15.

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Erano giorni che non vedevo e sentivo Can, non rispondeva alle mie chiamate, non rispondeva ai miei messaggi e non si presentava neanche in ufficio. Mi sentivo vuota, completamente spaesata e non c'era un solo secondo dove non mi incolpavo, ero stata sincera gli avevo parlato a cuore aperto confessando i miei dubbi e le mie pure, poi ho letto quella lettera. In quella lettera c'era scritto tutto ciò che Can non aveva mai avuto il coraggio di dirmi a voce, una lettera scritta di suo pugno e di tutto cuore dove confessava di avermi sempre amata, solo ora mi rendevo veramente conto che non ha mai smesso di farlo. L'avevo letta più e più volte per riuscire a metabolizzare quanto scritto e arrivai alla conclusione che anche io avevo sempre amato Can, che anche lui era il mio porto sicuro, il mio posto nel mondo, che quel giorno che sono andata via, li con lui avevo lasciato il pezzo più grande del mio cuore lasciando che fosse proprio lui a custodirlo

- Ancora niente?- mi domandò Claire risvegliandomi dai miei pensieri. Subito dopo aver letto la lettera l'avevo chiamata, lei è corsa subito a casa mia e le avevo raccontato tutto facendole leggere il contenuto della lettera. Inutile dire che mi ha fatto una delle ramanzine più dure e veritiere di sempre ripetendomi in continuazione quanto fossi stupida se me lo avessi fatto scappare solo perché la mia testa straripava di dubbi e paure

- No, niente. L'ho cercato in ogni dove e il telefono è andato in escandescenza per tutte le volte che l'ho chiamato o gli ho scritto- risposi facendo uno sbuffo - e se fosse tornato in Turchia?- domandai quasi in preda al panico

- Amy non dire sciocchezze, è arrabbiato con te certo ma non credo che Can arrivasse a tanto pur di evitarti- la mia amica aveva ragione, non era da Can scappare così eppure mi chiedevo dove potesse essere..

Mi ritrovavo di nuovo sotto casa sua, tutte le luci erano spente e neanche la macchina era li parcheggiata, mi siedo sullo scalino sbuffando poi pesantemente. Capivo che fosse in un certo senso arrabbiato, ferito e che certamente non si aspettava minimamente le mie parole, ma sparire così mi faceva andare in pappa il cervello. Avevo provato a cercalo in tutti i luoghi, dal parco alla palestra ma niente di lui nessuna traccia, poi come d'improvviso mi era venuta l'illuminazione. Ricordo che anche ai tempi dell'università quando voleva starsene da solo e sparire allontanandosi da tutto Can andava nel suo luogo preferito, il mare. Come avevo fatto a non pensarci prima, a dimenticare questo piccolo particolare, senza pensarci su mi alzo dallo scalino e corro verso la mia auto mettendo in moto e sfrecciare per le strade di Londra. Conoscevo bene la strada che stavo percorrendo, ci andavo spesso anch'io quando litigavo con il padre di Liam, lo consideravo il mio rifugio. Osservare il mare mi rilassava, mi dava modo di pensare e anche di estraniarmi dal mondo intero, parcheggio l'auto non molto distante esultando mentalmente poiché le mie supposizioni erano giuste. Mi avvicino cautamente a lui pensando a quanto fosse bello

- Sapevo di trovarti qui- dissi solamente. Can si volta di scatto verso di me un espressione mista tra lo spavento e l'essere sorpreso, mi siedo accanto a lui piegando le gambe verso il petto

- Cosa ci fai qui?- chiese portando lo sguardo avanti a lui

- Ti cercavo..- dissi in un sussurro - possiamo parlare?- domandai poi aspettando un cenno da parte sua che non tarda ad arrivare

- Amy se sei venuta per dirmi che la tua testa è ancora piena di dubbi puoi risparmiartelo- il suo tono era arrabbiato, freddo e distaccato e questo mi fece capire quanto io lo abbia ferito

- Mio Dio Can, si è vero ho dei dubbi. Sono sempre stata così e questo lo sai bene!- era vero, sono sempre stata una persona che viveva di dubbi ed incretezze - ma non è così semplice-

- Potrebbe esserlo se solo tu non rendessi sempre tutto così complicato- disse voltandosi di nuovo verso di me - so che hai un figlio, che è tutta la tua vita. Lo so bene, ma io ti amo Amy. Ti ho sempre amata, e farei di tutto pur di rendere felice te e quel meraviglioso bambino- restai spiazzata da quelle parole, sapevo che Can mi amasse, lo avevo letto più e più volte in quella lettera ma sentirlo dire da lui aveva tutto un altro significato

- Avevo paura che tu non ti sentissi pronto o all'altezza di poter crescere un bambino come se fosse tuo figlio.. io mi sono lasciara sopraffare dalle mie paure- dico abbassando lo sguardo. Volevo buttarmi a capofitto e iniziare la mia storia con Can, ma la paura era più forte di tutto: avevo un bambino, un meraviglioso bambino il quale era più importante di tutto, più della mia stessa vita e non avrei permesso a niente e nessuno di poterlo fare soffrire ed era proprio per questo motivo che con Can volevo che tutto andasse per il meglio, ma le mie paure rischiavano di rovinare tutto

- Amy, amo tuo figlio tanto quando amo te- il mio cuore perse un battito ancora una volta a sentire quelle parole, era arrivato il momento che dicessi a Can tutto ciò che provavo per lui, ormai non aveva più senso nascondersi

- Can io ho capito una cosa.. subito dopo aver letto la tua lettera ho capito che sei sempre stato tu il mio posto nel mondo e che ti amo davvero, ma davvero tanto-

Spazio autrice
Perdonatemi il ritardo ma ho avuto delle cose da fare, ad ogni modo credo che questo sia il penultimo capitolo. Ad essere sincera non so come continuare la storia e inoltre penso che se continuassi cadrebbe nella monotonia e sinceramente è l'ultima cosa che voglio. Ad ogni modo inizierò a scrivere l'ultimo capitolo cercando di farlo lungo e degno di nota

Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e se vi va lasciate una stellina

Al prossimo capitolo

Anna.

Fino A Farci Scomparire- Can Yaman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora