~Illusioni~

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Le lacrime percorrevano liberamente le mie guance mentre vari singhiozzi riempivano le pareti asfissianti del bagno. Il mio sguardo era sempre fisso sullo stesso punto, nonché al risultato negativo del test di gravidanza che avevo affettato poco prima e il con il cuore in frantumi stringevo forte al petto il piccolo ciondolino che avevo al collo.

Yoongi naturalmente non sapeva nulla a riguardo, ed io ero più che intenzionata nel continuare a tenerglielo nascosto, in modo tale da non mandare in frantumi il suo morale.
Lui sapeva meglio di me che il suo seme avesse raggiunto ogni più piccola parte del mio interno e naturalmente che a breve sarei rimasta incinta.
Il turchese lo sperava tanto, ed io non volevo infrangere il suo sogno di diventare nuovamente padre. Magari più avanti avremmo potuto riprovarci ancora, ma ora necessitavo di qualche mese di pausa dato il vuoto che avvertivo nel petto.

Probabilmente stavo solo ingigantendo la situazione e nascondere qualcosa di così importante al turchese avrebbe portato solo altri guai, mentre se gli avessi raccontato tutto a quest'ora lui mi starebbe stringendo tra le sue forti braccia e avrebbe aumentato le mie speranze con le sue solite frasi di incoraggiamento. Immaginai la sua voce e le sue carezze e come la mia pelle reagisse in maniera istantanea al suo tocco, i mille brividi lungo la colonna vertebrale e persino le varie sensazioni provate.
Però tutto ciò era un illusione, bellissima, ma pur sempre un immagine inesistente nella vita reale. Inesistente perché ero troppo orgogliosa per ammettere di non essere incinta e troppo preoccupata di deludere le aspettative di miei figlia e suo padre. 

In preda alla rabbia scaraventai l'oggettino di plastica nel piccolo cestino di plastica color fragola non curandomene di nascondere il suo risultato tra la marea di spazzatura e mi asciugai le lacrime con le dita.

Guardai il mio riflesso allo specchio con disgusto prestando attenzione a tutto ciò che lo componeva, nonché il mascara rovinato che rendeva la parte poco più sotto degli occhi più scura del normale, lo sguardo perso, il petto ansimante e le lacrime sul viso. Insomma un vero e proprio zombie.
Sorrisi tristemente al mio stupido paragone mentre mi affrettai ad eliminare qualsiasi traccia di pianto presente sul volto. Non potevo mostrare le lacrime ai miei coinquilini, altrimenti mi avrebbero scoperta. 
Dopodiché abbandonai il bagno recandomi in cucina per mangiare qualcosa, avevo una strana voglia di panna questa settimana, e come tutti i pomeriggi precedenti afferrai una scatoletta di quest'ultima e iniziai a mangiarla.
Noi Idol dovevamo seguire una dieta specifica per la nostra carriera e sicuramente la panna non era un elemento tra gli alimenti della lista, per questo ne avevo alcune scatolette nella mia camera.

«Tannie!» il cagnolino raggiunse scodinzolando la cucina aspettando che il suo cibo fosse nella ciotola e quando finalmente riuscii a posarglielo iniziò a mangiare ignorando il mio sguardo amorevole.
Quel cagnolino era la mia unica compagnia in questo periodo.
I sette ragazzi erano sempre fuori per i soliti video riguardanti le varie testimonianze, mentre Jiu aveva ricominciato a seguire le lezioni alla Big-Hit, ed io non avevo altro da fare se non passare giornate intere davanti la Tv.
Fortunatamente avevo l'opportunità di avere una grande televisione di sessantacinque pollici e in esse le varie app come Netflix, Amazon prime e molti altri siti importanti. Perciò non avevo di che lamentarmi.

Anche se molte volte la solitudine si faceva sentire e di consuetudine chiamavo al telefono il mio ragazzo solo per ricevere un po' di compagnia. Ed in questo momento questo era ciò di cui avevo bisogno, infatti non attesi oltre e afferrai il mio telefono per comporre il suo numero e attendendo come mi rispondesse. 

«Ehy Barbie» Un sorriso amaro abbandonò le mie labbra e dopo un sospiro iniziai a chiacchierare con lui.

«Quando ritorni a casa? Ieri mi avevi detto che il tuo turno di testimoniare sarebbe finito prima delle sette e sono passate già»

«Ti manco già così tanto mh?» Una risata amara abbandonò le mie labbra e risposi affermativamente.

«Sono in un negozio di alimentare ora, ero passato per prendere un po' di yogurt dato che sono finiti a casa. Dammi altri dieci minuti e sono da te» Esclamò con un tono sicuro e determinato, ma non diedi importanza a quest'ultimo, bensì alle sue precedenti parole.

«Potresti comprare anche due scatolette di panna per dolci, tre di cioccolata al latte e due di brioche al cioccolato per favore?» Un sospiro fu ben udibile dall'altro lato del cellulare ed in quel momento mi accorsi dell'errore commesso. Erano già più di tre giorni che mandavo Yoongi al negozio per comprare le solite schifezze.

«Iseul ieri ti ho comprato due scatole di gelato con tre strati di cioccolato e uno di caramello, poi anche altra panna e infine un cazzo di Uovo kinder. Che fine hanno fatto?» I miei occhi si inumidirono e la mia voce si incrinò, ero molto sensibile in questi giorni e un tono così duro non faceva altro che peggiorare la situazione.

«E dai!» Urlai sorprendendo sia me che lui.

«No, non ti comprerò altre schifezze.»

«Ma cosa ti costa Yoongi!? Non devi mangiarle tu!» insistetti battendo con violenza i piedi sul pavimento. Non capivo quale torto ricadeva su di lui se avesse ascoltato questa mia richiesta.

«Appunto! Sto tornando a casa e senza porcherie tra le mani, tu inizia a cucinare che tra poco torneranno anche i ragazzi» Emisi un ringhio per la frustrazione  e poco prima che potessi rispondergli la chiamata giunse al termine. Odiavo come si comportava in questi casi.

«Che fidanzato stupido che ho trovato!» Borbottai afferrando un'altra confezione di panna.

——

«Sono tornato» La porta d'ingresso fu sbattuta con forza e in pochi attimi Yoongi fece il suo ingresso in cucina, posto in cui avevo lasciato varie carte di cioccolato completamente vuote. Il panico si impossessò di me e provai ad afferrare tutti gli scarti per eliminarlo dalla sua vista, nella speranza che non ci avesse fatto caso.

«Bentornato stronzo» Risposi educatamente sorridendogli in maniera falsa.

«Non ci posso credere, chi diamine ti ha comprato tutta quella roba!?» sussultai per lo spavento a causa della sua voce arrabbiata e incrociai le braccia cercando di tenergli testa.

«L'ho ordinata e l'hanno consegnata a casa» Il suo sguardo si assottigliò mentre il mio cercò di guardare in tutte le direzioni tranne che verso di lui.
Yoongi era pericoloso quando era arrabbiato.

«Mi spieghi che cazzo ti sta succedendo in questi giorni?! Ero stato chiaro prima»

«Chi sei tu per dire cosa posso o non posso mangiare eh?» Alzai il tono di voce parandomi difronte a turchese. Stavo esagerando ma non volevo dargliela vinta.

«Sono il tuo ragazzo, colui che ti sta consigliando di non mangiare così tante schifezze per non volerti vedere vomitare ancora. Colui che ci tiene alla tua incolumità e soprattutto al tuo aspetto fisico. Non essere irresponsabile o finirai per vomitare ancora!» Dopo che Yoongi pronuncio queste parole un conato di vomito mi colpì in pieno e immediatamente corsi verso il bagno per rigettare quella marea di grassi che avevo ingerito. Naturalmente il turchese nonostante fosse arrabbiato nei miei confronti non tentennò nell'assistermi durante tutto il tempo e io gliene fui grata.

«Sono parecchi giorni che mangi così tanto, che ti prende?» Sentii sussurrare alle mie spalle mentre afferravo un rotolo di carta igienica per pulirmi le labbra.

«Io- io non lo so»scoppiai in lacrime ancora una volta in quella giornata e presto le braccia del mio ragazzo mi avvolsero completamente.
Rimanemmo abbracciati fin quando non mi calmai, dopodiché lui provvide ad eliminare le varie carte utilizzate per asciugare le mie lacrime, ma una cosa attirò la sua attenzione, ed il in quel momento il mio cuore smise di battere. 

•~The "college" of Seul~•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora