Capitolo 12

832 31 1
                                    

Scambiò uno sguardo rapido con Dinah, che captò subito i suoi pensieri, e lo distolse per fissare l'interazione tra le due.

Lauren si era avvicinata per salutarla, Keana si era subito staccata dal muro per diminuire le distanze, passandole la mano libera sulla vita e attirandola a sé per lasciarle un bacio sulla guancia.

"Non sono riuscita a trovare di meglio con il poco preavviso." Disse Keana riferendosi alla bottiglia di vino rosso nella sua mano.

"Scusami, eravamo all'allenamento." Si giustificò Lauren, che sembrò ricordarsi solo in quel momento della loro presenza. "Loro sono Dinah, Camila, Normani e Ally." Le presentò in ordine. "Ragazze, lei è Keana Issartel."

Si scambiarono strette di mano, ripetendo i propri nomi mentre entravano nell'edificio, dirette all'appartamento di Lauren. Una volta all'interno presero posto sul divano e davanti ad esso chiacchierando in generale con la nuova ospite, mentre la padrona di casa andò in camera per mettersi comoda. Rientrò nel salotto chiedendo: "Ordiniamo qualcosa da mangiare?"

Dinah bloccò tutte annunciando: "No, stasera Mila ci delizierà con qualche piatto cubano preparato con tanto amore."

"Cosa?" Chiesero tutte stupite, Camila inclusa che subito pensò: Cazzo, non so cucinare nulla. "Non credo di avere gli ingredienti adatti." Cercò di scamparsela, ma ormai erano tutte entusiaste della proposta.

"Allora li andiamo a comprare, è ancora presto." Due minuti dopo era per strada con Dinah diretta ad un supermercato. "Cosa diavolo dovrei comprare? Non sono in grado. Non ho mai cucinato prima."

"Senti, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente per farvi stare un po' da sole, non posso mica aiutarti io nella cucina di Lauren?"

"Mi renderò ridicola." Si disperò Camila.

"Chiama tua madre e fatti spiegare la ricetta più semplice che conosce. Muoviti. Non possiamo lasciarle sole troppo tempo. Quella l'ha già puntata, non vedi come le sta appiccicata?"

"Ho notato." Rispose acida la mora, selezionando il numero di sua madre sul cellulare in cerca di aiuto. Dopo mezz'ora era nella cucina di Lauren con l'occorrente, sperando di non dimenticare nulla. Ma almeno era realmente da sola con la ragazza che stava dominando i suoi pensieri.

Cercò di restare calma mentre iniziava a seguire i passi che sua madre le aveva ripetuto diverse volte al telefono, non prima di essersi fatta beffe di lei che non aveva mai voluto imparare. Sbuffò quando si ritrovò la maglietta completamente impiastricciata con la salsa all'arancia che stava preparando, guardando Lauren che ridacchiava.

"Non so come sia venuta in mente questa proposta a Dinah, giuro che me la pagherà." Minacciò, guardando verso il soggiorno da dove l'amica le controllava a distanza, ridacchiando anche lei.

"Non sei una gran cuoca, eh?"

"Direi di no. Sperate di uscirne illese stasera." Rise Camila, indicando il pasticcio davanti a lei. L'altra rise con lei, e la mora si rese conto che quella risata era meravigliosa, e avrebbe voluto ascoltarla sempre. Ci sto cadendo con tutte le scarpe. Ammise a sé stessa, guardando il viso illuminato dalla risata dell'altra. Lauren si era avvicinata con uno straccio e provò a pulire la macchia sul suo addome, causandole una scossa elettrica che la fece indietreggiare.

"Tutto bene?" Le chiese Lauren, tornando seria vedendo la reazione.

"Solletico." Si giustificò ridendo, seguita nuovamente da lei che scosse la testa un paio di volte. Lauren provò di nuovo a smacchiarle la maglietta, ma senza molto successo. Era molto vicina, poteva sentire il suo profumo, oltre alle sue mani sull'addome. Chiuse gli occhi, godendosi il lieve contatto.

Gioco di squadra - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora