Elena
Quando mi sveglio il sole è già alto. Allungo le braccia per stiracchiarmi e mi accorgo che l'altra metà del letto è vuota.
<<Daniel?>>
Mi alzo a cercarlo, ma nella suite non c'è. Un attimo dopo mi accorgo che sono sparite anche le sue cose. Spalanco l'armadio e i cassetti e li trovo vuoti. Manca anche la sua valigia. È come se non fosse mai stato qui.
Lui non può essersene ... Non può avermi fatto questo. Non dopo la scorsa notte!
Corro verso il letto, sollevo il cuscino e cerco se tra le lenzuola mi ha lasciato un messaggio per avvisarmi dov'è andato, ma non trovo nessun bigliettino.
<<No. No. No! Non sta succedendo davvero!>> Dico spaventata.
Sento improvvisamente caldo, comincio a sudare, poi mi viene un forte capogiro e vedo la stanza rotearmi intorno, infine corro in bagno a vomitare. Questa è la seconda volta che mi viene un attacco di panico. Mi rinfresco il viso per riprendermi dallo shock, ma finisco per scoppiare a piangere davanti allo specchio.
E' quello che ti meriti, Elena. Daniel ti ha finalmente punita. Ma guardati, sei un mostro!
Vedendomi pallida e sciupata, mi do una sistemata, poi qualcuno mi interrompe bussando alla porta. Corro ad aprire, pensando che sia Daniel, invece trovo un facchino dell'hotel con una cloche in mano e un abito femminile appoggiato sul braccio.
<<Buongiorno, miss Beckett. Mi scusi per il disturbo, ma il sig. Wayne voleva che ricevesse queste cose.>>
Daniel?
Mi torna un briciolo di speranza.
Mentre l'uomo mi informa sugli orari del ristorante, appendo l'abito all'ingresso e poso la cloche sul tavolino in terrazza per mangiare all'aperto.
<<Aspetti, non ha preso la mancia!>> Gli grido, raggiungendolo prima che se ne vada.
L'uomo allora mi sorride.
<<Non ce n'è bisogno, miss. Il sig. Wayne ha già provveduto ed è stato più che generoso. Le auguro una buona giornata.>>
Che cosa stai escogitando questa volta quell'uomo? E dove diavolo è finito?
Chiudo la porta e osservo l'abito all'ingresso. E' un Versace, uno dei miei stilisti preferiti. Il modello è di questa stagione ed è bellissimo. Corro in camera a indossarlo col sorriso sulle labbra e non mi stupisco che mi calzi a pennello. Daniel oltre ad avere occhio, ha anche buon gusto. Una volta agghindata mi siedo a tavola per mangiare la colazione, ma ricevo un'altra sorpresa. Sotto la cloche infatti non trovo del cibo, bensì una busta nera sigillata con della cera rossa che contiene una lettera scritta a mano.
Mia cara Elena,
questa è la prima lettera che ti scrivo e che ho il coraggio di farti leggere. Ad essere onesti non sapevo come iniziarla. Sono successe talmente tante cose tra noi. Poi ho ricordato un evento che mi ha sconvolto la vita e mi è venuta l'ispirazione. Penso che tu abbia capito a cosa mi riferisco. A proposito, com'è stato il tuo risveglio? Credimi, la risposta la conosco già. Ci sono passato anch'io. È stato orribile, vero? Non trovi che sia doloroso quando a ferirti è la persona che ami di più al mondo? Non temere, questa non è una lettera d'addio. Non potrei sopportare l'idea di perderti un'altra volta dopo averti cercata così a lungo. Anzi, scusami per lo shock che ti ho provocato, ma avevo bisogno di prendermi una piccola rivincita personale. Non dimenticarti che ti sei innamorata di un diavolo imprevedibile. Forse adesso mi starai maledicendo ed è per questo che ti ho regalato l'abito. Accettalo come se fossero le mie scuse. Spero che ti piaccia. Quando l'ho visto in negozio ho pensato che fosse perfetto per te. Ma ora basta divagare. Arriviamo al vero motivo di questa lettera. Come sai, da piccolo ho perso mia sorella e mia madre. Loro erano le donne più importanti della mia vita, ma nonostante le amassi con tutto il mio cuore, non ho saputo ascoltarle e proteggerle. Ora mi sei rimasta solo tu e non voglio commettere lo stesso errore. Il nomade che è in me ha deciso di metter radici e desidera un futuro sereno, felice e di poterlo condividere insieme, come una vera famiglia. Il sentimento che ci unisce è forte ed è solo accresciuto in questi ultimi anni, ma un rapporto duraturo si basa anche sull' onestà e la fiducia, due elementi che sono sempre mancati nella nostra relazione. Per questo motivo ti lancio una nuova sfida, amore mio. Accettala come un gioco. Purtroppo non predico il futuro né controllo il tempo, ma grazie a quest'idea ho pensato di riavvolgerlo per farti rivivere la nostra storia e consolidare il nostro amore. La vita è fatta di scelte. Ogni giorno scegliamo cosa indossare, cosa mangiare, cosa fare, pertanto questo gioco consisterà proprio in compiere delle scelte. Ti verranno consegnate delle buste nel quale troverai due opzioni: una ti indicherà di raggiungere un posto noto che riguarda il nostro passato, l'altra sarà una sorpresa. Ogni volta che raggiungerai la tappa designata ti verrà consegnata una busta successiva per proseguire il viaggio, finché arriverai alla meta finale arricchita di ricordi, speranza e sicurezza. Non esistono scelte giuste o sbagliate, ma solo azioni e reazioni, perciò segui il cuore, rivivi il nostro amore e torna da me. Torna dalla tua famiglia.
Ora va' a fare colazione prima che finisca il buffet. Ti consiglio di assaggiare la Sacher. E' una vera prelibatezza e so quanto sei golosa.
A presto. Ti amo.
Daniel
STAI LEGGENDO
Amare oltre ogni ragione
RomanceElena Beckett è una bellissima donna in cerca di vendetta. Un tragico incidente la sconvolge portandole via il fidanzato e il suo sogno di formare una famiglia. Si ritrova sola e perde il controllo della sua vita. Una sera origlia in discoteca una...