XXXVII

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Ryujin continuava a guardarsi allo specchio cercando di sistemare quelle ciocche ribelli che proprio oggi avevano deciso di prendere il sopravvento.

<<Dove vai?>> Chiese Yuna guardando la ragazza dalla testa ai piedi.

<<Esco>>

<<Con?>>

<<Yeji>>

Ryujin era sempre stata una molto riservata per quanto concerneva la sua vita privata e cercare di tirarle qualche informazione in più era sempre difficile anche per Yuna.

<<C'è qualcosa che devi dirmi?>>

<<Non so a cosa ti riferisca>>

La minore scoppiò in una fragorosa risata, tanto forte dal doversi tenersi lo stomaco.

<<Che hai da ridere?>> Domandò con acidità la ragazza dai capelli blu mentre dava l'ultimo sguardo allo specchio prima di voltarsi completamente verso sua sorella.

<<Non ti ho mai vista così in ansia per un'uscita>>

<<Perché è una sorpresa, non sa che sto andando da lei>>

<<E perché stai andando da lei?>>

Ryujin abbassò lo sguardo verso le sue adidas bianche e cercò una risposta convincente.

<<Non dirmi che da quando Yeji e Sunwoo stanno insieme ti senti messa da parte>> 

La maggiore alzò di scatto lo sguardo e spalancò gli occhi.

<<Come scusa?>>

Le due si guardarono senza dire una parola e Yuna si rese conto di quello che aveva appena fatto, non pensava che la sorella fosse all'oscuro di questa cosa.

<<Niente>>

<<Chi te l'ha detto?>>

<<Chaeryeong>>

Ryujin uscì dal bagno e prese la giacca nera che aveva precedentemente abbandonato sul letto, era una di quelle giacche sportive che la ragazza aveva visto in un film ambientato in America e ne aveva sempre desiderata una simile. Un giorno era tornata a casa e la ritrovò sulla scrivania in camera sua e scoprì che suo padre gliel'aveva regalata per festeggiare l'inizio della sua carriera. La ragazza si commosse alla vista di quel regalo. Inizialmente i suoi non erano rimasti molto contenti della sua scelta, speravano in una carriera diversa per lei. Quando la videro in scena per la prima volta però si accorsero di come si sentisse a suo agio sul palco e come quella fosse la sua strada, si dovettero ricredere e da allora cominciarono a supportare la sua scelta, proprio come ogni genitore dovrebbe fare. Non vederla per tanto tempo faceva male ma capirono quanto fosse giusto inseguire i propri sogni anche se questi ci portano lontano dalla casa in cui si è cresciuti.

<<E Chaeryeong l'ha saputo da Yeji, giusto?>> 

<<Sì, io pensavo lo sapessi>>

<<No>> 

L'ultima volte che aveva parlato con Yeji era stato dopo il suo secondo appuntamento con Sunwoo, dopo quel giorno la ragazza aveva avuto diverse cose da fare a lavoro ed era spesso fuori città, si stupì però che la corvina non le avesse nemmeno mandato un messaggio. 

<<Io vado>> Disse quasi in un sussurro uscendo di corsa dalla casa e dirigendosi verso quella dell'amica.

Era passato esattamente un mese dall'inizio dell'anno e non sembrava cominciare proprio nel migliore dei modi. Ryujin si era ripromessa di dire a Yeji la verità sul suo lavoro dopo che le aveva nascosto questo particolare per troppo tempo. L'esperienza le aveva insegnato come nella vita sono poche le persone di cui ci possiamo fidare. Strinse i pugni al ricordo di quello che era successo l'ultima volta e dopo tutti i possibili rischi a cui aveva sottoposto la sua carriera, fortunatamente la sua agenzia era riuscita a far passare tutto come un semplice rumor infondato. Già, chissà cosa avrebbero pensato le persone venendo a conoscenza del suo segreto.

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