XXXVIII

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Quando Yeji aprì gli occhi rimase sorpresa nel sentire delle braccia intorno alla sua vita, appoggiò la sua mano su quella dell'altra persona e riconobbe immediatamente quelle mani sempre fredde. Le dita sottili stringevano con forza la maglietta di Yeji, quelle stesse che aveva visto sfiorare delicatamente le corde di una chitarra ora tenevano stretto il lembo del tessuto. Alzò leggermente lo sguardò e si ritrovò faccia a faccia con l'altra ragazza. I suoi occhi erano coperti da qualche ciocca ribelle che le ricopriva il viso, li allontanò leggermente e li incastrò dietro l'orecchio così da poter ammirare meglio il volto che aveva davanti. Avvicinò le sue dita a quelle labbra sottili che non avevano mai smesso di tentarla da quando le aveva viste per la prima volta, tracciò con l'indice tutto il perimetro del labbro inferiore e spostò la sua attenzione verso le guance. 

Era forse la prima volta che Yeji si soffermava ad ammirare la bellezza della ragazza da una distanza così ravvicinata. Amava come all'altezza degli zigomi era possibile intravedere l'accenno di due piccole fossette che quando Ryujin sorrideva diventavano molto più evidenti, le avevano sempre ricordato le vibrisse dei gatti ma non aveva mai avuto il coraggio di farle notare questa somiglianza.

Ryujin mormorò qualcosa prima di stringersi ancora di più a lei e nascondere il viso nell'incavo del suo collo. Yeji sentiva una scarica di energia ogni qual volta il respiro della minore incontrava la sua pelle, ci volle un po' prima di abituarsi ma questo non cambiò il fatto che quel contatto riusciva a procurarle dei brividi su tutto il corpo.

<<Buongiorno>> Ripeté Ryujin.

<<Giorno, dormito bene?>> La maggiore le passò una mano tra i capelli blu come la notte. Amava sentire quella zazzera colorata tra le dita.

<<Sì, tu?>>

<<Abbastanza>>

La minore fece scendere le mani verso i fianchi dell'altra ragazza, ignara del fatto che la maglietta di Yeji era leggermente sollevata. Quando le sue mani fredde e la pelle nuda entrarono in contatto, la maggiore sussultò prima di allontanarsi completamente.

<<Tieni le tue manacce fredde lontane da me>> Urlò.

<<Ma non è colpa mia>> cercò di giustificarsi Ryujin avvicinandosi nuovamente all'amica.

<<Stammi lontana>>

Ryujin fece nuovamente quel gesto e la maggiore ricominciò a lamentarsi:

<<Ryujin lasciami>> Disse cercando di trattenere le risate.

<<Che c'è? Ora non li vuoi più i miei abbracci?>> Le domandò con aria di sfida prima di toccarla nuovamente.

<<YAH SHIN RYUJIN>>

Fortunatamente i loro "battibecchi" finivano sempre con delle grosse risate. Ryujin aveva un carattere un po' pestifero, molti pensavano fosse dovuto al fatto che lei si divertisse a stuzzicare le altre persone. In parte era vero. Con Yeji, però, la situazione era completamente diversa. Il suo voler fare dispetti era una vera e propria dimostrazione d'affetto, non era il tipo da dire apertamente i suoi sentimenti per questo preferiva esprimersi in altri modi. 

<<Ti odio>> mormorò la più grande prima di girarsi dall'altra parte e darle le spalle.

<<Non è vero>>

Il cellulare di Yeji cominciò a suonare e in quel momento Ryujin si rese conto che il loro piccolo momento di pace era ormai finito. Lesse il nome che comparve sullo schermo e sentì una morsa al cuore, da una parte sperava che la corvina lo lasciasse squillare a vuoto, dall'altra sapeva benissimo che non l'avrebbe mai fatto.

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