2.

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Busso alla porta di vetro tenendo ben saldo il vassoio tra le mie mani, una volta ricevuto il permesso entro chiudendo la porta alle spalle, mi avvicini alla scrivania poggiando attentamente il vassoio contente i due caffe e faccio un passo indietro

- Signor Dilan avrei da chiederle un favore..- chiesi titubante, erano rare le volte che chiedevo al mio capo di poter andare via prima da lavoro. Quando succedeva sapeva vhe riguardasse mio figlio Liam, infatti non mi stupì il fatto che capì al volo cosa volevo chiedergli

- Qualcosa non va Amy? Riguarda il piccolo Liam?- sentendolo nominare Can rivolse subito lo sguardo verso di me aggrottando la fronte, si era perso molte forse fin troppe cose nel corso degli anni e Liam era una di queste

- In realtà si..vede tra un po' Liam uscirà da scuola e purtroppo mia madre non può andare a prenderlo e per di più neanche la babysitter era disponibile oggi- spiegai brevemente

- Va pure tranquilla, oggi non c'è altro da fare qui, nel caso ti mando tutto via email- mi rispose tranquillamente con un sorriso

-La ringrazio davvero di cuore signor Dilan- gli mostrai uno dei sorrisi più sinceri, nonostante fosse il mio capo adoravo il fatto che fosse così comprensivo. Can nel frattempo ascoltò la conversazione silenziosamente ma non smetteva mai di guardarmi

- Ora vai o farai tardi, salutami il piccolo Liam- mi rivolse ancora un sorriso e lasciai il suo ufficio ringraziandolo nuovamente. Mi avvicino alla mia scrivania recuperando tutte le mie cose, indosso il cappotto e prendo la borsa mettendola in spalla dopo aver preso le chiavi dell'auto

- Amy dove vai così di fretta?- mi chiede Claire

-Liam, scuola, ritardo- dissi tutto a monosillabi mentre mi recavo all'ascensore ovviamente seguita da Claire, una volta aperte le porte entrai premendo il bottone del piano terra

- Cena da te alle otto- disse Claire frettolosamente seguendo le porte dell'ascensore che si chiudevano, risi divertita tra me e me. Parcheggio l'auto non molto distante dalla scuola, cammino verso l'entrata aspettando il suono della campanella dopo aver scambiato i convenevoli con le mamme degli amichetti di scuola di Liam. Fortunatamente la campanella non tarda a suonare e subito fecero capolino i bambini, sorrisi a trentadue denti quando vidi il mio bambino

-Mamma!- disse correndo allargando le braccia verso di me, mi abbasso sulle ginocchia stringendolo forte, mi era mancato in quelle ore che non lo avevo visto. Quel bambino era una forza della natura, riempiva le mie giornate e mai mi sarei aspettata tutto questo nella mia vita: avevo solamente venticinque anni, il padre di Liam non appena ha saputo della notizia cambiò radicalmente, ricordo il giorno che mi disse che un bambino sarebbe stato d'intralcio ai suoi progetti, passa qualche mese prima che mi confessasse di avere un'altra lasciandomi poi. Mi ritrovai da sola, senza nessuno che si prendesse cura di me o meglio del mio bambino. Erano passati quasi cinque anni da allora e di suo padre neanche una minima traccia.

- Amore, hai fatto il bravo bambino?- chiesi con tono dolce prendendo il suo zainetto

-Certo mamma, io sono un bravo bambino- rispose prontamente facendomi una linguaccia.

Apparecchio il tavolo aggiungendo un posto in più per Claire, averla a cena era quasi un'abitudine ormai durante tutta la settimana erano pochi i giorni in cui non ci faceva compagnia per la cena, poco dopo suona il campanello e sicura che fosse lei andai ad aprire. Come previsto Claire fece il suo ingresso comportandosi come se fosse a casa sua, tolse il cappotto mettendolo sull'appendiabiti poi passò alle scarpe col tacco mettendo delle comode ciabatte che aveva lasciato di proposito a casa mia

- Ciao anche a te- dico scherzosamente continuando ciò che facevo poco prima del suo arrivo

- Come sta il mio bellissimo ometto speciale?- era un classico che mi evitasse succedeva sempre così, Liam era la priorità di tutti oltre che la mia

-Zia Claire, sto bene grazie- rispose dandole un bacio sulla guancia per tornare poi ai suoi giochi

-Dio quanto amo questo bambino- scoppiai a ridere, la conoscevo come le mie tasche e questa era una delle sue frasi fatte ogni volta che lo vedeva e lui la chiamava zia. La cena passò velocemente tra le varie chiacchiere e qualche gossip che non poteva mai mancare, Claire si era gentilmente offerta di mettere lei a letto Liam erano quasi le dieci e aveva già sforato di un bel po', nel frattempo io rassettai tutta la cucina aspettand che Claire mi raggiungesse sul divano per continuare le nostre chiacchiere avanti ad un buon bicchiere di vino

- Okay okay, cambiamo argomento. Parliamo di te mia cara e dolce Amy- disse prendendo un sorso di vino. Sapevo già dove voleva andare a fine ed ero sicura che non si sarebbe arresa fino a quando non le avrei detto tutto - punto primo non mi hai mai parlato di Can e- fece una breve pausa -Amy o mio dio ma che figo è? Non sembra nemmeno reale!-

-Vero?! Dio è anche meglio di quando l'ho conosciuto all'università!- risposi incredula. All'epoca era molto più magro, il fisico non era scolpito e tonico come adesso, la barba gli cresceva quasi a stento e i capelli erano corti

- Sto ancora aspettando la parte dove mi dici di come lo hai conosciuto- disse ridendo e io la seguii a ruota, non potevo evitare proprio nulla con lei. Mi misi più comoda sul divano e iniziai a raccontarle tutto dal principio. Io e Can ci siamo conosciuti all'università in Turchia, avevo vinto una borsa di studio per la facoltà di lingue, la facoltà che avevo scelto e quella che mi sarei laureata pochi anni dopo. Il giorno che l'ho conosciuto sembrava esattamente la scena di un film romantico: ero alla ricerca della mi aula, mi guardavo attorno spaesata e non facevo minimamente attenzione a dove mettevo i piedi nel mentre che camminavo gli andai a sbattere addosso facendogli accidentalmente cadere il suo libro di diritto pubblico e, proprio come accade nei film, entrambi ci abbassammo per raccoglierlo. Da li in poi nacque una strana e bizzarra amicizia agli occhi di tutti. Perché strana e bizzarra?! Entrambi passamo sempre il tempo insieme, entrambi eravamo gelosi l'uno dell'altra ma mai nessuno si è spinto mai oltre, tranne in qualche caso. Era capitato a volte che lui era sul punto di dirmi qualcosa di davvero importante o addirittura baciarmi ma veniva prontamente interrotto da qualche suo amico perdendo così ogni occasione che aveva. C'ero alla sua laurea, ricordo che dopo sua madre gli saltai al collo felice come non mai che si fosse laureato con il massimo dei voti in giurisprudenza. Lui c'era alla mia laurea, anche lui fu il primo ad abbracciarmi dopo i miei genitori. Ricordo ancora con profonda amarezza il giorno che dovetti salutarlo per il mio ritorno a Londra, ci eravamo promessi di vederci e sentirci sempre e fu così, almeno fu così per i periodi, ma quando fu chiamato per il servizio di leva obbligatoria nell'esercito fu l'esatto momento dove avevo perso ogni contatto con lui dopo esattamente tre settimane, dopo di che le settimane diventano mesi e i mesi diventarono anni e mi convinsi del fatto che mai più avrei rivisto Can in vita mia. Claire ascoltava tutto con interesse e io sorridevo felice nel rivivere quei momenti anche se erano solo nella mia mente ma dovevo essere sincera con me stessa: avrei davvero voluto che quei momenti tornassero a far parte della mia quotidianità.

Spazio autrice

Ciao a tutte, parto col dire che questa storia per me è un po' difficile scriverla.. È solamente qualche mese che seguo Can Yaman e mi risulta difficile spesso descriverlo quindi perdonatemi se può capitare qualche mio errore non solo nella descrizione del personaggio ma anche nella struttura della storia. Scrivo per passione, inventare storie o altro mi fa sentire in un certo senso meno sola ma a volte mi risulta difficile descrivere le idee che ci sono nella mia testa insomma le penso e immagino in un modo ma le descrivo in tutt'altro.
Non è la prima volta che scrivo, ho scritto altre storie su un altro profilo ma non sono mai riuscita a recuperare le credenziali per accedere nuovamente, questa storia è diversa ho pensato di non voler scrivere di litigi che portano i due protagonisti a lasciarsi per poi ricinciliarsi, voglio scrivere di due protagonisti che si incontrano dopo tempo scoprendo del loro amore nel corso del tempo.
Ad ogni modo spero che vi piaccia e spero di ricevere vostri commenti con pareri e anche consigli

Anna.

Fino A Farci Scomparire- Can Yaman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora