire o rivelargli tutto.
Se avessimo continuato con la prima opzione potrebbe esserci un'alta probabilità di creare scompiglio nel gruppo, mentre con la seconda il piano avrebbe potuto andare a rotoli.
Perciò rimanemmo tutti in silenzio confermando involontariamente le parole del castano.

«Mi basta il vostro silenzio come risposta» Disse infatti quest'ultimo, e subito dopo lasciò la stanza.

«Dannazione!» Taehyung scaraventò una mano sul divano mentre con la seconda si accarezzava in panicato le sue lunghe ciocche di capelli. Jimin d'altro canto non aveva ancora proferito parole e Jungkook continuava a tenermi stretta a sé. «Siamo nella merda Iseul!» Continuò il ragazzo dalla pelle ambrata.

«Lo so, ma ora che siamo arrivati fin qui è inutile mandare tutto a rotoli per la presenza di Namjoon. Ormai dobbiamo finire quello che ho iniziato, e se da questa avventura si confermasse che quella donna è realmente la madre di Yoongi allora potrò ritenermi soddisfatta. Altrimenti non mi faccio problemi ad ammettere i miei errori».

Jungkook annuì mostrandosi in accordo con le mie parole e lo stesso fece Jimin. Taehyung invece volle nuovamente complicare la situazione e riprese a controbattere.

«Comunque finirà questa storia del cazzo il gruppo sarà in completo caos capito!? Yoongi non reggerà la scoperta della sua presunta madre, i ragazzi non perdoneranno tutti i nostri sbagli e Namjoon ormai è già andato a farsi fottere»

«Lui non ha mai detto di non volerci aiutare Tae, magari se gli spiegassimo la situazione ci sosterrebbe. È una persona intelligente non impulsiva» Jimin afferrò con fermezza il volto del suo amico nella speranza di imprimergli un po' della sua speranza e sorrisi quando ci riuscì. Taehyung era sempre stata una persona che entrava in panico facilmente e calmarlo non era un gioco da ragazzi.

«Vado a chiamarlo dato che è evidente il fatto di dovergli spiegare tutto. Preparati un efficace discorso perché non sarà facile convincerlo» Esclamò Jungkook nella mie direzione. Naturalmente acconsentii e gli lasciai il via libera per poter riportare da noi il leader.

Il discorso che improvvisai in presenza di Namjoon fu molto dettagliato ed efficace, tanto che portò il maggiore a comprendere il mio stato d'animo ed accettare la nostra folle idea, naturalmente espresse varie volte il suo pensiero riguardo la nostra tardata confessione ma dopo le nostre spiegazioni sorrise.
Taehyung rimase letteralmente sconvolto dalla reazione del leader e ciò mi fece ridere, mentre i rimanenti ragazzi sentivano in cuor loro che il castano avesse compreso.

«Perciò adesso cosa dovremmo fare? Siamo a Taegu, e la nostra fama ci complicherà molto le cose» La domanda del maggiore fu comprensibile, ma avevo pensato già ad ogni piccolo dettaglio.

«Come prima cosa dobbiamo andare a visitare il cimitero della città, se la madre di Yoongi fosse realmente morta, allora lì troveremo la sua tomba» Jungkook precedette ciò che stavo per dire e con un sorriso sul volto confermai le sue parole.

«Mi sembra logico. Se invece non trovassimo la sua tomba?»

«In quel caso andremo nell'ospedale in cui è nato il mio ragazzo. Se fosse morta dopo il parto allora in quel luogo avranno delle informazioni.» Questa volta fu Jimin a rispondere e come accaduto precedentemente confermai anche ciò che disse lui.
Taehyung invece si limitava ad ascoltare in silenzio, nonostante conoscesse a memoria tutto l'intero piano. Il suo silenzio però mi terrorizzò, il maggiore non era mai stato un ragazzo silenzioso, solitamente esprimeva il suo parere riguardo una questione, e mai preferiva ascoltare quello che il gruppo voleva comunicargli.

«Una cosa però mi preoccupa.» Continuò Namjoon indicando questa volta il mio ventre. «Sei incinta Iseul».

Trattenni una risata. «Ma no! Davvero!? Oddio ragazzi sono incinta!». Mi burlai di lui con fare scherzoso contagiando con una risata il maknae e il nostro amico dalla bassa statura.

«Come siete divertenti» Il sorriso del leader non poteva essere più falso e ciò aumentò drasticamente il volume della mia risata. «Siete un caso perso».

«Namjoon, non rompermi il cazzo anche tu con la storia del bambino. Le donne incinte sanno il loro limite e non sono indisposte ok?» Un ciuffo di capelli ricadde dolcemente sulla fronte di Taehyung quando scosse la testa in disappunto. «Non trattatemi come se fossi una stupida, so badare a me stessa.»

«No Iseul, non sai badare ad un cazzo di nessuno. Se non ci fosse stato Yoongi a quest'ora saresti già nel cazzo di cimitero di questa città!» Questa volta il ragazzo non si limitò a mostrare il suo disappunto con i gesti, ma urlò letteralmente tutto ciò che pensava, ingombrando come avessi potuto sentirmi. E ciò diede vita ad un'altra delle nostri molteplici discussioni. «Ti ricordo che quattro anni fa, quando scappasti da MG sei stata sparata ad una gamba, e se il tuo futuro marito non avesse interrotto suo fratello saresti potuta essere colpita al cuore!».

«Taehy...»

«Sta zitto!» Jungkook si ammutolì e Taehyung riprese ad urlare. «Devi crescere cazzo! E mi dispiace dirti queste parole cattive, però tu non capisci dannazione! Devi proteggere tuo figlio non metterlo in pericolo»

«E basta cazzo!» Questa volta urlai anch'io. «Mi sono rotta il cazzo di starti a sentire ok!? Non ti sopporto più. Adesso faccio tutto da sola e vi dimostrerò che anche una donna incinta può fare ciò che fate voi!» In preda alla rabbia afferrai il mio giubbotto nero, un mascherina del medesimo colore e infine un paio di occhiali scuri in modo tale da camuffare il mio viso ed essere irriconoscibile. Jungkook e Jimin provarono a fermare le mie azioni avventate in qualsiasi modo possibile e quando si resero conto di non esserne capaci mi seguirono al di fuori dell'abitazione anch'essi camuffati per bene.
Il mio orgoglio però non voleva averli accanto.

«Voglio farcela da sola, andate dentro» Ordinai evitando alle lacrime di scendere sulle mie guance.

«Non ti lasciamo da sola, non ascoltare Taehyung, è preoccupato e non sa quello che dice. Ti prego sii ragionevole e permettici di seguirti. » Jimin avvolse le sue braccia intorno alle mie spalle e in quell'abbraccio confortevole lasciai cadere le prime gocce salate e i primi singhiozzi.
Il maknae si unì all'abbraccio e strinse entrambi più  forte contro il suo petto.

«Se vi permetterò di venire con me non riuscirò a dimostrare a loro che anche io so badare a me stessa»

«Non devi dimostrare nulla a nessuno, noi sappiamo quanta forza d'animo c'è in te. Perciò non complicare la situazione e vieni dentro ok?» Alle parole del mio migliore amico leggermente più basso annuii, ma prima che rientrassi in casa gli chiesi di poter passare un po' di tempo da sola qui fuori.

«Va bene. Non fare stronzate però» Jungkook trascinò letteralmente Jimin con lui in modo tale da assecondare la mia richiesta. Quello che avevo in mente però era ben altro, infatti appena li vidi rientrare in casa iniziai a correre in direzione della città. Dovevo dimostrare a Taehyung che anche una donna incinta fosse forte quanto un uomo, se non di più.

*~*~*~*~~*~
Lettori/ lettrici mi dispiace annunciare che in questo periodo sono veramente troppo impegnata per continuare a scrivere questa storia.
Ho finito le idee, non so più quando scrivere e la scuola mi sta letteralmente soffocando.

Ho deciso con dispiacere di mettere momentaneamente in pausa questa ff nella speranza di poter ritornare a scriverla il prima possibile. 

Mi dispiace per tutti coloro che stanno leggendo, ma non mi sembra logico continuare a scrivere se a malapena riesco a respirare. 

Vi voglio bene, spero di ritornare il prima possibile. ❤️
Non dimenticatevi di Iseul!!! ❤️

•~The "college" of Seul~•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora