Yeji non ha mai avuto un gruppo di amici né tantomeno un gruppo di amiche con cui conversare fino a notte fonda. Era sempre stata una ragazza eccessivamente timida tanto da non avere il coraggio di aprire il suo cuore ad altri per paura di un rifiuto. Quand'era piccola passava tutti i sabati sera chiusa in casa a rileggere uno di quei classici che tanto amava, ma spesso sognava di passare quel tempo con altre persone che riuscivano a renderla felice. Ed era questo quello che provava in quel momento, circondata da alcune persone che non conosceva da molto ma era come se le conoscesse da una vita. Amava tutto di loro. Amava come Yuna parlava con un tono di voce decisamente più alto delle altre; amava come Chaeryeong sorrideva timidamente quando qualcuno le faceva un complimento; amava sentire la fragorosa risata di Jisu e amava come Ryujin si divertisse a stuzzicarla in modo affettuoso. Si sentiva finalmente parte di qualcosa. Non era più la timida ragazza senza amici.
<<Yeji?>> La richiamò Chaeryeong appoggiandole una mano sulla sua spalla per attirare la sua attenzione. La corvina volse lo sguardo e le fece un piccolo sorriso per tranquillizzarla.
<<Lasciala stare, sta pensando a Sunwoo>> La schernì Jisu, prendendo posto vicino a Yuna e stringendola in un piccolo abbraccio. Per istinto però il suo sguardo cercò quello di Ryujin ma era come se l'altra ragazza non volesse incontrare il suo.
<<Vi vedo troppo bene insieme, tipo che passeggiano mano nella mano sotto il chiaro di luna>> Disse la più piccola tra tutte prendendo la mano di Jisu e imitando la coppietta. Ryujin le guardò per qualche secondo e poi abbassò lo sguardo verso il pavimento. Se c'era qualcosa che odiava era perdere. Era sempre stata abituata a poter avere tutto quello che voleva senza il benché minimo sforzo, ma questa volta era diverso. Ci aveva pensato molto e,per quanto strano sembrasse, effettivamente quei due erano fatti per stare insieme. Yeji era una ragazza troppo perfetta per uscire con un ragazzo mediocre e di certo Sunwoo era quello che faceva al caso suo. Condividevano le stesse idee. Gli stessi interessi. Erano perfetti l'uno per l'altra. Si era fermata anche a riflettere se mai Sunwoo avesse mostrato il minimo interesse per la corvina ma non aveva notato nulla di particolare. Ma a lei piaceva. Per quanto sperasse che lui la rifiutasse non voleva vederla triste ed è per questo che decise di fare il possibile affinché tra i due succedesse qualcosa. Aveva cominciato a raccontare al suo migliore amico tutte quegli aspetti che erano stati capaci di farla innamorare di Yeji. Sì era proprio innamorata di lei e per quanto cercasse di reprimere questo sentimento ogni volta che incontrava quei meravigliosi occhi felini sentiva le famose "farfalle nello stomaco".
Ryujin non amava leggere ma una volta, per pura curiosità, aveva preso un libro casuale dalla biblioteca della scuola. Un certo sintosio-simpesio o qualcosa del genere. Era di un famoso filosofo greco anche se non riusciva bene a ricordare neanche il suo nome. Fatto sta che si era messa a sfogliare svogliatamente quella raccolta di fogli e parole e si era stupita nel leggere del mito degli Androgini. Nell'antichità vi erano queste figure che erano l'unione di due corpi, questa loro peculiarità li portò a comportarsi con una certa superiorità anche verso gli dei. I quali, stanchi del loro atteggiamento, li punirono separando i due corpi che li componevano . Ed ecco perché l'uomo è costantemente alla ricerca di quella metà capace di farlo sentire completo. Sembrava strano ma da quando aveva conosciuto Yeji quest'idea continuava a ronzarle nella testa. Non era come con le altre ragazze, quello che provava per lei era decisamente più forte. Ma proprio perché l'amava tanto sapeva che il suo compito era aiutarla a raggiungere quella persona che riusciva a renderla felice, anche se non era lei.
<<Tu che ne pensi Ryujin?>> Yeji le sorrise dolcemente.
<<Oh sì uhm...>>
<<Non stavi ascoltando, abbiamo capito>> Rise Yuna <<Voi due avete sempre la testa tra le nuvole>> le additò la più piccola.
