Amnesia

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L'uomo iniziò a muoversi così la riccia scattò in piedi e gli mise una mano sulla fronte.
-Severus finalmente, ho avuto tanta paura che cosa è successo?-
-Granger che ci fa lei qui?- il professore si tirò a sedere di scatto.
-Tranquillo Severus, non ci vede nessuno.- cercò di tranquillizzarlo la ragazza.
-Granger chi le ha dato il permesso di chiamarmi per nome? Se ne vada immediatamente.- l'uomo si imbestialì ed iniziò ad urlare.
-Severus?- la ragazza iniziava ad avere le lacrime agli occhi, lui non ricordava?
-Se ne vada ho detto!- Piton urlò e la riccia corse a chiamare Madama Chips.
-Poppy, cosa mi è successo? E perché questa studentessa si trova qui? Rimandala immediatamente alla torre dei Grifondoro. Saranno si e no le 6 del mattino.-
-Severus non ricordi nulla di quello che ti è successo?- gli chiese Madama Chips.
-Se te lo sto chiedendo evidentemente no, come ci sono finito in infermeria? L'ultimo ricordo che è che ero in classe a spiegare gli incantesimi non verbali alla classe della signorina Granger. Cos'è successo qualche stupida testa di legno dei suoi compagni ha lanciato un incantesimo che mi ha costretto a letto?- chiese l'insegnante rivolgendosi direttamente alla riccia.
-Professor Piton non ricorda che mi stava dando delle lezioni supplementari?- tornare a dargli del lei era un colpo al cuore enorme per Hermione, ma si costrinse a farlo per non farlo infuriare.
-Io non le darei mai lezioni private Signorina Granger, non accrescerei mai la sua fama da so tutto io in questo modo, nemmeno se me lo chiedesse Albus Silente in persona.- le rispose lui.
-Hermione sarà il caso che vai a chiamarlo.- le disse l'infermiera.
Hermione però era bloccata guardava l'uomo con le lacrime agli occhi.
-Cara, vai dal preside, usa la parola d'ordine pallini acidi per il gargoyle. Va avanti.- Madama Chips la spinse verso la porta e poi cominciò a correre più veloce che poteva verso l'ufficio del preside.
-Pallini acidi, pallini acidi.- il gargoyle si spostò e la riccia prese a correre all'impazzata su per le scale.
Arrivata davanti alla porta dello studio del preside iniziò a battere pugni contro la porta chiamandolo.
-Signorina Granger? Si calmi per favore e mi dica, Severus si è svegliato?- l'uomo era in veste da camera e senza occhiali, si diressero alla scrivania e lui li inforcò sul naso.
-Severus.. non.. ricorda.. niente.. Signore.. niente.. non.. ricorda..- gli disse la riccia scossa dai singhiozzi.
-Signorina Granger si calmi e mi racconti.- la fece sedere su una poltrona e le passò un fazzoletto di trina.
Quando Hermione si fu calmata spigò al preside lo stato di Severus.
-Quando si è svegliato mi ha chiesto che cosa ci facessi li e mi ha dato del lei chiamandomi per cognome, io pensavo che lo facesse solo perché pensava ci fosse qualcun altro nella stanza così gli ho detto che in realtà non c'era nessuno e ha dato di matto quando l'ho chiamato per nome, non si ricorda più che mi stava dando lezioni private, ha detto che non accrescerebbe mai la conoscenza di una so tutto io nemmeno se glielo chiedesse lei in persona, l'ultima cosa che ricorda è la prima lezione dell'anno mentre ci stava spiegando gli incantesimi non verbali, ma già prima di allora io e Severus avevamo iniziato ad instaurare un rapporto mentale. Cosa gli è successo?- la riccia si piegò su se stessa disperata.
-Signorina Granger, ora le farò una domanda molto importante a cui la pregherei di rispondermi con la massima sincerità.- Hermione temeva quello che il preside stava per chiedergli.
-Cosa c'è tra te e Severus, Hermione?- la ragazza guardò il preside negli occhi. Lui lo aveva già capito, lei doveva solo confermarglielo.
-È capitato, nessuno dei due aveva capito cosa stava succedendo, abbiamo lavorato insieme nel suo laboratorio e oltre le lezioni extra di difesa e occlumanzia mi ha insegnato a distillare alcune pozioni che potrebbero servirmi, per esempio la pozione ossofast, e un unguentò di sua invenzione per creare una prima leggere copertura ai danni da maledizione Cruciatus, io, che sono una ragazzina in preda agli ormoni, mi sono accorta che sotto quello che per tutti è il temibile professor Piton c'è Severus, sia grazie alla nostra connessione mentale sia perché mi ha raccontato della sua natura da doppiogiochista, il giorno del mio compleanno mi ha regalato un mazzo di rose, mi ha portato alla sua villa al mare e mi ha fatto preparare una cena meravigliosa e poi mentre passeggiavamo sulla spiaggia mi ha donato questo.- la ragazza con le lacrime agli occhi alzò l'anello della madre di Severus.
-Signorina Granger non ho idea di quello che è successo a Severus, ma se come dice lei è stato attaccato può essere che qualcuno gli abbia cancellato una parte della sua memoria, Severus è un occlumante eccellente non riusciresti mai a cancellargli la memoria da sveglio, deve aver visto qualcosa che qualcuno non voleva che vedesse, avranno lottato e Severus ha avuto la peggio, ma chi potrebbe essere abbastanza forte da respingere Severus? Oppure Severus era distratto? Resta il fatto che lei può mostrare i suoi ricordi a Severus e l'anello, e i suoi alloggi ora sono diversi me lo ha detto la professoressa McGranitt, basterà solo che lui la ascolti.-
-Non mi ascolterà mai, è troppo cocciuto.- si disperò la ragazza pensando al caratteraccio del professor Piton.
-Devi trovare il modo Hermione, solo così riavrai Severus.-
-Professore, posso farle una domanda?-
-Mi dica pure signorina Granger.-
-Io dovrei essere espulsa e Severus licenziato, questa cosa va contro ogni regola della scuola.-
-Vuoi essere espulsa Hermione?- la interruppe il preside.
-No, mi chiedevo solo...-
-Severus ha sofferto tanto nella sua vita, attaccato al ricordo dell'unica persona che gli abbia mai voluto bene, se ha scelto di aprirsi così con te e di dedicarsi a te chi sono io per intromettermi? Siete entrambi due persone intelligenti, la regola esiste per un motivo, nessun insegnante può favorire in alcun modo un suo studente, ma so che non è questo il caso, so che manterrete un rapporto distaccato durante le ore di lezioni, ma fuori dall'aula non mi opporrò di certo alla felicità di Severus, solo non farlo sapere a Minerva, non credo la vedrebbe sotto il mio punto di vista, Hermione, trova il modo di farti ascoltare da Severus, aspettalo nei vostri alloggi, non credo ci vorrà molto prima che scappi dalle grinfie di Poppy, sarà più facile che ti ascolti se vedrà con i suoi occhi.- vedere con i suoi occhi, Hermione ora sapeva che cosa doveva fare. Fargli usare la legimanzia su di se!
Salutò il preside e corse nell'ufficio dell'uomo sperando di arrivare prima di lui.
Arrivò nei sotterranei e spalancò la porta. Lui non era li.
Hermione si sedette sulla poltrona del suo ufficio e accese il fuoco del camino.
Come le era stato detto dal preside passò mezz'ora e la porta dell'ufficio si aprì rivelando Severus.
-Granger, cosa diavolo ci fa lei qui? Mi sembrava di essere stato chiaro, se ne vada.- l'uomo le teneva la porta aperta alzando un sopraccigli che le mostrava il solito cipiglio che le regalava in classe.
-Professore. Forse lei non ricorda, ma non siamo a settembre siamo già ad ottobre- gli disse allora la riccia che non demordeva.
-Nessuno dei suoi compagni può avermi messo a letto per un mese, Granger, quello che dice è impossibile.-
-Signore, la prego, mi lasci spiegare.- la ragazza si alzò e gli si avvicinò.
-Granger, non ho bisogno di spiegazioni e ora se non le dispiace questa è la porta.- le disse ancora tenendole la porta aperta.
-Mi dispiace si signore, non le mancherei mai di rispetto se non fosse assolutamente necessario, mi ascolti, siamo ad ottobre, non deve per forza credere alle mie parole, le basterà aprire quella porta per accorgersi che qualcosa è cambiato, solo allora userà la legimanzia su di me e le mostrerò cosa è successo in questo mese.-
-Io non prendo ordini da una ragazzina insolente.-
-Apra quella porta!- continuò la riccia anche se il suo tono la stava spaventando l'uomo sospirò pesantemente.
-Lo faccio solo perché devo andare a cambiarmi questi vestiti.- l'insegnante si diresse alla porta dei suoi alloggi e quando la aprì quasi non gli venne un colpo.
-Che cosa è successo qui dentro?- guardò la riccia che abbozzò un sorriso, ma lo sguardo del pozionista era infuocato.
-Signore, ora può ascoltarmi?- chiese con un filo di voce la ragazza appena un passo dietro l'uomo.
-Granger vada via!- le ordinò lui.
-NO! Lei ora mi ascolta!- Hermione raccolse tutto il suo coraggio Grifondoro per metterlo in quella frase.
-Granger. Vada nella sua stanza!-
-D'accordo.- la ragazza non se lo fece ripetere due volte, con un mezzo sorriso e un alzata di sopracciglia superandolo.
-Dove diavolo crede di andare? La torre dei Grifondoro è dall'altra parte.- sbuffò l'insegnante.
-Me lo ha detto lei, nella mia stanza.-
-E perché diavolo stai entrando nei miei alloggi allora?- lo sguardo del professore era nero.
"Dove sei Severus?" gli chiese la ragazza, ma l'uomo non la sentì.
-Venga con me professore.- la riccia sospirò e si incamminò verso la sua stanza, quando aprì la porta una palla di pelo rossiccia le saltò in braccio.
-Grattastinchi! Sono giorni che ti cerco, ma dove ti eri cacciato?!- la riccia sorrise e prese ad accarezzarlo sulla nuca.
Severus si guardava intorno. Vide la divisa perfettamente stirata e piegata della Grifondoro sulla poltrona, le pareti, il letto e tutta la stanza con i colori Grifondoro.
-Cosa mi è successo Granger?- chiese ad un filo di voce l'uomo dietro di lei.
-Andiamo di la, le spiegherò tutto professore.- Si sedettero insieme sul divano.
-Lei non ricorda proprio nulla?- chiese lei speranzosa che riuscisse a ricordare della loro relazione.
-Cosa dovrei ricordare Granger?- lui la guardò perplesso.
-Usi la legimanzia su di me.- gli ripeté Hermione.
-Come sa che io so usare la legimanzia? Ah già Potter.-
-No signore, la prego usi la legimanzia.- il professore sospirò e la guardò.
-Legilimens.- disse il professore.
"-Granger lei è un occlumante?-
-Si signore, ora le farò vedere i miei ricordi, mi deve promettere che li guarderà fino alla fine. Senza commentare.-
-Va bene.-
La riccia iniziò a mostrargli i propri ricordi da quella sera a Grimmauld Place prima della scuola fino al giorno precedente.
Gli mostrò il loro legame mentale, la loro cena al compleanno di Hermione e tutte le sensazioni che Hermione provava quando lo guardava e che aveva provato durante il loro primo bacio sulla spiaggia. Gli mostrò Silente che gli raccontava il suo piano e poi gli mostrò il ricordo di Severus che gli raccontava la sua storia e di come non volesse essere un mostro, gli mostrò la loro visita a Malfoy Manor e poi gli mostrò anche i pomeriggi passati insieme in laboratorio a preparare pozioni o semplicemente sdraiati sul divano lui a leggere e lei a studiare, infine le mostrò il ricordo del pomeriggio precedente, in cui si rese conto che era stato colpito dal Sectumsempra.

-Vede professore? Qualcuno le ha cancellato la memoria e lei non ricorda più di noi.-
-Io infatti non ricordo nulla di tutto ciò Granger.-"
Hermione lo buttò fuori dalla propria mente e per un attimo le fece male la testa per lo sforzo, si massaggiò le tempie tornando a guardare il professore.
-Granger io..-
-Non mi aspetto che ricordi, è stato colpito e probabilmente qualcuno le ha fatto un incantesimo di memoria.-
-Nei tuoi ricordi.. ci sono tante cose che non avresti mai potuto creare tu, come per esempio il mio essere Mangiamorte o il piano di Albus, oppure la storia di Lily o del principe Mezzosangue, quindi presumo che sia tutto vero.-
-Si signore è tutto vero.-
-Quindi mi stai dicendo che io e te abbiamo una storia? E che Albus lo sa.-
-Si signore.-
-E non ti ha espulso?-
-No.-
-Granger, io..- l'uomo sospirò per poi riprendere a parlare -Hermione io non ricordo nulla di tutto quello che mi hai fatto vedere.-
-Lo so sign..- il professore la interruppe di nuovo.
-Se ti ho dato il permesso di chiamarmi per nome e darmi del tu fallo pure.- la ragazza tirò un sospiro di sollievo.
-Severus, mi dispiace che non ricordi nulla.- gli prese la mano e continuò a parlare vedendo che lui non si stava ritraendo.
-Ma mi ricordo io per entrambi e tu puoi guardare i miei ricordi ogni volta che vuoi. Solo lascia che ti stia accanto, non mi allontanare ti prego, io ho bisogno di stare con te.- lo sguardo dell'uomo si addolcì leggermente a quelle parole, ma rimaneva comunque scuro.
-Hermione, non devi fare nulla che non vuoi, se vuoi restarmi accanto, per quanto io non ti capisca, lo puoi fare.-
-Non c'è niente da capire Severus, io mi sto affezionando a te e allontanarmi da te in questo momento non gioverebbe a nessuno dei due, tu hai bisogno di ricordare.-
-Va bene Hermione, non ti allontanerò, ma perdona i miei modi, eppure qualcosa mi deve essere successo. Andiamo da Albus.-
-Non se ne parla, tu non ti muovi, ti ho curato le ferite da Sectumsempra, dovresti sapere quanto danno creano, visto che lo hai inventato tu quel dannato incantesimo, tu adesso stai qua buono e io chiamo Albus.-
Hermione chiamò il suo patronus e lo mandò da Albus.
-Che bel Patronus, Hermione.-
-È cambiato, prima avevo una lontra come Patronus.-
-Una lontra? E perché diamine ora hai un cos'è un cane?-
-Credo che sia una specie di canelupo.-
-Da quanto è cambiato?-
-È cambiato da quando ho iniziato ad affezionarmi a te.- la riccia arrossì e abbassò lo sguardo.
L'uomo le mise un dito sotto al mento per alzargli il volto in modo che lo guardasse.
-Hermione, non vergognarti dei tuoi sentimenti.- la ragazza gli sorrise.
Pochi minuti più tardi il preside entrò negli alloggi del professore.
-Vedo che ti sei ripreso, signorina Granger, allora le crede?-
-Le credo Albus, ma perché? Cosa può essere successo?-
-Io credo che tu abbia visto qualcosa, qualcosa che non avresti assolutamente dovuto vedere, e non hai nemmeno ricordo di quello che è successo prima dello scontro, signorina Granger gli ha detto cos'è successo ieri?-
-Oh giusto, ieri pomeriggio è passato Malfoy ti cercava io ero in laboratorio e lui stava per scoprirmi li, ho provato a mettermi in contatto con la tua mente per chiederti di aiutarmi, ma non ci sono riuscita.-
-Mi dispiace, ti ha vista?-
-No, mi ero disillusa, ma si sa, se avesse lanciato Revelium sarei stata scoperta, così dopo il terzo tentativo di chiamare te ho provato a comunicare con il preside e mi ha salvata.-
-Lucius tornerà però Severus, tu non devi mostrare segni di Amnesia non sappiamo chi è stato a farti questo, e non possiamo permetterci che ti vedano debole, signorina Granger, faccia in modo che Severus prenda pieno possesso di ciò che lei può raccontargli al resto penserò io quando ti sarai ripreso, sicuramente la signorina Granger ti avrà fatto vedere il vostro piccolo incontro a Malfoy Manor.-
-Si Albus, ma chi può avermi attaccato?- chiese l'uomo al preside.
-Sicuramente qualcuno di potente Severus, tu hai riportato ferite da Sectumsempra, quello è il tuo incantesimo, lo sa qualcun altro?- rispose Hermione all'uomo.
-No nessuno, a parte te e Potter, conosce quell'incantesimo.-
-Allora sarà veramente qualcuno di potente Severus, ha fatto in modo che rimbalzasse il tuo stesso incantesimo contro di te, e se stavi usando il Sectumsempra non credo fosse qualcuno di amichevole.-
-La domanda resta chi vorrebbe farti così male da doverti difendere in quel modo?- gli chiese il preside.
-Non lo so Albus, non mi viene in mente nessuno..-
-Riposa Severus, la signorina Granger qui è esonerata dalle lezioni finché ne avrai bisogno.-
-No, non voglio che perda lezioni a causa mia.-
-Severus, avete bisogno di recuperare un rapporto che ti è stato cancellato dalla memoria, sarà solo per qualche giorno.-
La riccia annuì e il preside lasciò la stanza. C'era una cosa che le premeva di parlare con il professore.
-Severus io.. non so come comportarmi..-
-Hermione, io non ricordo nulla è vero, ma quando ti sto vicino, quando siamo in contatto io nel profondo sento qualcosa di inimmaginabile... che non comprendo, ma credo di non averlo mai compreso nemmeno prima se mi conosco bene, ma da ciò che mi hai fatto vedere noi stiamo molto insieme, leggiamo insieme sul divano e passiamo le serate insieme quando torni dalla sala comune e dalla ronda, facciamo lezioni di occlumanzia in cui mi sembri già molto avanti, non è niente di che davvero, con te accanto mi sento bene quindi puoi continuare a fare tutto come hai fatto fin ora.- Hermione aveva le lacrime agli occhi mentre gettava le braccia al collo a Severus. Lui mosso da non si sa quale forza la strinse a se.
-Ho avuto tanta paura di perderti stanotte, quando Minerva è venuta a chiamarmi ogni passo che mi divideva dalla porta dell'infermeria il mio cuore sprofondava sempre un po' più giù fino a toccare il fondo quando ti ho visto coperto di sangue su quel lettino.-la riccia sussurrò all'orecchio dell'uomo non volendo minimamente spostarsi da quell'abbraccio, nascose la testa nell'incavo del collo dell'uomo sentendo il suo profumo.
-Hermione, sono qui.- le rispose il professore carezzandole la schiena per tranquillizzala.
-Severus?- lo chiamò lei.
-Dimmi.- le rispose lui allontanandola di poco giusto per guardarla negli occhi.
-Promettimi che vivrai Severus. Promettimi che vivrai per me, per noi.- la riccia aveva le lacrime agli occhi lui la avvicinò a se e le accarezzò la schiena.
-Questo non te lo posso promettere Hermione, ma ti posso promettere che combatterò per noi. Qualcuno mi ha tolto i nostri ricordi, giuro che lo troverò e gli farò rimpiangere di essere nato.- disse lui dandole un bacio tra i capelli.

Rimasero così per molto tempo finché ormai non fu mattina inoltrata.
-Dobby?- chiamò Hermione.
-Padroncina Hermione, Dobby è qui per lei di cosa ha bisogno?-
-Ciao Dobby, come stai?-
-Dobby sta bene signorina e lei?-
-Molto bene, ascolta ti dispiacerebbe portarci qualcosa per colazione, per favore.-
-Certamente.- Dobby sparì e Severus la guardò con un sopracciglio alzato.
-Dobby è un elfo libero, ma fa sempre quello che io, Harry o Ron gli chiediamo. Ho il sospetto che gli abbia chiesto di seguire Draco. Sono giorni che sospetta quella che poi è la realtà, Draco è un mangiamorte.-
-Si, Hermione non devi farglielo scoprire fino all'ultimo, ne va del piano di Albus.-
-Lo so ci sto provando, comunque dobbiamo capire chi può averti ridotto in questo modo.-
-Ci sto pensando Hermione, ma non è facile.-
La riccia annuì e pochi secondi dopo Dobby tornò con la colazione.
-Dobby ha portato succo di zucca e brioche alla nutella che alla Signorina Hermione piacciono tanto, poi del caffèlatte per lei e del caffè nero senza zucchero per il professore e anche della torta ai frutti di bosco.-
-Grazie Dobby.-Dobby se ne andò e la riccia si fiondò sulle brioche.
-Hermione in questo momento sembri Ronald.- disse lui divertito avvicinandosi al vassoio.
-Non mangio da ieri a pranzo.-
-E perché mai?- chiese lui.
-Ieri sera ero in pensiero per te e non ho toccato cibo.- rispose la riccia dopo aver ingoiato mezza brioche in un colpo solo.
-E come mai Dobby conosce le mie abitudini culinarie?- chiese il professore iniziando a mangiare la sua torta ai frutti di bosco e bevendo un sorso del suo caffè nero.
-Gli elfi conoscono in particolar modo le abitudini degli insegnanti. Agli studenti viene messo sul tavolo un po' di tutto, ma gli insegnanti non hanno quasi mai lo stesso menù di noi studenti, il nostro è vasto il vostro è selezionato in base ai vostri gusti, quando ho creato il C.R.E.P.A. ho chiesto informazioni a Minerva.-
-Cos'è il C.R.E.P.A.?-
-Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti.-
-Oddio e quanti membri siete in questo comitato?-
-Io, Harry, Ginny, Ronald, i gemelli Weasley, Luna e Neville, perciò siamo in otto.- disse abbassando lo sguardo.
-No siete in 9.- la riccia intuì subito cosa il mago le volesse dire quindi dopo averlo abbracciato ordinò con la sua bacchetta:
-Accio spilla.- una spilla le arrivò in mano.
-Questa è per te.- la riccia sorrise all'uomo mentre lui la prendeva e le poggiava un dolce bacio sulla guancia, finirono di mangiare in silenzio.
Severus si chiedeva chi mai avesse potuto togliergli quei ricordi che la ragazza seduta sulle sue gambe invece custodiva così gelosamente..

Abbiamo raggiunto le 10k di visualizzazioni! Non so dirvi la mia felicità in questo momento😍
Vi chiedo di stellinare e commentare cosa ve ne pare della storia fino a questo punto.
Ci saranno ancora dei colpi di scena....
Niky

Legilimens ~ A Snamione StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora