Quella mattina era arrivata presto in aula, mancava ancora un po' all'inizio della lezione. Pensò di ascoltare un po' di musica per rilassarsi, ma il mal di testa le stava dando i tormenti, quindi rinunciò ancor prima di cercare di srotolare le cuffiette. Poggiò lo zaino a terra, dando le spalle all'entrata. Non avrebbe dovuto bere così tanto la sera precedente, ma era l'unico modo che le aveva permesso di spegnere il cervello per tutto quello che era accaduto, a partire da Lucy, che l'aveva eccitata per poi lasciarla insoddisfatta, alla discussione con Ashley -con tutti gli occhi puntati addosso-, alla paura di calciare, al corpo di Camila vicino al suo. E i ricordi dell'anno precedente che la tormentavano, la paura di sbagliare e ritrovarsi nelle stesse identiche condizioni.
"Lauren, sempre mattiniera." Urlò quasi Dinah, penetrandole il cervello con la sua voce. Sussultò e poi abbozzò un saluto poco energico a lei e Camila. "Altra nottata movimentata?" Indagò il portiere.
"Non nel senso che credi tu." La smorzò Lauren. "Potresti evitare di urlare, cortesemente?" La pregò, portandosi le mani alla testa.
"Uh, abbiamo un brutto dopo sbronza, eh?" Intervenne Camila, sorridendole. "La caffeina è quello che ti ci vuole. Andiamo." La tirò verso la porta, e si diressero tutte e tre in caffetteria.
"Tre soliti." Ordinò Camila per tutte. "Allora, raccontaci di ieri. La persona che ti ha fatto ubriacare è la stessa che ti ha vampirizzata l'altra notte?"
Le guance di Lauren mostrarono tutto l'imbarazzo che provava, strappando grasse risate alle due compagne di squadra.
"N-no. Ero da sola. Ieri sera, intendo, sai..." Balbettò ancora imbarazzata.
"Ehi, non ci si ubriaca mai da sola quando si hanno a disposizione delle amiche con cui farlo." Scherzò Dinah.
Eh, ad avercele delle amiche.
Forse il suo sguardo triste parlò al suo posto, perché improvvisamente aggiunsero entrambe: "Hai noi." Lauren annuì, non tanto convinta.
Lo pensate solo perché mi conoscete da una settimana. E provo attrazione sessuale per almeno una di voi due. Quando Camila lo scoprirà sarò nei guai. Di nuovo. Si passò una mano tra i capelli, distogliendo lo sguardo dalle due ragazze di fronte a lei e concentrandola sul caffè ancora caldo, persa tra i suoi pensieri. Si massaggiò la tempia, ancora dilaniata dal dolore.
"Lauren, tutto bene?" Le chiese Camila, riportandola alla realtà.
"Si. Si. Credo che dovremmo andare." Disse, sfuggente.
Terminati i caffè, raggiunsero l'aula e seguirono le lezioni. Il mal di testa di Lauren non accennava a diminuire, quindi durante la pausa pranzo decise di tornarsene a casa e saltare le lezioni del pomeriggio.
"Forse dovremmo accompagnarti. Non mi sembri stare molto bene." Propose Dinah dopo averla osservata.
"No, tranquille, è solo un brutto mal di testa."
"Credo che tu abbia la febbre." Le comunicò Camila, poggiandole la mano sulla fronte. Fresca. Ebbe un brivido. "Sei bollente. Andiamo."
Lauren provò a dissuaderle, ma fu inutile, erano davvero testarde. La scortarono al suo appartamento, e spinte anche da un po' di curiosità vi entrarono, guardandosi intorno.
Meno male che non ho lasciato troppo disordine in giro. O vestiti sparsi in salotto come faccio di solito. Si rassicurò Lauren, crollando sul divano.
"Essenziale." Commentò Camila.
"Si dice così quando un appartamento è spoglio?" Rise Lauren. Gran parte delle sue cose erano ancora impacchettate.
"Beh quegli scatoloni creano il giusto effetto." La presero in giro le due. Evidentemente non aveva avuto ancora il tempo di disfarli. "Passiamo dopo l'allenamento per vedere come stai."
"Ma io ci vengo all'allenamento."
"Non ci pensare proprio. Lo dico io alla Lopez, tu riposati." Camila le scoccò un bacio sulla guancia. "Ci vediamo dopo."
"Portiamo noi la cena. Ciao." Salutò anche Dinah, uscendo dietro la mora.
Si alzò a fatica dal divano, andò a prendere delle medicine, poi filò in camera da letto per mettersi comoda e si addormentò nel giro di pochi minuti.
Fu svegliata dal campanello, quel rumore irritante le trapassò il cervello con una fitta di dolore. Si alzò traballante, con un occhio ancora chiuso e i capelli arruffati. Aprì l'uscio, trovandosi quattro teste di fronte con dei cartoni di pizza che emanavano un profumo paradisiaco, ricordandole che non toccava nulla dal caffè della mattina.
"Vi faccio entrare solo per la pizza, sia chiaro." Disse, aprendo la porta e facendo entrare Camila, Dinah, Ally e Normani. "Ma che ora è?"
"Sono le otto di sera." Rispose Ally. "Ciao anche a te. Come stai?"
"Rincoglionita. Ho dormito finora." Ricordò di aver indosso solo una felpa che arrivava a stento sulle cosce, e si sentì morire dall'imbarazzo. "Arrivo." Disse correndo in camera e indossando il primo pantaloncino che trovò, che non era comunque più lungo della felpa, ma meglio di nulla. Devo ricordarmi di mettere i pantaloni prima di aprire la porta, senza nemmeno sapere chi c'è fuori.
"Dai muoviti." Risero le altre, poggiando le pizze sul tavolino. "Non vorrai far freddare la pizza."
"Assolutamente no. Vado a prendere i piatti e delle bibite." Le informò, uscendo dalla stanza da letto e dirigendosi in cucina.
"Ti aiuto" Disse Camila, seguendola. Si guardò intorno curiosa, mentre Lauren prendeva tutto l'occorrente, piazzandoglielo in mano mentre si occupava delle bibite. "Come ti senti? Hai ancora la febbre?"
"Non credo, mi sento meglio, davvero."
Camila poggiò le stoviglie sul tavolo per toccarle la fronte, ma stavolta la trovò fresca, e sorrise. Prima di togliere la mano, le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, annuendo soddisfatta e strappandole una risata. Riprese i piatti e tornarono in salotto entrambe.
"Guardiamo un film?" Propose Normani, prendendo posto sul divano, mentre le altre si erano sedute sul tappeto per evitare che Lauren sforzasse il ginocchio in posizioni scomode.
"Sceglietene uno su Netflix." Disse la padrona di casa accendendo la tv.
"Perché non guardiamo quella nuova serie tv di paura?" Propose Dinah, scatenando una discussione con Camila. Lauren se la rise mentre rubava una fetta di pizza ancora calda, subito seguita a ruota dalle altre. La discussione andò avanti finché non trovarono tutte un film che stavano aspettando di vedere da tanto.
Nonostante fosse interessante, Camila si addormentò quasi subito. Lauren se ne accorse perché sentì la sua testa sulla spalla, e si girò a guardarla con aria interrogativa. Normani, che era seduta alla destra della mora, rise. "Stasera tocca a te farle da cuscino. Ci siamo passate tutte, abituati. Non ha mai visto la fine di un film." Risero tutte della ragazza addormentata, disturbandola, così senza svegliarsi, si accoccolò ancora di più a Lauren, suscitando un'altra scarica di risate. Rise anche Lauren, anche se quel contatto non le suscitava tante risate, ma ben altro. Era intrappolata. E non le dispiaceva affatto.
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Gioco di squadra - Camren
FanfictionLa stagione calcistica delle Fifth Harmony cambia radicalmente con l'ingresso in squadra di una nuova calciatrice.