L'ultimo raggio del sole era sparito dietro l'orizzonte del mare quando Severus prese la mano di Hermione e si recò verso la grande casa bianca.
-Vieni ti faccio fare un giro.- le disse lui dopo averle dato un bacio sulla fronte.
La riccia semplicemente sorrise e annuì seguendo l'uomo.
-Al primo piano c'è una grande sala da ballo, e sulla destra dietro quella porta c'è la sala da pranzo, con cucina adiacente. Dietro quest'altra porta si accede ad un corridoio e alle scale che portano al piano superiore, la prima porta a sinistra è il mio studio la porta a destra è il laboratorio di pozioni, con l'aiuto di Minerva sono riuscito a farlo su due piani e quindi si trova anche al piano di sopra guarda.- le aprì la porta, la stanza era grande e in fondo c'era una scala a chiocciola che portava al piano superiore i calderoni erano ammassati in un angolo della stanza esattamente come a Hogwarts, e sulle pareti c'erano file e file di scaffali con ingredienti e pozioni già pronte. Solo un calderone ribolliva su un tavolo.
-Che cosa stai preparando li dentro?-
-Oh negli anni ho scoperto che Elenie è brava nelle pozioni sai? E insieme stiamo cercando di trovare l'antidoto al veleno di un certo serpentone, indovini quale?- chiese lui ghignando.
-Non dirmi che state cercando un antidoto al veleno di Nagini?-
-È esatto, fino allo scorso anno eravamo in alto mare, poi siamo riusciti a spingerci avanti grazie ad un avvenimento che è accaduto al ministero pochi mesi fa, ricordi?-
-Intendi la nostra gita al ministero alla fine dello scorso anno?-
-No quello che intendo io è avvenuto ancora prima, ma sempre nella stessa stanza.-
-Arthur! Ma certo il signor Weasley è stato aggredito da Nagini, un momento, ma se è stato aggredito da Nagini e Nagini è velenosa lui come ha fatto a sopravvivere?- (lui si e Piton no? È una domanda che mi faccio da tempo, comunque visto che non ho una risposta chiara risponderò enigmatica alla Albus Silente).
-Possiamo solo fare congetture, comunque grazie a quel piccolo scontro siamo riusciti a vedere molto del Dna di Nagini e anche ad ottenere qualche goccia del suo veleno, ora stiamo procedendo in senso positivo, o almeno si spera.-
-Capisco, beh se posso dare una mano anche io fammelo sapere.- la riccia sorrise all'uomo che ricambiò.
Il pozionista la riprese per mano e la accompagnò al piano di sopra salendo per la scala a chiocciola. Anche al piano di sopra era tutto ordinato ma qui neanche un calderone ribolliva.
-Lo uso soprattutto d'estate sai? Quando sono a Hogwarts non lascio niente che bolle, la pozione sotto la sto seguendo passo passo, Elenie viene spesso a Hogwarts ad aggiornarmi e insieme cerchiamo il passo successivo.-
-Perché non l'ho mai vista? In questi giorni sono stata sempre nel tuo studio e io l'ho vista per la prima volta stasera.-
-Perché non ci sono stati sviluppi in questi giorni.-
La riccia annuì e insieme proseguirono il giro.
-Dietro quella porta c'è la stanza degli ospiti che ho fatto preparare per te.-
-Come non torniamo a Hogwarts stasera?-
-No torneremo domenica sera, abbiamo 2 giorni per stare qui.-
-Mi dovrai trasfigurare un costume, non posso usare la magia qui.- disse la ragazza.
-Signorina Granger lei mi sorprende!- l'uomo alzò un sopracciglio divertito.
-Cosa c'è non penserai che io non mi faccia un bagno al mare vero??-
-No questo lo sapevo, ma mi sorprende che tu chieda a me di trasfigurarti un costume, quando puoi farlo benissimo da sola.-
-Non si può utilizzare la magia fuori dalla scuola, il ministero lo scoprirebbe subito e io verrei espulsa!-
-Hermione.- l'uomo sospirò.
-Cosa dice la legge?-
-La magia non può essere utilizzata fuori dalla scuola per via della traccia magica che sparisce con il compimento dei oh...-
La riccia comprese cosa l'uomo volesse dirle, lei era ufficialmente maggiorenne nel mondo magico e quindi non aveva più la traccia, POTEVA USARE LA MAGIA.
-Hai detto che quella è la mia stanza giusto?-
-Certo il professor Silente ha chiesto alla Weasley di farti una valigia che ti attende sul letto.-
La riccia si fiondò nella stanza e si guardò intorno.
-Dietro quella porta c'è il tuo bagno, dietro quella la cabina armadio.-
Hermione aprì la porta della cabina armadio e estrasse la bacchetta.
Un colpo e tutti i suoi vestiti vennero fuori dalla valigia, due colpi e si sistemarono tutti nell'armadio.
-Engorgio- disse e la lampada da tavolo che c'era sulla scrivania divenne più grande.
-Reducio- e quella tornò alle sue dimensioni.
Sembrava di essere tornata bambina a quando le dissero che era una strega.
L'uomo la guardava sorridendo appoggiata allo stipite della porta.
-Sembri una bambina pazza.-
-Ma io sono una bambina.- la ragazza gli fece una linguaccia.
-Vuoi continuare?-
Lei annuí e proseguirono.
-Al piano di sopra c'è una piscina sul terrazzo e la mia stanza.- disse indicandogli una porta alla loro destra una volta che furono in cima all'ultima scalinata, era esattamente sopra alla sua.
-Posso?- la ragazza guardò l'uomo che le fece cenno di entrare.
Lei abbassò le maniglie della doppia porta ed entrò.
La camera era molto scura, tutto era sui toni del nero e del marrone scuro che risaltavano molto con il muro bianchissimo.
Hermione si avvicinò alle finestre ed aprì le tende.
-Quanta luce!- disse l'uomo mettendo le mani davanti al viso per coprirsi.
-Scusa pipistrello!- rise la ragazza aprendo l'ultima tenda, si girò e ora la stanza era più luminosa il che le permetteva di vedere ogni dettaglio.
Era una camera da adulto ma Hermione sapeva che in quella casa lui ci aveva passato le estati della sua infanzia e adolescenza. "Che avesse buttato via tutto?" Si ritrovò a pensare la ragazza.
-No.- rispose secco.
-Scusa non volevo che sentissi.-
L'uomo la prese per mano e la condusse lungo il corridoio, girò la chiave nella toppa di una porta infondo al corridoio e le fece cenno di entrare.
-Lumos- disse lei entrando nella stanza.
Non appena l'uomo aveva aperto la porta le era arrivato un forte odore d'alcol, la camera era piccola e c'era un piccolo letto sulla destra della stanza, sulle mensole impolverate, segno che nemmeno a Elenie era permesso entrare nella stanza, c'erano dei libri, quando Hermione si avvicinò notò che erano testi scolastici, a terra era pieno di vetri rotti che scricchiolavano sotto i tacchi di Hermione.
Sul comodino svettava una foto con una cornice rotta, era probabilmente stata lanciata a terrà varie volte. La foto ritraeva un bambino dagli occhi neri e i capelli neri e una bambina dai capelli rossi con gli occhi verdi, quel verde che solo su una persona lei aveva visto, il suo migliore amico.
-Lei era Lily vero? La mamma di Harry.- l'uomo ancora sulla porta annuì.
-La conoscevi?- chiese lei.
-Io da ragazzino abitavo a Spinner's End, lei abitava oltre la collina. Sono stato io ad accorgermi che fosse una strega e a parlarle di Hogwarts.-
-E a giudicare dallo stato di questo, devi esserci rimasto molto male quando è successo ciò che è successo.-
Lui sospirò e entrò nella stanza prese la mano di Hermione e la condusse a sedersi sul letto.
-Hermione, io vorrei che tu sentissi tutta la storia, poi potrai anche prendere quella porta e uscire, ma promettimi solo di ascoltare tutta la mia storia prima di giudicare o di prendere una decisione.- la ragazza annuì e si sedette a gambe incrociate nel letto.
-No, non qui, questa stanza è piena di incubi, vieni.-
La condusse nel suo studio e si sedettero sul divanetto, la ragazza gli prese la mano e lo incitò a iniziare.
L'uomo si chiedeva se fosse la cosa giusta parlarle di Lily e sospirò un paio di volte prima di cominciare.
-Come ti dicevo da bambini abitavamo in due paesi vicini e all'epoca il parco giochi si trovava esattamente in mezzo tra i due. Come tu ben sai non ho avuto un infanzia bellissima e così più tempo rimanevo fuori di casa meglio era, a volte era proprio mia madre a mandarmi per non farmi vedere cosa succedeva in casa.
Non giocavo mai con gli altri bambini mi piaceva starmene sulle rive del fiume a guardare le chiome degli alberi spostarsi con il vento.
Un giorno vidi delle bambine giocare sullo scivolo. Una aveva i capelli rossi, l'altra biondi (SI PETUNIA È BIONDA) le osservai da quello che ormai era diventato il mio albero, avevo capito fin da subito che la bambina dai capelli rossi era speciale, ma non avevo la sicurezza di ciò che era fin che un giorno non l'ho vista prendere in mano un fiore e farlo sbocciare.
Come puoi ben pensare Petunia non era molto contenta di ciò così scappò a casa, così mi avvicinai a lei.
Quando mi chiese chi ero le dissi che io ero come lei e feci volare verso di lei il frutto di un acero. Le raccontai di Hogwarts e le dissi che essendo lei una nata Babbana qualcuno sarebbe venuto a spiegare ai suoi genitori ciò che lei era.
Era felicissima quando Minerva era andata da lei con la sua lettera e mi disse che il giorno seguente sarebbe tornata per accompagnarla a Diagon Alley, naturalmente lei sapeva già tutto e entrambi ci preparavamo ad andare ad Hogwarts insieme, a quel punto dopo un mese insieme lei sapeva tutta la mia situazione a casa e i miei dubbi sul partire per Hogwarts. Lei mi restò vicina tutto il tempo e mi disse di non preoccuparmi che tutto sarebbe andato bene, sul treno incontrammo la mia rovina.-
-Fammi indovinare i malandrini?- chiese la ragazza.
-All'epoca erano in due, Lupin e quella feccia di Minus si sono aggiunti solo dopo una volta a Hogwarts, ma all'inizio erano solo due, Potter e Black.
Presero a prendermi in giro che nemmeno mi conoscevano, già dal treno. A Hogwarts avvenne la prima parte della nostra separazione io Serpeverde e lei Grifondoro, se avevo sperato che venisse con me a Serpeverde? Si lo avevo sperato, anche se con la sua intelligenza credevo che sarebbe stata smistata in Corvonero. invece fu smistata in Grifondoro e quello fu l'inizio della fine.
Durante la mia permanenza a Serpeverde i malandrini mi presero di mira, vuoi perché non ero un tipo socievole, vuoi per il mio aspetto fisico, vuoi perché Potter aveva una bella cotta per Lily, e una persona tra tutti mi avvicinò durante il mio 3° anno, Lucius Abraxas Malfoy. Mi disse che avevo potenziale e che poteva indicarmi una via da seguire, io rimasi distaccato fino al mio 5° anno. Durante il quinto anno iniziai a frequentare i fratelli Lestrange. Rabastan e Rodolphus, che a loro volta frequentavano McNair e Dolohov. Lily non sopportava le mie nuove amicizie naturalmente. Da lì in poi fu tutta una catena, loro entrarono nei mangiamorte grazie ai loro padri che a loro volta lo erano, lo stesso destino che è toccato a Draco, e durante il mio sesto anno lui cercava nuove leve che sapessero padroneggiare bene la magia e le pozioni e i ragazzi gli parlarono di me, puoi immaginare la sua contentezza nel sentire che un mago serpeverde era molto portato per le pozioni, nessuno tra i suoi poteva e può definirsi un vero potion master, quando mi portarono da lui durante le vacanze di Natale lui mi promette molte cose, all'epoca non ero bravo con l'occlumanzia, tra cui mi promise che mi sarei potuto vendicare di Potter e dei suoi amici, un giorno mentre i malandrini mi presero di mira feci l'errore più grande della mia vita.
Quando succedeva che i malandrini mi facevano scherzi Lily si è sempre messa in mezzo, quel giorno le dissi che non avevo bisogno di lei e la chiamai sangue marcio, non volle più vedermi come immaginerai e tempo dopo si mise con Potter, il resto è storia.-
-Hai fatto un solo errore, ok forse due.- disse la riccia indicandogli il braccio.
-Questo non vuol dire che tu sia un uomo cattivo, le hai dato della sangue marcio è vero, ma lei era l'unica persona che ti conosceva per davvero non aveva motivo di comportarsi in quel modo non lo trovò affatto giusto.-
-C'è dell'altro comunque.-
-Sarebbe?-
-Il mio ritorno dalla parte di Silente.-
-Raccontami- la riccia gli sorrise e lui prese un sospiro e iniziò a raccontare.
-Immagino che tu sappia cosa diceva la profezia di Potter.-
-Certamente.-
-Molto bene quando quella profezia fu "predetta" io ero ancora dalla parte del signore oscuro e la ascoltai, solo in parte perché poi Aberforth mi trovò fuori dalla stanza di Sibilla alla Testa di Porco e mi cacciò, riportai solo ciò che ero riuscito ad udire, ovvero che colui il quale riuscirà ad ucciderlo sarà figlio di chi lo aveva tre volte sfidato e che sarebbe nato alla fine di luglio.
Lui tra due scelte che aveva scelse proprio loro, i Potter.-
-Scusami quando dici due scelte ti riferisci a Neville.-
-Paciock aveva gli stessi prerequisiti di Potter. Nato sull'estinguersi del settimo mese e figlio di chi lo aveva tre volte sfidato, ma come dice la profezia "egli lo designerà come suo eguale" ovviamente con la sua politica della razza ariana non avrebbe mai scelto di uccidere Neville Paciock, il purosangue, ma Harry Potter il mezzosangue. Ovviamente gli chiesi di risparmiare Lily ma sapevo che non ci di poteva fidare quindi andai da Silente e gli chiesi di proteggela, lui mi disse che non mi importava nulla di Potter e del figlio allora gli dissi di nasconderli tutti, quando mi chiese qualcosa in cambio io gli risposi "la mia lealtà" ero stanco di quella vita, io ho sempre preferito camminare nella luce piuttosto che nel buio. Quando Voldemort cadde all'epoca ero molto arrabbiato con Silente ma gli avevo promesso la mia lealtà e così divenni insegnante di pozioni.-
-E 11 anni dopo ti ritrovasti davanti la copia esatta della tua nemesi, con gli occhi di colei che ti aveva stregato, e lo presi subito di mira cercando di far pagare a lui le angherie subite da suo padre ed il suo padrino, sbaglio?-
-Non sbagli, ma Hei Potter adora pavoneggiarsi nel castello proprio come suo padre! Se ne va in giro come se nulla fosse incurante delle regole, dopo il primo anno quante volte vi sono stati tolti punti per essere andati in giro di notte? Ripeti con me "Silente non è di parte manco per niente"(cit. IlTronodelMuori).- la riccia scoppiò a ridere.
-Se quello che mi racconti è vero posso assicurarti che si Harry è la copia esatta di suo padre fisicamente ma dentro è un bel mix di entrambi, non mette mai al primo posto se stesso, ma sempre gli altri, si batte per il bene e cerca di vivere sempre nella luce anche se i contatti con Voldemort sono intensi e a volte sembra davvero che Voldemort sia dentro di lui.- la ragazza sospirò e guardò l'uomo.
-Si sono intensificati rispetto allo scorso anno?-
-Decisamente, ma Harry non è bravo in occlumanzia.-
-Dovrò scrivere a Albus domani mattina, è necessario che Potter prenda altre lezioni. È molto tardi Hermione, andiamo a dormire.- Severus la prese per mano e la accompagnò fino alla sua stanza.
-Hermione devi scusarmi, io non sono bravo in queste cose, per me è.- pausa sembrava imbarazzato.
-Lo so, Severus, tranquillo.- gli accarezzò una guancia con una mano e mentre lui poggiava la sua mano su quella di Hermione lei gli diede un veloce bacio a stampo.
-Buonanotte Severus.- stava per entrare nella sua stanza quando lui che aveva ancora la mano sulla sua la attirò a se le diede un bacio sulla fronte.
-Buonanotte Hermione.-
La riccia gli sorrise ed entrò nella sua stanza.Poco dopo entrambi stesi sul proprio letto si addormentarono con il sorriso sul volto.
Non potevano sapere però che intanto al castello Silente stava già scrivendo una lettera per i ragazzi che avrebbe interrotto la loro quiete mattutina, stava per accadere qualcosa che i ragazzi, ancora addormentati beatamente nei propri letti, non sapevano.Ciao a Tutti!
Eccomi.
Cosa sta per succedere?
Fatemi sapere con un commento cosa secondo voi sta per accadere e nel prossimo capitolo scoprirete chi avrà avuto ragione.
Stellinate!
Niky.
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Legilimens ~ A Snamione Story
FantasySeverus Tobias Piton, cinico, ottuso e oscuro professore di Pozioni della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, non che capo della casata Serpeverde. Hermione Jean Grenger, studentessa con il massimo dei voti in tutte le materie di Hogwarts app...