Il compleanno di Hermione

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-Buongiorno dormigliona! E buon 17° compleanno.-
Una cuscinata, due cuscinate, tre cuscinate.
-Va bene, va bene! Sono sveglia. Ginny sei insopportabile dico davvero.-
Ma non appena Hermione aprì gli occhi la prima cosa che vide furono le tende del suo baldacchino chiuse.
-Hermione Jean Granger, non ti azzardare ad aprire le tende.-
La testa di Ginny fece capolino da uno spiraglio che lei stessa si era aperta.
-Cosa stai combinando?-
-Ancora un momento.- disse da oltre le tende.
Dopo due minuti finalmente le diede il permesso di aprile.
La riccia si avviò gattonando fino in fondo al letto e aprì lentamente le tende.
All'inizio sembrava tutto normale fino a che...
-SORPRESA!!!- Qualche testa rossa e i ragazzi di Grifondoro spuntarono fuori da ogni angolo della stanza con tutto il necessario per la colazione e Harry le posò sul letto una rosa Bianca.
-Tanti auguri sorella.- le diete un bacio sulla guancia e la abbracciò.
Dopo che tutti le avevano augurato buon compleanno scesero in sala grande per fare la loro colazione, la McGranitt aveva accettato di far mangiare in camera solo le due ragazze.
-Come hai fatto?- le chiese la riccia.
-Un pizzico di aiuto da parte di tutti e soprattutto di Winky e Dobby.
-Sei fantastica ti ringrazio.- Hermione abbracciò l'amica e insieme fecero colazione.
-Oggi andiamo a Hogsmade ho prenotato per te una lunga serie di massaggi rilassanti in un posticino che hanno aperto da poco.-
-Ma veramente io..- Hermione sperava di passare la giornata con Severus.
-Niente ma signorina, partiremo dopo pranzo così avrai il tempo di fare ciò che devi stamattina, avanti alzati pelandrona.- La riccia di stiracchiò e andò in bagno a farsi una doccia, quando uscì dal bagno Ginny era sparita, lei si mise un paio di Jeans blu scuro stretti e una camicetta bianca infilata nei Jeans e si diresse verso i sotterranei sperando di non essere vista da nessuno.
Fece il percorso che le aveva indicato l'insegnante attraverso il passaggio segreto che conduceva nei sotterranei e si diresse a passo svelto verso l'ufficio dell'uomo.
Una volta entrata, ormai sempre senza bussare, si guardò intorno la porta che conduceva agli alloggi era chiusa mentre l'arazzo che nascondeva l'ingresso al laboratorio era alzato, e la porta era leggermente socchiusa.
-Professore?-
-Hermione? vieni pure.-
-Buongiorno Professore.-
-Mi sembrava che ormai avevamo tolto questi convenevoli o sbaglio?-
-Scusa, Severus ma è complicato.-
-Niente è mai stato complicato per te Granger.- l'uomo le sorrise e poi continuò, -Comunque oggi è un giorno speciale no?-
-Direi di si.- la riccia sorrise e arrossì leggermente, era contenta che lui se ne fosse ricordato.
-Beh allora, Buon Compleanno Hermione.- da dietro la schiena estrasse un mazzo di rose blu.
-Rose Blu?? Sono le mie preferite! Come facevi a saperlo?-
-Ho una linea diretta con i tuoi pensieri signorina.-
-Ti ringrazio tanto.- avvicinò il mazzo al viso e ne sentì il profumo. -Sono meravigliose.- la riccia di slancio lo abbracciò.
Lui ricambiò l'abbraccio, Hermione rimase ferma a sentire il battito del cuore dell'uomo, sembrava regolare inizialmente poi aumentò leggermente.
Severus sciolse l'abbraccio e tornò a lavorare alla sua pozione.
-Allora che programmi hai per la giornata.-
-Innanzi tutto devo controllare l'ossofast, poi nel pomeriggio-
-Non se ne parla, oggi è il tuo giorno speciale avevi detto che non avresti studiato.-
-Controllare la pozione non è studiare e poi mi piace passare il tempo in tua compagnia.- l'uomole sorrise ma poi tornò subito serio.
-Hermione è il tuo compleanno, non puoi sparire come se niente fosse, i tuoi amici ti cercheranno.-
-Non preoccuparti di questo, Ginny li terrà lontano, sa che la mattina del mio compleanno rimango sempre da sola. Nel pomeriggio mi porterà ad Hogsmade a fare dei massaggi o qualcosa di simile.-
-Come mai rimani da sola la mattina del tuo compleanno?-
-Perché ho nostalgia dei miei genitori, fino all'età di undici anni le mattine dei miei compleanni venivano passate con la famiglia, colazione a letto o fuori sempre tutti insieme, poi avevamo un rituale per i regali, è un po' stupido se ci pensi, ma ero piccola. Mio padre nascondeva i regali in casa o in giardino e poi mi organizzava una caccia al tesoro. Il pomeriggio poi facevo una piccola festicciola con i miei compagni di scuola, li odiavo tutti, ma mia madre mi obbligava a invitarli. Solo ad una bambina stavo simpatica e lei stava simpatica a me, si chiama Grace, anche lei era molto brava nello studio e a volte studiavamo insieme, da bambine sognavamo di crescere insieme, ma adesso io sono qui e lei è chissà dove alla scuola Babbana.-
-Perché odiavi i tuoi compagni?-
-Hai presente il troll del primo anno?-
-Si quindi?-
-Non ricordi che ti ho mostrato che è stata una casualità? Che non ero davvero andata a cercare il Troll.-
-Giusto, però allora che ci facevi in quel bagno?-
-Alla lezioni di incantesimi di quel mattino Ron mi ha insultata, perché ero saccente e sono stata tutto il giorno in bagno a piangere, quando arrivò la McGranitt con la mia lettera pensai che con i miei compagni non mi prendevo perché ero diversa da loro, qui pensavo di trovarmi da persone simili a me, ma sentire gli stessi insulti che ricevevo nella scuola babbana mi ha fatto male e così mi sono chiusa in bagno; Harry e Ron sono venuti a cercarmi e mi hanno salvato la vita.-
-E tu hai ricambiato il favore innumerevoli volte.-
-No dai non così tante- la riccia sorrise.
-Sicura?! Sarebbero soffocati con il tranello del diavolo se non ci fossi stata tu, Potter non avrebbe mai superato la mia prova delle pozioni, non avrebbero mai scoperto il mostro della camera dei segreti e il suo ingresso. Non avrebbe superato nemmeno una prova del torneo Tremaghi senza il tuo aiuto.-
-Per non parlare del fatto che Remus lo avrebbe ammazzato se non lo avessi richiamato.-
-Come è possibile ricordo bene quella sera tu eri con me.-
-Ricordi che quell'anno la McGranitt mi diede il giratempo?-
-Siete tornati indietro?- la ragazza annuì e l'uomo capì.
-Ecco come ha fatto Black a salvarsi. Lo avete salvato voi!- la riccia annuì e sorrise all'uomo poi si recò al banco della pozione ossofast e ne controllò il colore.
-Che strano..- disse Hermione più a se stessa che a Severus.
Prese il libro e ricontrollò.
-Veramente strano, Severus? Puoi venire qui un momento?-
-Dimmi che succede?- disse l'uomo avvicinandosi alla ragazza.
-A quest'ora la pozione dovrebbe essere già di un azzurro acceso invece è ancora di questo colore blu notte. Non capisco dove ho sbagliato.-
L'uomo prese gli appunti della ragazza.
-mmm... ah si ora è chiaro, qui.- fece vedere alla ragazza dove secondo lui aveva sbagliato.
-Raddoppiando le dosi devi girare molto di più dopo aver aggiunto la belladonna, ma nulla di grave è rimediabile.- prese il mestolo e girò 3 volte in senso orario e due volte in senso anti orario la pozione iniziò a schiarirsi.
-Ti ringrazio ora continuo io.- fece per prendere il mestolo e le loro mani si incrociarono.
Si guardarono negli occhi per una frazione di secondo poi Severus tornò alla sua pozione e Hermione tentò di concentrarsi sulla pozione anche se i suoi pensieri correvano in un altra direzione.
"Cosa mi stai facendo Severus?" Questa era la domanda che frullava in testa alla giovane.
Peccato che questa volta le barriere occlumantiche di Severus erano abbassate e lui sentì la sua domanda.
Guardò la ragazza senza farsi notare e notò un leggero rossore sulle guance, l'uomo sorrise e tornò alla sua pozione, alzò le sue barriere occlumantiche e rispose alla domanda silenziosa della ragazza.
"Se sapessi cosa mi stai facendo tu ragazzina impertinente" poi sorrise e scosse la testa tornando veramente alla sua pozione.
Tutto era tranquillo e silenzioso fino a che una voce proveniente dall'ufficio non fece saltare entrambi.
-Severus? Sei qui?- quella voce li gelò entrambi sul posto.
"Nasconditi, da quella porta si accede alle mie stanze, va nella cabina armadio" l'uomo alzò la bacchetta e disilluse il muro che mostrò un altra piccola porta la ragazza vi entrò ma era troppo curiosa di sapere perché lui era li.
-Severus, non so dirti quanto sono pervaso dalla felicità di vederti.-
-Cosa succede Lucius ci sono problemi con Draco?-
-Nessun problema con lui solo ecco, mi manda il lord.-
-Non poteva chiamarmi?-
-Non voleva distrarti dalle tue provettine evidentemente, mi ha solo detto di riferirti un messaggio.-
-Quale?-
-Come sei poco ospitale Severus, non mi offri nemmeno da bere?-
Severus fece levitare verso di lui un bicchierino di Whiskey Incendiario.
-Ora hai da bere, vieni al sodo che ho da fare.-
-Voleva semplicemente ricordarti la tua missione, credeva che Draco non avesse avuto l'effetto desiderato, così ha mandato me a ribadirtelo. Lui vuole la Granger, il prima possibile.- finì il suo bicchierino e se ne andò dal camino così come era arrivato.
"Esci Hermione lo so che sei li"
Ma la ragazza non uscì.
-Hermione? Hermione dove sei?- allarmato Severus aprì la porta dei suoi alloggi e la trovò con le gambe tra le ginocchia che tremava.
-Hermione, calmati non ti succederà niente, ti proteggerò sempre.- si abbassò e la prese in braccio la portò sulla poltrona dell'ufficio e la tenne sulle sue gambe e la abbracciò accarezzandogli la schiena finché la ragazza non si calmò
-Ci sarò sempre per te hai capito?- chiese l'uomo girandole la testa per fare in modo che lo guardasse negli occhi.
-Grazie Severus.- la riccia gli buttò le braccia al collo e lo strinse forte.
L'uomo ricambiò il suo abbraccio e rimasero così per molto tempo, fino a che l'orologio non battè l'ora di pranzo e loro dovettero separarsi. Hermione si allontanò ma non scese dalle sua gambe l'uomo allora le diede un bacio sulla guancia e la aiutò ad alzarsi.
-Dobbiamo andare a pranzo.-
-D'accordo andiamo.- Hermione gli offrì la mano che lui accettò e si diressero alla porta dello studio, nessuno dei due voleva staccare quel contatto, si guardarono per molto tempo poi a malincuore entrambi lasciarono la mano, Severus aprì la porta.
-Mi dispiace signorina Granger il suo compito era da O non ho intenzione di alzarle il voto e adesso fili via prima che tolga dei punti alla sua casa.-
-Mi scusi se l'ho disturbata professore.- la ragazza uscì nel corridoio deserto e allora si girò verso l'uomo che le fece l'occhiolino.
-Va adesso dai.-
La riccia annui e si diresse a passo svelto alla sala Grande.
Pranzarono tutti insieme e i ragazzi diedero il loro regalo a Hermione, quest'anno avevano fatto un regalo unico.
Harry e Ron le avevano regalato un braccialetto in argento con all'interno inciso il suo nome.
-Ragazzi ma è bellissimo veramente.-
Con la posta arrivarono i regali dei gemelli e dei signori Weasley, i gemelli le avevano mandato una fornitura di prodotti Weasley, Molly e Arthur le avevano mandato un braccialettino in pelle fatto da Molly con inciso Famiglia, il bigliettino diceva "Buon compleanno a te che sei la nostra seconda figlia femmina, con amore Arthur e Molly."
La ragazza sorrise e indossò anche questo secondo bracciale.
-Signorina Granger?-
-Professoressa McGranitt, mi dica.-
-Seguimi.- si diresse verso l'uscita della sala Grande.
-Ci vediamo dopo ragazzi.-
-Hermione alle 14:00 in punto all'ingresso.- la riccia annuì alla sua migliore amica e seguì la McGranitt nel suo ufficio.
-Entra pure cara.-
-Minerva che succede?- chiese la ragazza alla donna non appena la porta si fu chiusa dietro di loro.
-Buon compleanno, ci ho messo un po' a trasfigurarlo in ciò che volevo ma alla fine ce l'ho fatta.-
"Alla mia migliore studentessa, buon 17° compleanno" era una targa in argento che portava incise queste parole.
-Grazie Minerva è bellissimo davvero.- la riccia si asciugò una lacrima e sorrise alla donna.
-Ah e non è tutto, stamattina è arrivato questo, è da parte dei tuoi genitori.- le porse un pacchetto con della carta azzurra e un fiocco blu.
La riccia lo afferrò si sedette su una poltrona lo scartò e ne estrasse una pallina di vetro con dentro una foto di loro tre a New York quell'estate.
-Strano.- disse la McGranitt andandosi a sedere dietro la scrivania.
-È un oggetto babbano che se viene scosso fa questo effetto con le stelline che si muovono in vortice vede?-
-Si cara, ho presente di che oggetto si tratta, ma di solito al compimento dei 17 anni alle ragazze così come ai ragazzi viene fatto un regalo importante da parte dei genitori, perché nel mondo magico ai 17 anni si diventa maggiorenni, ai ragazzi viene regalato un orologio d'oro.-
-Ma no Minerva, nel mondo babbano si diventa maggiorenni al compimento dei 18 anni.-
-Ah ecco ora è tutto più chiaro.-
-Ma se ai ragazzi viene regalato un orologio d'oro alle ragazze cosa viene regalato?-
-Alle ragazze viene regalato l'anello di famiglia.-
-Che cosa intende con anello di famiglia?-
-L'anello di fidanzamento che i padri usano quando chiedono la mano della propria moglie.-
-Quindi i miei genitori mii dovrebbero regalare l'anello che mio padre comprò a mia madre quando le chiese di sposarla?-
-In generale la tradizione è questa.-
-Impossibile, mia madre non se ne separerebbe mai, ci è troppo affezionata.- la riccia sorrise e il pendolo suonò le 14:00 in punto.
-Mi scusi Minerva, ora devo andare.-
-Aspetta ancora un momento, consegna questi al signor Gazza prima di uscire, sono i permessi per te e la signorina Weasley di uscire dal castello.-
-La ringrazio professoressa.- le disse e prese le sue cose.
-Buon pomeriggio cara.- la salutò la donna chiudendo la porta.

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