Daniel
3 anni dopo
Louis mi aveva avvisato riguardo all'amore. Che assurdo sentimento! All'inizio ti rende un'idiota, un sognatore, poi ti distrugge l'anima dilaniandoti dentro. Sono passati anni da quando Elena se né andata e la cicatrice che ho alla spalla è l'unica traccia che mi ha lasciato di sé. Di tanto in tanto torna a farsi sentire con un leggero pizzicore. Ros dice che è soltanto frutto della mia immaginazione, eppure a me sembra così reale. Penso a Elena in continuazione, percependo la sua presenza nell'aria, come un fantasma che si diverte a tormentarmi. Per non impazzire ho iniziato a scriverle delle lettere. Poesie, frasi e pensieri che non leggerà mai.
Maledico il giorno perché quando apro gli occhi
realizzo che non sei al mio fianco.
Maledico la notte perché ogni volta che mi fai visita
tormenti i miei sogni.
Maledico i sogni perché mi ingannano.
Dove sei? Riesci a sentire i miei pensieri?
Vorrei che ti arrivassero come una folata di vento caldo per scaldarti il cuore.
Il mio è diventato freddo come il ghiaccio
a causa del gelo che mi hai lasciato attorno.
Dove sei? Riesci a sentire il mio richiamo?
Per tenerti vicina ho sfidato i miei demoni,
ma adesso lotto contro me stesso perché ti ho persa.
Senza di te mi sento vuoto, inutile e debole.
Davanti agli altri mostro la mia forza, ma
appena cala il sole torno un bambino che si lascia al pianto.
Lame e proiettili hanno segnato la mia pelle centinaia di volte,
eppure non mi hanno mai fatto male quanto la tua assenza.
Dove sei? Riesci a sentire la mia voce?
A me mancano le tue parole. Mi aspettavo una tua lettera,
invece, non mi ha lasciato nemmeno una spiegazione.
Amore è dare e ricevere e io ti ho dato così tanto di me.
Ora ti chiedo una cosa soltanto. Ritorna da me.
Ritorna perché sei l'unica che può riaccendere
questo corpo che si sta spegnendo lentamente.
Dove sei? Riesci a sentire il mio amore?
L'ho urlato al vento mille volte e altre mille volte lo urlerò.
Ti amo. DanielEcco un altro testo sdolcinato che è uscito dalla mia mente. Lo leggo e rileggo, poi lo accartoccio e lo getto nella spazzatura insieme ai suoi compagni. Sembro un poeta depresso. Per tirarmi su il morale accendo la radio e ascolto la musica. Canticchio qualche ritornello delle hit di quest'estate, finché un ospite in radio si presenta nominando l'innominata. Io e Marcus abbiamo cercato Elena ovunque, ma con scarsi risultati. Grazie all'aiuto di Falcon ha fatto sparire le sue tracce come se non fosse mai esistita. Tre giorni dopo la sua fuga,ho ricevuto per posta una chiavetta USB contenente un singolo frame di un videodi sorveglianza, in cui lei si mostra in aeroporto davanti al tabellone dellepartenze e degli arrivi. A differenza degli altri passeggeri, è l'unica voltataverso la telecamera e la fissa volutamente, sorridendole. Ho visto quel frame talmente tante volte che ne ho memorizzato ogni dettaglio. L'ho studiato maniacalmente come hanno fatto i critici d'arte col sorriso enigmatico della Gioconda. Volevo carpirvi qualche indizio, ma vi ho letto solo un addio. Un addio meschino. L'idea che possa essere sotto il mio naso, mentre la cerco chissà dove, mi manda in bestia. Forse pensava che avrei desistito a cercarla, ma ovviamente non l'ho fatto. Non mi sono arreso.
Sono cambiate tante cose in tre anni. Per cominciare mi sono trasferito a Los Angeles con Ros e Marcus. Ora abitiamo insieme come una famiglia. I ragazzi sono stati fondamentali per superare il colpo basso che mi aveva inferto Elena. Lasciare San Diego ci ha aiutato a voltare pagina e ne abbiamo beneficiato tutti.
Con Marcus ho aperto una startup che fornisce servizi di sicurezza. Chi meglio di noi poteva sfondare in questo settore? Grazie alla qualità dei nostri servizi, che sono a tutti gli effetti a prova di ladro, e alla loro diversità, abbiamo trovato vari investitori e ampliato la rete di clienti, aiutando persino delle celebrità come Giorgina Riberio. Eh si! La pazza si è rifatta viva un anno fa. Cercava aiuto contro un molestatore. Visto i trascorsi burrascosi, abbiamo approfittato dell'occasione per tenerla d'occhio più da vicino, poi risolto il suo problema, ci siamo lasciati alle spalle l'incidente al The Broad e abbiamo sfruttato la sua immagine per promuovere le nostre campagne pubblicitarie. Odio ammetterlo, ma è anche per merito suo se abbiamo riscosso così tanto successo. La sua popolarità però si è rivelata una lama a doppio taglio, infatti dopo che una stupida rivista di gossip ha definito i nostri incontri di lavoro delle "uscite amorose", etichettandoci la coppia dell'anno, tutti i fan di Giorgina sono impazziti e io, senza volerlo, sono finito nel mirino della stampa. All'inizio ho sorvolato la questione, ma quando delle psicopatiche hanno cominciato a perseguitarmi ovunque, considerandomi uno scapolo d'oro, ho chiesto a Giorgina di fingersi la mia ragazza per allontanarle. Morale della storia: sono scampato a delle pazze per finire indebitato con una di loro.
Mentirei se dicessi che tra noi non è successo nulla. Dopotutto sono un uomo e Giorgina non si è certo fatta pregare per venire a letto con me, tuttavia non c'è mai stato un amore corrisposto. Ci faccio sesso solo quando ne ho bisogno, poi ognuno va per la propria strada, eccetto quando siamo in pubblico, perché in quel caso abbiamo un accordo di non divulgazione a cui tener fede. Giorgina sa che il mio cuore appartiene solo a Elena e il fatto, anche se la infastidisce, le giova perché ogni volta che la penso mentre scopiamo, mi trasforma in un primitivo selvaggio smanioso di puro eros. Siamo uniti solo a letto, lontano dalle telecamere non ci so affatto fiori e cuoricini, anzi mi comporto da vero stronzo. Negli ultimi tempi la stampa le ha messo parecchia pressione addosso e me la sono ritrovata spesso in ufficio, supplicante di favori che puntualmente le negavo. Anche Marcus e Ros non simpatizzano per lei. Quando Ros la vede, sembra che voglia saltarle addosso e staccarle la testa. A proposito della mia rossa preferita, le ho trovato un lavoro nella comunità di recupero che avevo salvato dalla bancarotta. L'idea è stata di Marcus. Alla fine è riuscito a convincermi a rivelarle il mio segreto e in seguito le abbiamo raccontato anche il resto. Ci ha odiati per parecchi mesi, punendoci col voto del silenzio, poi tutto d'un tratto è diventata una sostenitrice di Elena e abbiamo fatto pace.Ora che è cominciata l'estate le due pesti mi hanno lasciato a casa da solo. Marcus, patito di elettronica e tecnologia, è andato in Giappone per seguire un convegno di nanotecnologia, mentre Ros è partita per la Florida insieme a Nora, una sua collega. Per non farmi sentire abbandonato, ogni sera mi manda selfie con le sue facce ridicole. Si sta lentamente impossessando del mio cellulare.
Un venerdì, mentre sono ancora inchiodato in ufficio a firmare scartoffie, mi invia un nuovo scatto sfocato con lei e Nora in un locale. Dalle loro espressioni evinco siano ubriache. Sto per risponderle con un messaggio di rimprovero, quando la barista sullo sfondo attira la mia attenzione. Ingrandisco la foto al massimo e straripo gli occhi saltando in piedi per la sorpresa. Quando dicevo che sarei stato in grado di riconoscerla tra milioni di persone non stavo scherzando. È lei. È Elena, ne sono sicuro. Si trova a Miami. Sono serviti 3 fottutissimi anni, ma alla fine è saltata fuori! Mi fa piacere che sia tornata alle sue origini. L'è sempre piaciuto servire i clienti dietro al bancone. Rimango a fissare la foto con un sorriso da idiota stampato in faccia, poi mi ripiglio e telefono a Ros. Ci mette un po' a rispondere, alimentando la mia agonia.<<Daniel, che bello sentirti! Io e Nora ci stiamo divertendo un sacco! Qui i cocktail sono Fa.Vo.Lo.Si!>> Mi risponde con voce squillante. <<La barista sa il fatto suo! Oltre che brava è anche stupenda. Penso che potrei diventare lesbica. Peccato che ha il ragazzo.>>
Giù le mani dalla barista, Ros. Aspetta! Cosa? Ragazzo? Ditemi che è uno scherzo. La mia Elena con un altro? Impossibile.
Mi metto le mani nei capelli. Vorrei urlare, saltare e gettare tutto all'aria, ma mi contengo evitando di dar spettacolo di fronte ai miei dipendenti.
Ros mi spiega di averla vista insieme a un tipo che non le toglieva gli occhi di dosso.Anche un cieco la fisserebbe con quella canotta scollata e gli short inguinali!
<<Ros, dimmi dove siete? Voglio sapere il nome del locale!>> Domando spazientito.
<<Mmm, com'è che era?>>
Il suo farfuglio incomprensibile mi manda sui nervi.
Proprio oggi doveva ubriacarsi! Ha studiato medicina, dovrebbe sapere che le fa male esagerare con l'alcool!
<<Guarda sui tovaglioli, Ros! Di solito hanno stampato sull'angolo il logo del locale!>> Le suggerisco.
<<Giusto ...>>
Con un po' di difficoltà mi biascica il nome: New Life. New Life ... Nuova vita. Molto carino. Anche Elena ha cambiato vita, peccato che si è dimentica di includermi nei suoi piani futuri! Oh, ma la farò pentire di questa decisione. Non vedo l'ora di farle visita. A un tratto mi sovviene che Ros e Elena si conoscono e vado nel panico. Se dovessero vedersi, Elena potrebbe spaventarsi e scappare di nuovo. No. Non posso permetterlo.
<<Ros, è stata la barista dietro al bancone a servirvi?>> Domando agitato.
<<Magari, fosse stata lei, caro! No. Ci ha servite un cameriere. Ora che mi ci fai pensare non era male nemmeno lui!>>
Tiro un sospiro di sollievo.
<<Doc, quanti cocktail hai bevuto?>>
<<Mmm, uno, due, tre. Forse cinque. E chi li ha contati! Tanto stai pagando tu!>>
Già, ho commesso l'errore di imprestarle una delle mie carte di credito. Se ricordo bene le avevo anche specificato di usarla solo per le emergenze, ma ovviamente la ribelle ha fatto di testa sua. Dev'essere veramente ubriaca persa se non ha riconosciuto Elena.
<<Ascoltami molto attentamente, Doc. Ora prendi a braccetto Nora, chiamate subito un taxi e vi fate riaccompagnare in hotel.>>
<<No, non voglio! Ci stiamo divertendo così tanto e poi è ancora presto!>>
Bambina capricciosa.
Sudo come in una sauna, ma dopo sbuffi e proteste, riesco a scendere a patti con Ros e convincerla ad andarsene.
<<Brava, la mia ragazza! Mi raccomando, chiamami appena arrivate in hotel.>>
E pensare che non volevo che partisse!
...
"C'è chi cerca un attimo che valga una vita intera e chi attende l'attimo perfetto per cambiare la sua. Daniel Wayne quell'attimo non lo attende, lo crea."
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Amare oltre ogni ragione
RomanceElena Beckett è una bellissima donna in cerca di vendetta. Un tragico incidente la sconvolge portandole via il fidanzato e il suo sogno di formare una famiglia. Si ritrova sola e perde il controllo della sua vita. Una sera origlia in discoteca una...