Albus Silente era seduto nel salone di villa Prince ad attendere Severus.
Non appena il mago si smaterializzò con la strega tra le braccia svenuta l'anziano preside si alzò ed andò in contro all'uomo che considerava un figlio.
-Che cosa è successo Severus? Non avrai fatto saltare la tua copertura immagino.-
-Non parlarmi della tua stupida copertura che per mantenerla mi è toccato cruciarla.-
-Severus posala sul divano e raccontami che cosa le è successo.-
-Quando sono arrivato a villa Malfoy lei non c'era non sentivo urla e mi stavo quasi per rilassare quando dopo aver parlato di Draco lui mi dice di aver mandato Greyback qui a casa mia, e lo fa avvicinare con Hermione svenuta in, beh non posso definirlo in braccio, la teneva in piedi dalle spalle.
È stata schiantata Albus, mentre schermava la propria mente, il signore Oscuro non è riuscito a svegliarla, io sono riuscito ad entrare in contatto con la sua mente e a cercarla, è nascosta dentro di se. La sua bacchetta è in un cassetto in laboratorio, l'ha nascosta li per non farsela prendere, e questo è stato un bene perché prima di nasconderla aveva sigillato la porta, ovviamente è bastato un alohomora, ma nessuno pensava che lei fosse qui con me, hanno pensato che volessi portarla dall'oscuro Signore solo che tu mi hai chiamato ad Hogwarts prima di portarla per la signorina Bell. Ora dovrò aiutarla a svegliarsi, credo che ci sia un modo ma devo entrare in contatto con lei, per questo mi servirà forza mentale, e non potrò reggere il mio fisico, ho bisogno che tu mi tenga in piedi Albus.-
-Non appena mostrerai segni di cedimento io sarò dietro di te a sostenerti.-
-Perfetto, vogliamo cominciare?-
Il preside annuì e Severus estrasse la bacchetta puntandola contro la mente della ragazza.
-Legilimens-
"Hermione? Dove sei? Parlami come prima e io ti raggiungerò"
"Severus? Sei tu?"
Severus non sapeva dove andare, la voce di lei sembrava provenire da tutte le parti.
"Severus!" L'uomo si girò di scatto, la voce sembrava provenire da una porta chiusa che Severus ricordava come la porta dell'infanzia di Hermione.
Lentamente la aprì e dentro c'era una scena di Natale, dato l'enorme albero dietro di lei e la generosa quantità di pacchetti sparsi ovunque.
"Severus guarda, l'orsacchiotto bianco che volevo" recitava la bambina seduta per terra mostrandogli il peluche, l'uomo le sorrise e poi si ritrovò in un vortice di colori, che si fermò poco dopo trovandosi in una classe babbana con i banchi minuscoli.
Una Hermione bambina era seduta in un banco, rigorosamente in prima fila, e dietro di lei alcuni compagni la additavano come "la strana" "la secchiona".
Una bambina le si avvicinò e le alzò il volto rivelando le sue lacrime. La seconda bambina la prese per mano e la portò fuori dalla classe.
Quella bambina doveva essere l'amica di cui Hermione le aveva parlato. Molte scene di lei e questa bambina gli scorsero davanti fino a che la porta gli si chiuse in faccia e di nuovo si sentì chiamare dalla voce di lei questa volta la porta portava sopra di essa la scritta Hogwarts.
"È la seconda volta che parli non interpellata signorina Granger, non sai trattenerti o provi orgoglio ad essere un insopportabile so tutto io, 5 punti in meno al Grifondoro. Come antidoto alla vostra ignoranza voglio sulla mia scrivania entro lunedì mattina due rotoli di pergamena sul lupo mannaro con particolare enfasi su come riconoscerlo."
La scena cambiò e si vide Hermione in biblioteca con davanti decine di volumi sparsi sul tavolo.
"Insopportabile so tutto io eh? Glielo do io l'insopportabile so tutto io, sono l'unica che sa qualcosa dentro quella classe di teste di legno e mi dice anche insopportabile so tutto io? Ahhhh se me lo trovo davanti lo mangio!!!" la più giovane dei Weasley seduta al tavolo la guardava camminare avanti e indietro nervosa e arrabbiata mentre snocciolava epiteti poco carini nei confronti dell'insegnante.
Ancora una volta un vortice di immagini gli si parò davanti e quello che vide lo riportò al suo ricordo più doloroso.
"-Vedi Weasley al contrario di altri mio padre può permettersi il meglio.- recitava Malfoy mostrando la sua nuova scopa di quidditch.
-Nessuno dei Grifondoro si è comprato l'ammissione sono stati scelti per il loro talento.- gli rispondeva a tono Hermione.
-Nessuno ha chiesto il tuo parere, Sanguesporco.-"
Piton si sentì morire in quell'istante, anche su Hermione era stato usato quell'epiteto orribile.
Certo almeno non era stato il suo migliore amico a dirglielo.
La scena mutò di nuovo e con un sottofondo disgustoso di Weasley che vomitava lumache i tre si trovavano all'interno della casa di Hagrid.
"-Chi ha tentato di incantare?- chiedeva Hagrid.
-Malfoy, ha chiamato Hermione, beh esattamente non so che cosa significhi.- disse Potter." Severus non aveva dubbi, l'ignoranza di quel ragazzo non conosceva limiti.
"-Mi ha chiamata Sanguesporco.-
-Che cos'è un Sanguesporco?-
-È un insulto spregevole per quelli che sono nati babbani, quelli che non hanno i genitori maghi, una come me. Non è un termine che di solito si usa tra la gente civile.- disse Hermione con le lacrime agli occhi.
-Le cose stanno così, Harry, ci sono dei maghi, come Malfoy e la sua famiglia che credono di essere meglio perché sono quelli che la gente chiama purosangue.- Hagrid asciugò le lacrime di Hermione e la ragazzina gli regalò un sorriso."
Di nuovo gli fu sbattuta la porta in faccia.
"Hermione dove diavolo sei?"
Piton girò intorno per molto tempo, ma non riuscì a trovare la ragazza da nessuna parte.
"Hermione, Hermione? Hermione santo cielo dove ti sei nascosta? Mi dispiace per tutto quello che hai dovuto passare, mi dispiace veramente tanto ma credimi se ti dico che ti capisco, anche io da ragazzo ero spesso bullizzato, e non per la mia natura da mezzosangue ma semplicemente ero debole e amico di Lily, cosa che a James Maiale Potter non andava a genio, ma torna da me Hermione, ti prometto che non ti succederà più nulla e che io ci sarò sempre per te, ti proteggerò sempre."
Severus si trovò davanti ad una porta chiusa. Una porta nera. Lentamente si avvicinò e la aprì.
La scena era quella di poco prima in cui lui la cruciava sotto lo sguardo attento di Voldemort.
"Hermione, ti prego, non pensare male di me, lo sai perché ho dovuto farlo."
La figura di Severus nella mente di Hermione si accasciò a terra.
Non sapeva più nemmeno lui dove cercarla, aveva girato ovunque, ma la sua mente in quel momento era un groviglio intricato di porte e corridoi, si era spinto fino alle sue più grandi delusioni ma di lei nessuna traccia.
"Severus!" l'uomo sentì una mano posarsi sulla sua spalle e lui in lacrime alzò il viso ritrovandosi davanti Hermione.
"Ti prego perdonami, per tutto." lui le prese una mano e la baciò restando ancora inginocchiato davanti a lei.
"Hai intenzione di portarmi fuori di qui, la mia mente non è un bel posto sai?"
L'uomo annuì e prese più saldamente la sua mano, scollegò la propria mente da quella di Hermione e ne uscì.
Si ritrovò retto in piedi da Albus.
-Da quanto mi stai reggendo?-
-Più o meno da quando hai iniziato. La signorina Granger?-
-Dovrebbe essere tornata con me.- Severus si girò ad osservare la ragazza non c'erano cambiamenti, era sempre stesa sul divano incosciente.
-C'è qualcosa che ci sfugge Albus, qualcosa che non abbiamo considerato.-
Entrambi passeggiavano avanti e indietro per la stanza.
Dopo mezz'ora di avanti e indietro, di consultazione di volumi, si fermarono, uno di fronte all'altro, al centro della stanza e i loro occhi si illuminarono.
-Ma certo! Come ho fatto a non pensarci, Hermione è stata schiantata.- L'uomo puntò la bacchetta contro il corpo di Hermione e quest'ultima dopo non pochi colpi di tosse si ridestò.
-Hermione.- l'insegnate corse ad abbracciarla ma dopo la sua smorfia di dolore lui si ricordò delle ferite da Cruciatus.
-Molto bene, visto che qui non sono più di nessuna utilità ritornerò al castello.-
-Professor Silente! Non l'avevo vista, come sta?-
-Oh io molto bene signorina Granger, la ringrazio, lei cerchi di rimettersi.-
-Lo farò senz'altro signore-
Il preside entrò nel camino e tornò a Hogwarts.
-Dobbiamo parlare.- disse la riccia non appena l'ultima fiamma verde si spense.
-Prima ti curo, poi parliamo.- la ragazza annuì e lui si diresse all'armadio delle pozioni, aveva studiato un unguento che serviva per le ferite lievi da maledizione crucio, per i tagli più pesanti serviva il dittamo.
-Brucerà un pochino ma non si vedrà nessuna cicatrice, ho cercato di usare lo sguardo più crudele possibile ma non volevo davvero farlo quindi le tue ferite sono superficiali, rispetto a quelle che mi hai curato tu.-
La riccia annuì semplicemente mentre stringeva i denti, il tocco di lui era delicato ma le ferite bruciavano un sacco.
-Ti darò la ricetta di questa pozione, devi essere in grado di prepararla, sai se ci sarà una guerra anche se non è molto efficace sui tagli da maledizioni Cruciatus serie può essere un utile tampone per una sanificazione seria successiva.-
La ragazza gli sorrise e lui si chinò a baciarle la fronte.
-Ora devi riposare, ti porto nella tua stanza.- la prese in braccio e lei gli mise le mani intorno al collo.
Lui la adagiò nel letto poi le diede un altro bacio sulla fronte e fece per uscire dalla stanza.
-Severus, resta ti prego.- l'uomo con già la mano sulla maniglia della porta si fermò e tornò indietro, si stese a fianco della ragazza e lei nascose la testa nel petto di lui, si addormentarono abbracciati pochi minuti più tardi.Quando ormai era calata la sera Hermione si svegliò e si ritrovò da sola a letto.
-Severus?- chiamò disperata a quel punto.
-Severus dove sei?- urlò più forte rimanendo immobile nel letto.
-Hermione? Sono qui, hei hei calmati, non ti lascerò mai più, ero solo sceso di sotto a dire a Elenie di prepararci qualcosa per cena, che cosa ti andrebbe di mangiare?-
-Che ne dici di una bella cotoletta con le patatine fritte?-
L'uomo si aprì in un largo sorriso.
-Mi sembra un ottima idea.- le allungò una mano.
La ragazza la afferrò e insieme si diressero in cucina.
-Elenie?-
-Padrone Elenie è qui, signorina Granger, sta meglio?-
-Elenie, preparaci cotoletta con patatine fritte per cena.-
-Ma signore lei..-
-Quante volte ti ho detto di non contraddirmi Elenie? Tu sai cosa devi fare in questi casi.-
-Si signore mi scusi, vado immediatamente.-
-Cosa deve fare?-
-Non amo particolarmente il cibo fritto, perciò farà le patatine solo per te e a me preparerà della verdura per contorno.-
-Ah ora è chiaro.-
-Vieni andiamo sul divano.-
Si sedettero uno accanto all'altra sul divano e poi l'uomo si rialzò.
-Vuoi qualcosa da leggere?-
-Mi piacerebbe, che libri hai?-
-Ricordi? Ho una biblioteca immensa di sopra?-
-Giusto, mmm allora prendimi Jane Austen.-
-Titolo?-
-Sorprendimi.-
L'uomo alzò un sopracciglio e si diresse al paino di sopra.
Tornò poco dopo con un libro di pozioni e una prima edizione di Mansfield Park.
-Cosa tu hai una prima edizione di Mansfield Park?- la riccia afferrò il libro e iniziò a sfogliare le pagine con delicatezza.
-Mio nonno lo regalò a mia madre quando ricevette la sua lettera per Hogwarts.-
-Sul serio?- Hermione si stese con la testa sulle gambe dell'uomo che si era riseduto sul divano e prima di cena era già arrivata al capitolo in cui Sir Bertram si recò per due anni ad Antigua, per risolvere alcuni problemi nella piantagione che possedeva.
-La cena è servita.-
Hermione e Severus si alzarono e si diressero verso la sala da pranzo, il tavolo era lungo ma non eccessivamente e loro erano seduti a due punti opposti, in centro al tavolo c'era un grande candelabro.
Severus molto elegantemente gli scostò la sedia e lei si sedette.
Cenarono in silenzio, Hermione ripensava a tutto ciò che l'uomo aveva visto nella sua mente.
Alla fine della cena dopo un ottimo dessert e delle facce strane da parte di Severus alla ragazza che intingeva le sue patatine nella maionese, si spostarono in sala.
-Allora ti è piaciuta la cena?-
-Molto ti ringrazio.-
Si sedettero insieme sul divano e Hermione cominciò a porgli delle domande.
-Allora, hai visto delle cose prima.-
-Non so di che cosa stai parlando.-
-Severus..-
-Hermione davvero non ho idea di che cosa parli.-
-Oh andiamo Severus. So che nella tua mente brillante vagano delle domande che vorresti pormi avanti sono qui per rispondere a queste domande.-
-Hermione, davvero, terrò per me queste ipotetiche domande se mai ce ne fossero.-
-Severus sono qui per fugare ogni dubbio, avanti!-
-D'accordo ma non ho intenzione di farti rivivere brutti ricordi, anche se ora che mi viene in mente, avrei una domanda da farti.-
-Sono tutta orecchie.- la ragazza sorrise e l'uomo prese un bel respiro prima di porre l'unica domanda che in quel momento lo incuriosiva seriamente.....HOLA!
Eccomi qua!
Spero vi piaccia questo nuovo capitolo.
Stellinate e commentate.
Alla prossima!
Niky!
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Legilimens ~ A Snamione Story
FantezieSeverus Tobias Piton, cinico, ottuso e oscuro professore di Pozioni della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, non che capo della casata Serpeverde. Hermione Jean Grenger, studentessa con il massimo dei voti in tutte le materie di Hogwarts app...