Fight - 8

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Il capitolo è un po' lunghetto quasi interamente tratto dal libro (capitolo 15) ovviamente modificato in alcuni punti, spero che sia un po' di vostro gradimento. Buona lettura <3

La mattina seguente si ritrovarono tutti a tavola cercando più cibo commestibile per tutti, Ronald si lamentò pesantemente del fatto che il cibo fosse scadente litigando poi con Hermione. «La prossima volta cucinerai tu Ronald!»
«Oh andiamo è quasi inverno, avrò diritto a mangiare qualcosa di buono!»
«Finiscila Ronald!»
Draco e Harry si guardarono dopo poco cercando di capire chi fossero le persone fuori dalla loro tenda.
«Hermione zitta!» esclamò Harry facendola alterare di più ma prima di poter aprir bocca la mano di Malfoy le si posò sulla bocca. Sentirono delle voci in lontananza e sperarono non si trattasse di qualche strano seguace di Voldemort. Quando il gruppo raggiunse la riva le voci si fecero più forti ma non più comprensibili. Harry calcolò che dovevano essere a cinque o sei metri di distanza, ma il fragore del fiume rendeva impossibile dirlo con certezza. Hermione indicò la borsetta di perline e quando Draco gliela passò vi frugò dentro; dopo un attimo ne estrasse tre Orecchie Oblunghe e ne gettò una per ciascuno a Harry e Ron, che s'infilarono in fretta le estremità dei fili color carne nelle orecchie e spinsero gli altri capi fuori dalla tenda. Hermione e Draco ascoltavano dallo stesso punto e la loro vicinanza metteva parecchio a disagio la ragazza.
Dopo qualche istante Harry udì una stanca voce maschile.
«Ci dovrebbero essere dei salmoni qui, o la stagione non è ancora cominciata? Accio salmone!»
Si udirono tonfi e schizzi, poi il rumore di pesci che sbattevano. Qualcuno grugnì soddisfatto. Harry premette più a fondo l'Orecchio Oblungo dentro il proprio; sopra il mormorio del fiume distinse altre voci, ma non parlavano inglese né un'altra lingua umana a lui nota. Era un linguaggio rozzo e dissonante, una sequenza di rumori rauchi e gutturali, e sembrava che
fossero in due, uno con la voce un po' più bassa e lenta dell'altro.
Un fuoco prese a danzare oltre la tela; grosse ombre passarono tra la tenda e le fiamme. Il profumo delizioso di salmone arrostito si sparse tentatore verso di loro. Poi si udì un tintinnio di posate e piatti, e il primo uomo parlò di nuovo.
«Ecco, Unci-unci, Gonci».
"Folletti!" scandì in silenzio Hermione a Harry, che annuì.
«Grazie» dissero insieme i folletti in inglese.
«Allora, da quand'è che siete in fuga, voi tre?» chiese una nuova voce,
pastosa e piacevole; sembrava vagamente familiare a Harry, che si figurò un uomo con la pancia tonda e il volto allegro.
«Sei settimane... sette... non ricordo» rispose l'uomo stanco. «Ho incontrato prima Unci-unci e ci siamo uniti a Gonci non molto tempo dopo. È bello avere un po' di compagnia». Una pausa, mentre i coltelli grattavano sui piatti e i boccali di latta venivano sollevati e posati di nuovo a terra. «E tu, come mai sei andato via, Ted?» riprese l'uomo.
«Sapevo che sarebbero venuti a prendermi» rispose la voce pastosa di Ted, e Harry lo riconobbe: era il padre di Tonks. «Ho sentito che c'erano dei Mangiamorte in zona la settimana scorsa e ho deciso che era meglio darsela a gambe. Ho rifiutato di registrarmi come Nato Babbano per principio, quindi era solo questione di tempo, sapevo che alla fine avrei dovuto scappare. Mia moglie dovrebbe essere tranquilla, lei è Purosangue. E poi ho incontrato Dean, cos'è stato, qualche giorno fa, ragazzo?»
«Sì» fece un'altra voce. Harry, Ron, Draco e Hermione si fissarono, zitti, i tre grifoni erano fuori di sé per l'emozione, certi di aver riconosciuto Dean Thomas, il loro compagno di Grifondoro.
«Nato Babbano, eh?» chiese il primo uomo.
«Non lo so» rispose Dean. «Mio padre ha lasciato mia madre quando ero piccolo. Non ho prove che fosse un mago».
Calò il silenzio per un po', rotto solo dal rumore delle mandibole al lavo- ro; poi Ted parlò di nuovo.
«Devo dire, Dirk, che sono sorpreso di averti incontrato. Mi fa piacere, ma sono sorpreso. Girava voce che ti avessero beccato».
«Infatti» confermò Dirk. «Ero sulla strada di Azkaban ma sono scappato: ho Schiantato Dawlish e gli ho rubato la scopa. È stato più facile del previsto; credo che al momento non sia in gran forma. Forse è Confuso. Se è così, vorrei stringere la mano al mago o alla strega che l'ha fatto: probabilmente mi ha salvato la vita».

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