Yeji si sdraiò sul letto e fissò il soffitto con aria affranta. Ripercorse tutto quello che era successo nelle ultime ore e sentì le lacrime cominciarle a rigarle il viso. Aveva tutto quello che aveva sempre desiderato eppure continuava a sentirsi completamente vuota, era come se tutti i suoi sforzi si fossero rivelati vani. La Yeji di qualche anno fa ora sarebbe felice di sentirsi finalmente parte di qualcosa e darebbe di tutto per trovarsi al suo posto, eppure lei sentiva solo rabbia e tristezza in quel momento.
Ripensò alle mani del ragazzo che sfioravano delicatamente la sua pelle nuda e cercò di trattenere le lacrime. Stavano insieme da un po' ed era normale che lui avesse cercato di portare avanti questa storia, per non parlare del fatto che in precedenza le avesse chiesto un'opinione al riguardo. Allora lei gli rispose con un semplice: "Sì" senza pensarci due volte. Ed ora che aveva avuto modo di rifletterci appieno aveva capito di non essere ancora disposta a portare la loro relazione a quel punto.
Le tornò in mente il momento in cui lo aveva allontanato via, sembrava triste e preoccupato ma Yeji non riusciva neanche a guardarlo negli occhi. Sarebbe stata la sua prima volta. Aveva sempre immaginato di farlo con la persona giusta ma quando le si era presentata l'occasione si era ritratta come un riccio. Era scoppiata in lacrime davanti a lui che le era sempre stato accanto durante tutto questo tempo. Sunwoo era troppo buono per lei e forse era per questo che ora si sentiva così in colpa. Non le aveva messo pressione, difatti al primo accenno di rifiuto si era fatto da parte lasciandole il suo spazio. Aveva paura di farsi vedere da lui in quel modo.
Si asciugò le lacrime con il dorso della mano e cercò di distrarsi anche se non sembrò funzionare a lungo. Ed ecco che il ricordo di quel contatto comparve nuovamente nella sua mente. Non aveva sentito una scossa di piacere come dicevano tutti, era più una sensazione di ribrezzo, come se a toccarla fosse stato uno sconosciuto e non il ragazzo che ormai frequentava da un bel po'. Si passò una mano tra i capelli e lasciò uscire i singhiozzi che aveva tenuto dentro ormai per troppo tempo. Voleva urlare e distruggere tutto quello che le poteva capitare sottomano ma non aveva neanche la forza di alzarsi dal letto.
Jisu le aveva sempre detto che lei si meritava una bella storia d'amore, una di quelle dove il sentimento era più forte di qualsiasi altra cosa. Forse era proprio a causa di queste idee infantili che non era stata capace di reggere il confronto con la realtà. Era tutto diverso da quello che aveva immaginato, non aveva mai pensato di provare quella sensazione di rifiuto verso il ragazzo che diceva di amare.
Lui era così dolce ed aveva solo occhi per lei ma era come se la ragazza non riuscisse ad essere sé stessa in sua presenza. Aveva avuto questa stessa sensazione sin dal loro primo bacio, forse si trattava più di un volergli dare una possibilità che un sentimento vero e proprio. Forse lo stava solo prendendo in giro ed era per questo che non aveva il coraggio di mostrarsi completamente a lui. Sì, probabilmente era tutta una finzione data dalla paura di farlo soffrire. Ryujin una volta le disse che era una persona troppo buona per questo mondo e solo ora aveva finalmente capito cosa intendesse dire veramente.
Prese il cellulare e compose l'unico numero che conosceva a memoria e si ritrovò a trattenere il fiato nell'istante in cui sentì la voce della persona dall'altra parte.
<<Yeji?>>
Spense immediatamente la chiamata senza dire altro. Cose le era passato in testa? Perché l'aveva chiamata? Le lacrime ricominciarono a scendere e questa volta non fece nulla per fermarle. Nascose il viso nelle mani e cercò di fare dei respiri profondi ma niente sembrava calmarla.
Il cellulare squillò di nuovo e le bastò leggere il mittente per ignorarlo completamente. Sapeva di aver fatto una stupidaggine ma era sicurissima del fatto che, una volta sentita la sua voce, non sarebbe più riuscita a smettere di piangere.
