Giustizia e Perdono

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- Dov'è?... Dove diamine l'ho messo?!... - ringhiai a denti stretti mentre frugavo con rabbia sul fondo di un baule. - Miseriaccia dov'è finito quel... ECCOLO! - sollevai le braccia come se reggessi la fiaccola della vittoria, ma tra le dita stringevo solo una piccola e spartana ricetrasmittente con un grosso pulsante rosso. Mi sedetti sul bordo della tana rigirandomela tra le dita, titubante.

La parte più logica di me tremava all'idea che premere quel pulsante avrebbe scatenato una serie di eventi poco piacevoli, allarmando terzi per un niente.

La parte più istintiva di me, al contrario, mi imponeva di premere quel pulsante per chiamare aiuto: il mio spirito di autoconservazione valeva molto di più di qualsiasi scandalo politico.

Infine c'era una vocetta flebile che, nel profondo nel mio Io, tentava di farsi sentire nel mezzo di quella baraonda di emozioni tra la paura e l'orgoglio ferito. Questa vocetta s'appigliava con tutta se stessa alla certezza che Kaeky non mi avrebbe mai fatto del male, che mi amava profondamente e che io amavo lui.

Spostai lo sguardo, pieno di lacrime fieramente trattenute, su quella maledetta parta che restava ermeticamente chiusa, senza lasciarmi via d'uscita.
- Chi ti ama non ti mette in gabbia. - mormorai con la morte nel cuore.Trovavo inaccettabile che mi avesse rinchiusa in quella stanza, era stato un gesto folle e svilente, forse più tardi gli avrei permesso di spiegarmi le sue ragioni, ma prima di tutto dovevo uscire di li.

Senza pensarci troppo premetti quel bottone ed attesi, contorcendomi le mani sudate dal nervosismo.

Non ci volle molto perché al di fuori del pesante portone metallico si sentisse un vociare indistinto e il clangore metallico prima che un Hansie trafelata si catapultasse nella stanza travolgendomi in un abbraccio.
- Cristo Santo Eve! Stai bene! Dove diamine eri finita? Cosa cavolo è successo al Mercato Nero? Ti è stato fatto del male? Perché hai suonato l'allarme? Mi sono catapultata qui appena la mia ricetrasmittente ha suonato... - si dovette fermare per riprendere fiato.

Tirai su col naso stringendola forte a mia volta.

- Hansie grazie di essere arrivata subito! È stato... è stato tutto un gran casino! Mi dispiace per quello che è successo al Mercato Nero, mi dispiace se ti ho messa nei guai facendo quella sciocchezza e mi dispiace se poi sono sparita... la verità è che avevo la testa... un po' altrove, diciamo. -
- Ma ti hanno fatto del male? Perché hai premuto l'allarme? - la vidi bloccarsi e guardarmi dritta negli occhi con sguardo di ghiaccio - Kaeky ti ha fatto del male? -

Tentennai per un istante, improvvisamente insicura se le ragioni che mi avevano spinta a chiamare aiuto fossero abbastanza valide.

- No... Kaeky non mi ha fatto direttamente del male... ma mi ha chiusa qui dentro, non potevo uscire da questa stanza... perdonami se ho utilizzato in modo improprio i materiali di ricerca... -

Hansie sbarrò gli occhi sotto le spesse lenti degli occhiali - Ti ha rinchiusa in questa stanza?! Non scusarti Eve, ti rendi conto che se fossimo negli USE questo sarebbe considerato un abuso?! - scosse la testa accigliata, poi mi diede una poderosa pacca sulla spalla alzandosi in piedi ad avviandosi all'uscita.

- Dai usciamo di qui e andiamo a cercare quel cane per fare due chiacchiere. Se vuoi puoi dormire in camera mia per quanto vorrai. - si guardò attorno con un sopracciglio inarcato - C'è puzza di sesso selvaggio qui dentro! -

Rimasi ammutolita e con gli occhi incollati al pavimento mentre la seguivo oltre la porta.

- Dove stiamo andando? - chiesi trotterellando dietro la lunga falcata di Hansie.
- Dal grande Alpha, ovviamente. -
- Che sarebbe... ? -
- So che deve tenere una seduta speciale nella sala del trono con la Regina di Ghiaccio. A quanto pare ci sarà anche il pubblico. - borbottò mentre ci accodavamo alla calca di Lycans che s'affrettavano lungo un corridoio che conduceva alla sala del trono.

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