3.

1.6K 115 2
                                    

Parlare a Claire di Can mi aveva fatto più che bene, ero felice di averle raccontato tutto dall'inizio fino alla fine.

"Si vede dal tuo sguardo che non hai alcun rancore verso di lui"

Queste sono state le parole esatte che mi aveva detto la mia migliore amica la sera precedente e che questa mattina ancora rimbombano nella mia mente. Non avrei mai avuto rancore verso Can, anche se avessi voluto non ci sarei riuscita neanche minimamente certo, rivederlo dopo anni e anni era stato come vedere un fantasma, ma non mi sarei mai dimenticata di lui. Conservavo ancora gelosamente le foto fatte insieme alla sua laurea così come alla mia e anche l'ultima foto fatta insieme il giorno della mia partenza. Can era una parte fondamentale nella mia vita e lo sarebbe stato per sempre, a prescindere da tutto

-Buon giorno splendore- ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi fossi accorta che Claire, come da rituale, era seduta avanti la scrivania con le due solite tazze di caffè

- Scusami non ti avevo vista- dissi prendendo la mia tazza - buongiorno anche a te comunque- prendo un sorso di caffè guardandomi intorno

- Ancora non è arrivato- disse di punto in bianco Claire, mi aveva capita al volo che cercavo Can con lo sguardo - non credi che dovresti iniziare a parlargli anziché evitarlo- continuò e io aggrottai la fronte contrariata

- Io..io non lo sto evitando. Semplicemente dovevo correre a prendere Liam a scuola, non ho avuto modo ecco- dico con tono ovvio. Era più che logico che fosse così non avevo alcuna ragione per evitare Can

- Certo come no- dice gesticolando con la mano - Ad ogni modo torno al mio lavoro, ci vediamo a pranzo?- chiede poi e proprio in quell'istante Can fa il suo ingresso in tutto il suo splendore. Sembra assurdo dirlo ma il colore nero gli stava da Dio

-Ci vediamo a pranzo- rispondo distrattamente continuando ad osservare Can indossava dei jeans neri e una maglietta nera che gli stavano divinamente, gli occhiali da sole che tolse non appena entrato in ufficio. Can non passava mai inosservato infatti tutto il genere femminile si fermava a guardarlo ininterrottamente da qualche giorno a questa parte, non che io facessi diversamente sia chiaro! Solamente ero più abituata alla sua bellezza disarmante, mi perdevo sempre nel guardarlo anche all'università o quando uscivamo insieme, era praticamente il mio hobby preferito guardarlo. Sapevo che lui se ne accorgeva sempre ma apprezzavo la sua gentilezza nel non farmelo notare

- Devo dirlo, non sei affatto cambiata negli anni- sobbalzai portandomi una mano al petto quando vidi Can avanti la mia scrivania e subito gli lanciai una gomma per cancellare per colpirlo ma lui aveva i riflessi troppo pronti e io una mira da fare schifo

-Mi hai fatta spaventare!- dissi cercando di ricompormi ma a quanto pare la situazione lo divertiva e non poco, nonostante la folta barba potevo notare le sue fossette comparire sulle guance ogni volta che rideva - Can! Non ridere di me!- continuai ridendo anche io

- La mia Amy, la mia dolce e permalosa Amy. Avevo ragione quando ho detto che non sei cambiata affatto- disse allargando le braccia. Non mi ero dimenticata dei suoi gesti, ricordavo ogni minimo particolare e sapevo che quando allargava le braccia così stava a significare solo una cosa. Mi alzai scuotendo la testa divertita per andargli incontro e abbracciarlo senza pensarci su nemmeno per un secondo. Mi lasciai stringere, non potevo negare a me stessa che mi fosse mancato solo che mi risultava ancora difficile ammetterlo: lo so che può sembrare un controsenso ma il fatto è che per anni ho cercato di reprimere la sua forte assenza imparando con il tempo che forse il nostro rapporto doveva andare così, reprimevo il fatto che per anni ogni mia abitudine oppure ogni mio gesto mi riportasse a lui. Era troppo importante per me, ogni cosa mi riportava a lui anche se lui non era più presente nella mia vita. Per anni avevo raggiunto la consapevolezza che Can per me non era solo un amico, ma era davvero qualcosa in più, cercavo di convincermi a tutti i costi che fosse solamente amicizia, una forte amicizia legata da chissà quale cosa ma in cuor mio sapevo di provare qualcosa di forte per lui e quel qualcosa, a distanza di sette anni stava ritornando a galla

- Potresti avere più o meno ragione sai?- dissi sciogliendo l'abbraccio

- Che vuoi dire con "più o meno ragione"? Amy ti conosco come le mie tasche- lo guardai per un secondo prima di rendermi conto di una cosa

-Mi conoscevi Can, non sono più la ragazza che hai conosciuto sette anni fa- gli risposi con un velo di tristezza nella voce. Anche lo sguardo di Can era cambiato, come se fosse stato colpito in pieno petto lo leggevo nei suoi occhi: aveva incassato il colpo ed era restato in silenzio forse ferito dalle mie parole. Non volevo essere così dura, ma entrambi dovevamo guardare in faccia alla realtà: non eravamo più i ragazzi di sette anni fa.

- Come siamo sileziose- mi richiamò Claire dal mio solito stato di trans. La piccola conversazione con Can mi aveva destabilizzata e proprio non riuscivo a togliermi dalla mente il suo sguardo - okay, che ti prende?- chiese poi notando ancora il mio silenzio

- Non volevo ferirlo. Non era mia intenzione Claire- parlai, sentivo gli occhi riempirsi di lacrime. La mia amica mi strinse la mano come per rincuorarmi chiedendomi poi con dolcezza cosa volessi intendere così iniziai a raccontarle della piccola conversazione avvenuta con Can questa mattina

- Ascolta Amy, non so esattamente cosa ci sia stato tra voi due in passato, so solamente ciò che tu mi hai raccontato ma ho come la sensazione che fosse molto di più di come mi hai descritto i fatti-

-Avessi dovuto vedere i suoi occhi. Mio dio Claire i suoi occhi parlano da se! E il fatto che io lo abbia ferito l'ho visto nei suoi occhi. Come ho potuto dirgli quelle cose? Sono una stupida- dissi con voce tremante tirando su con il naso

- Ora capisco la tua reazione- disse con un sorriso sincero -il suo ritorno ti ha destabilizzata. Ti sei così abituata alla sua assenza per anni e il fatto che tu lo abbia rivisto ti ha scatenato talmente tante emozioni che neanche tu sai comprendere!-

-Come fai..come fai a sapere esattamente come mi sento in questo momento?- le chiesi

-Ti conosco Amy Cooper. Voglio dirti un'ultima cosa: forse è un bene che sia tornato nella tua vita, forse è destino che dovete riprendere da dove vi siete fermati-

Fino A Farci Scomparire- Can Yaman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora