«Ci siamo tutti?» Namjoon fece vagare attentamente lo sguardo tra tutti i componenti del gruppo dopodiché si rispose autonomamente «Si, possiamo iniziare» Passarono circa quattro giorni dalla scoperta delle minacce di morte rivolte nei confronti di Jimin, e in questo asso di tempo tutto ciò aumentò drasticamente.
Questo utente, a noi ancora sconosciuto, convinse alcuni hater nell'accompagnarlo in questa folle pazzia contro il nostro migliore amico. Tanto che una volta, più precisamente ieri, Jimin fu attaccato fisicamente appena dopo le prove giornaliere del nostro prossimo album.
Fortunatamente lo staff riuscì ad impedire qualche danno fisico grave al biondo.
Ma la situazione non poteva continuare di certo in questo modo, le army erano preoccupate dato che l'aggressione ormai era andata in onda in tutte le parti del mondo, e noi anche. Quest'uomo andava scoperto e magari anche sanzionato.
Perciò fu questo il motivo di questa nostra riunione.«Il direttore e lo staff dovrebbero arrivare tra un'ora» Avvertì Yoongi posando delicatamente il telefono sul ripiano di legno del grande tavolo rotondo.
«Perfetto, abbiamo un po' di tempo per esporre delle idee. La scoperta dell'identità di quest'utente verrà affidata ai nostri fidati hacker. Intanto noi però svilupperemo delle idee che assicurano l'incolumità di Jimin» Il diretto interessato sentendo le parole del leader sospirò.
«Mi dispiace» esclamò poco dopo causando all'intero gruppo un ansimo di rabbia. Odiavamo quando Jimin insisteva nel prendersi la colpa di tutto.
«Porca puttana, giuro che se proverai ancora a scusarti per una cazzo di cosa di cui non hai colpa ti rinchiuderò da qualche parte per una settimana» Yoongi sbattette le mani sul tavolo spaventando me al suo fianco e soprattutto Jimin.
«Se non fosse stato per me ora non vi ritrovereste in questa situazione»Il mio ragazzo si passò una mano sul viso frustrato ignorando completamente il biondo.
«Ragazzi non è questo il modo di risolvere la questione. Piuttosto attivate il cervello e sputate qualche idea da "bad boy" o da ragazzi di strada, insomma qualcosa che sia degna di questa situazione» Anche Jin iniziò a perdere le staffe, perciò decisi di intervenire in modo tale da distrarre l'attenzione dai ragazzi e spostarla sul vero motivo per cui eravamo riuniti in questa stanza.
«Quando eravamo ancora al "College" ricordo alla perfezione come feci a sfuggire al signor Lee la seconda o terza volta che volle stuprarmi.» iniziai a riflettere attentamente ricordando gli eventi passati per coinvolgere tutti. Dopodiché continuai il mio discorso per arrivare dritta al punto della mia idea.
«Il calcio circolare, ricordate ancora quando da piccolina insistevate nel farmelo imparare vero?» Jimin e Jungkook annuirono confusi.
«Non riuscisti mai a farlo in maniera corretta più di una volta consecutiva, e sinceramente non credo ci riusciresti neanche ora» Le parole del castano mi fecero sorridere, inconsapevolmente il maknae stava completando il mio discorso da ragazza furba e intraprendente.
«Si esatto, perché rispetto a voi e al signor Lee ero molto più furba. Io non puntavo la mia attenzione sulla forza del colpo o sull'equilibro del piede, bensì sulla confusione» Taehyung sembrò afferrare la palla al balzo e sgranando gli occhi mi indicò con il suo lungo indice. *
«Hai intenzione di confonderlo per poi ucciderlo alle spalle?»
«Cosa...no Tae! Ucciderlo no! Però confonderlo mi sembra una buona idea. Noi orientali abbiamo più o meno gli stessi lineamenti del viso, e per chi non ci conosce bene è molto difficile distinguerci. Perciò...»
«Uguaglianza...diamine amore sei un genio del male.» Yoongi afferrò con prepotenza una mia natica e la strinse fortemente tra le sue dita causandomi un urletto poco virile.
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•~The "college" of Seul~•
Fanfic[SEQUEL] Iseul dopo aver avuto la possibilità di realizzare il proprio sogno da imminente Idol si ritrovò ad affrontare il tanto temuto quanto amato successo mondiale. Scoprendo immediatamente che oltre a renderla felice divenne la causa di moltepli...