~La vigilia di natale~

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La mattinata della vigilia di Natale proseguì al meglio delle mie aspettative, circa due ore dopo il discorso tra me e Namjoon anche il resto dei ragazzi iniziò ad alzarsi dai loro letto raggiungendoci nel salotto. I bambini invece rimasero a letto per altre due ore fin troppo assonnati per poter alzarsi al nostro stesso orario dato la tarda ora a cui erano andati a dormire la sera precedente. 
Il rapporto tra Jahwan, Minha e Jiu era diventato notevolmente più stretto, quasi fraterno, e ne ero felice. Il piccolo bambino di dieci anni in questi giorni si era dimostrato una vera peste, correva da un parte all'altra della casa senza mai fermarsi, rompeva qualsiasi tipo di oggetto che gli capitasse a tiro e soprattutto amava far imbestialire Seokjin, fin troppo poco paziente per mantenere la calma in quelle situazioni. Minha invece rimase la solita bambina calma, razionale e anche sensibile, che avevamo conosciuto inizialmente. Ella era l'unica in grado di controllare il suo attuale fratello maggiore, e Namjoon amava alla follia il potere della sua bambina sul suo figlioletto biologico così come tutti noi.

Il pranzo della vigilia di Natale fu il momento preferito da noi adulti data la quantità inaudita di cibo presene in tavola. Sia io che Jin avevamo deciso di preparare quattro tipologie di piatti a testa ed infine avevamo ricavato ben due primi, una vasta varietà di secondi e tantissimi dolciumi. E come se ciò non fosse stato abbastanza nel tardo pomeriggio i tre bambini insieme a Yoongi e Hoseok prepararono i soliti biscotti natalizi al cioccolato. Nel mentre Jungkook, Jimin e Taehyung approfittarono della calma della giornata per poter giocare ai videogiochi senza che Jahwan gli rubasse il joystick o che rischiasse di rompere la console.
La calma regnava nel nostro appartamento e l'aria natalizia era già notevolmente palpabile, ma un lato di me non riusciva a godersi a pieno tutta quella tranquillità dato i molteplici pensieri che ogni due per te affioravano nella mia mente.
Il principale di questi era Taehyung e la pressione che più volte riusciva a spingere verso di me. Avevo ancora una decina di giorni prima che le vacanze natalizie giungessero al termine, e quindi che il castano avesse via libera per rivelare i nostri trascorsi al mio ragazzo, ed essi erano fin troppo pochi per me. Dovevo raggiungere Taegu per incontrare il padre di Yoongi, e questo mi sarebbe stato possibile solo al fine di queste vacanze. E tutto ciò iniziò a diventare troppo asfissiante per me, non solo per la gravità della situazione, ma anche a causa della gravidanza e degli ormoni fin troppo sballati.
Jimin aveva notato la mia assenza mentale fin dal momento in cui aveva messo piede in salotto durante la mattinata, e ero più che sicura che stava aspettando il momento giusto per indagare sul mio status mentale. Ed io se pur titubante non vedevo l'ora di raccontargli cosa stava accadendo nella mia mente. Riponevo la mia più completa fiducia nel biondo perciò non temevo affatto che il mio segreto venisse svelato, ciò che invece mi rendeva tentennante fu il costante pensiero di una sua possibile reazione negativa.

«Iseul» Seokjin entrò in salotto con i capelli imbrattati di farina ed i vestiti bianchi ricoperti da cacao e cioccolato. Una risata scappò al mio controllo quando notai la sua espressione sconfitta e affranta causando in lui un tenero broncio. «La cucina è un disastro per colpa del tuo ragazzo». Il volume della mia risata aumentò notevolmente dato che la sua notizia non mi sorprese affatto. Ormai era diventata un abitudine che nei momenti in cui Yoongi e i tre bambini si appropriano della cucina essa diveniva letteralmente un disastro. Namjoon si unì al mio riso attirando anche l'attenzione dei tre maknae stravaccati sul divano.

«Cosa ridi Kim? I tuoi figli sono i primi ad aver iniziato la guerra» Insistette Seokjin alzando un dito nella direzione del leader. «Dovresti insegnarli un po' di educazione».

«Suvvia Jinnie sono dei bambini, io alla loro età invidiavo momenti come quelli. Sappiamo tutti l'inferno che abbiamo passato noi alla loro età, perciò non ho nessuna intenzione di rovinargli questi momenti con le solite rotture di coglioni» Vidi il maggiore del gruppo scoppiare in una sonora risata che attiro l'attenzione anche dei piccoli di casa, i quali si catapultarono in salotto completamente bianchi di farina seguiti da Yoongi e Hoseok, anch'essi tutti sporchi.

«Eomma!» Jiu mi di lanciò addosso ridendo come una matta mentre il turchese si affrettava a tirarla giù dal mio grembo per paura che mi avesse fatto del male. Ma quando vide il mio sguardo colmo d'amore e tranquillità si rilassò e si avvicinò anche lui a noi cingendoci in un forte abbraccio.

«È il più bel Natale che abbia mai vissuto» Sussurrò al mio orecchio il ragazzo. «Sei bellissima». Arrossii imbarazzata a causa delle sue parole colme d'amore e strinsi più forte mia figlia in una caloroso abbraccio.

«Lei lo è di più» Il mio sguardo si posò sulla figura della brunetta intenta a giocherellare con alcune ciocche dei capelli colorati di Yoongi, ed non riuscii a far a meno di ritenermi la donna più fortunata del mondo ad avere dei tesori così grandi.

«Non posso darti torto, la nostra principessa è splendida» Jiu sorrise amorevolmente baciando la guancia del suo papà «Non è vero piccola mia?».

«Si, sono la più bella del mondo!» Ridacchiai intenerita ed annuii facendo intendere il mio punto di vista.
In un momento di tranquillità notai con la coda dell'occhio che anche Namjoon e i suoi piccoli erano abbracciati tra loro e ciò mi scaldò il cuore.

«Oppa-Kookie!» Mia figlia saltò giù dalle mie braccia e si diresse verso Jungkook, che sorpreso dal suo richiamo sorrise curiosamente. «Guarda cosa abbiamo fatto!» Minha e Jahwan sciolsero l'abbraccio con il loro papà e si voltarono verso la loro amichetta sorridendo malignamente tra loro.
Sinceramente non avevo la più pallida idea di cosa stessero tramando quei tre, ma una cosa era certa, le loro intenzioni non erano buone.

«Va bene» Acconsentì il castano mettendosi comodo e abbandonando il joystick sul pavimento. Nel mentre le tre pesti corsero in cucina sotto lo sguardo preoccupato dell'intero gruppo. Quando ritornarono in salotto avevano le manine dietro la schiena e con una lentezza disarmante raggiunsero il povero maknae, il quale non sembrò più tanto convinto di voler vedere cosa avessero preparato per lui i tre piccoli. La situazione era apparentemente calma, ma ad un tratto si udì un urlo che diede inizio ad un estremo caos.

«Tieni!» La mia vista divenne completamente bianca a causa della farina che volava in ogni parte della casa, Jungkook ed il resto del gruppo sgranarono gli occhi quando la farina colpì anche loro, e lo stesso feci io realizzando di essere completamente ricoperta da quella polverina bianca.
E successivamente si udirono risate di ogni genere, dalle più tenere e soavi a quelle più sguaiate e chiassose alle quali mi unii anch'io.
L'atmosfera creatosi era simile a quella descritta nei romanzi rosa, nonché colma di pace, amore e soprattutto stabilità mentale. E non volli assolutamente rovinarla con il mio malumore, perciò mi ripromisi di pensare ai problemi nei giorni successivi cosicché potessi godermi a pieno questi momenti meravigliosi.

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