Era ormai passata la mezzanotte e per quanto le ragazze volessero rimanere sveglie ancora per un po' sapevano che era il momento di ritornare a casa. Ryujin si offrì di riaccompagnare Yeji e dopo un piccolo battibecco la maggiore non poté far altro se non accettare la sua proposta. Ovviamente, l'altra non l'avrebbe mai lasciata girare da sola per le strade di Seoul nel cuore della notte. Il viaggio di ritorno fu stranamente silenzioso, forse le due erano troppo stanche per intraprendere la più semplice delle conversazioni. Nonostante il silenzio, però, Yeji si sentiva tranquilla, forse era proprio la presenza dell'altra ragazza a tranquillizzarla.
Ryujin fermò la macchina proprio davanti al vialetto di casa e rivolse alla maggiore un piccolo sorriso.
<<Grazie per la bella serata>>
<<Grazie a te per avermi ospitata>> Disse la corvina ridacchiando.
Yeji sapeva benissimo che nel momento in cui avrebbe solcato la porta di casa, di quella bellissima giornata non sarebbe rimasto altro se non un semplice ricordo. Tutte le volte che quelle due stavano insieme il tempo volava in un batter d'occhio ed in men che non si dica la noiosa normalità riprendeva il sopravvento. Si soffermò a guardare il viso della più piccola e le venne in mente la più pazza delle idee ma era ancora troppo presto e aveva troppa paura di essere rifiutata. Le augurò la buona notte prima di tornare a casa e porre fine a quella serata.
Ryujin la guardò andar via e impiegò qualche secondo prima di potersi schiarire la mente e far ripartire la macchina. Yeji era così vicina, le sarebbe bastato avvicinarsi solo un po' per- No, ma a cosa stava pensando? L'altra ragazza non ricambiava i suoi sentimenti, questa sua scelta l'avrebbe messa sicuramente in imbarazzo.
La mattina dopo la giovane cantante si era svegliata di buon umore, forse perché era una bella giornata o perché sua sorella le aveva preparato una buonissima colazione o chissà forse per il sogno che aveva fatto la sera prima. Fatto sta che tutti notarono questo suo cambiamento di umore tanto da rimanerne esterrefatti. Certo, non si presentava proprio una bella giornata perché piena di cose da fare ma la ragazza dai capelli blu si diresse lo stesso, sempre con un enorme sorriso stampato in volto, verso la sua agenzia.
<<Buongiorno Jihyo-unnie>> Disse Ryujin, salutando la sua manager che in questi due anni era diventata per lei una sorella maggiore.
<<Giorno Ryujin, vedo che sei di buon umore>>
La ragazza annuì e si fermò ad abbracciare la donna che rimase al quanto perplessa.
<<Mmh hai vinto alla lotteria?>> Chiese la donna ridendo.
<<Meglio>>
<<La tua canzone è la prima in classifica?>>
<<Ancora meglio>>
<<Che c'è di meglio?>>
<<Mi sono innamorata>> Disse la ragazza saltellando leggermente sul posto. Jihyo scoppiò in una fragorosa risata mentre con la mano scombinava leggermente i capelli della più piccola.
<<E dimmi, chi è? Lo conosco? Uhhh è un idol?>>
Ryujin si legò i capelli, per quanto fosse possibile data la loro lunghezza, e s'incamminò verso la sala prove senza aggiungere altro.
Dopo una sfiancante giornata passata ad esercitarsi si buttò, letteralmente, sul pavimento cercando di recuperare il respiro. Era stanca, sì, ma ogni volta che chiudeva gli occhi non riusciva a non pensare agli avvenimenti del giorno prima e al sogno che aveva fatto: era estremamente semplice e, proprio per questo, straordinariamente reale. Nel suo sogno era nel backstage di un concerto, presumibilmente il suo, e sentiva l'ansia aumentare. Improvvisamente, facendosi strada tra lo staff, Yeji le veniva incontro e la teneva stretta tra le sue braccia. Si sentiva al sicuro come se quella fosse la sua casa. Come se Yeji fosse la sua casa.