16.

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Un anno dopo.

Se mi avessero detto che il giorno del sesto compleanno di mio figlio lo avrei festeggiato con un uomo al mio fianco sarei scoppiata a ridere fino alle lacrime, e non potevo credere che questo possa essere successo davvero. Io e Can eravamo diventati ufficialmente una coppia da un anno, un anno pieno di cose successe: Claire aveva trovato un ragazzo che l'amasse e rispettasse come meritava, mia madre e il Signor Dilan si frequentavano da un po' con mia grande sorpresa: i due si sono conosciuti al mio compleanno, sotto insistenza di Can avevo organizzato una piccola festa invitando anche i miei colleghi e ovviamente il mio capo che aveva corteggiato mia madre nel modo più romantico possibile, ero felice perché pensavo che anche lei avesse bisogno di rifarsi una vita anche se ero più che sicura che l'amore per mio padre sarebbe durato in eterno. Il piccolo Liam aveva iniziato le elementari, il suo primo giorno di scuola lui era contentissimo mentre io ero una valle di lacrime perché pensavo che il mio bambino crescesse a vista d'occhio. Quando ho detto a Liam che Can fosse ufficialmente il mio fidanzato ha letteralmente urlato per la gioia, sapevo quanto gli volesse bene e quanto ci tenesse a lui, ricordo che una sera mentre stavamo cenando mi chiese "mamma Can può essere il mio papà? " restai spiazzata da quella domanda così come Can che per poco non scoppiava a piangere dall'emozione. Tra me e Can? Tra di noi la vita procedeva come per tutte le coppie che si rispettino: litigavamo, facevamo pace, ridevamo e soprattutto la cosa che più mi faceva impazzire di lui era il fatto che stava mantenedo la sua promessa ovvero quella di prendersi cura di me e del mio bambino, promettendomi la famiglia che meritavo e che avevo sempre sognato. Convivevamo da un anno ormai, ci eravamo trasferiti in una casa più grande, Can si era ufficialmente srabilito a Londra e almeno una volta al mese tutti e tre andavamo in Turchia a trovare i suoi genitori passando una settimana con loro. Quando i genitori di Can hanno saputo della notizia erano impazziti per la gioia dicendoci che finalmente entrambi ci eravamo accorti di ciò che ci fosse tra di noi, quando hanno conosciuto Liam erano ancora più felici, così come Can, anche loro amavano Liam, lo trattavano come un nipote a tutti gli effetti e questo faceva si che il mio cuore si riempisse di gioia

- Tesoro sei pronta? Dobbiamo andare o faremo tardi- la voce di Can mi risvegliò dai miei pensieri, mi voltai verso di lui notando di quanto fosse bello e di quanto ogni volta che lo guardavo mi lasciava senza fiato: indossava dei jeans chiari, una maglietta bianca e una camicia di jeans oltre che i suoi soliti accessori

- Prendo la borsa e arrivo- dissi rivolgendogli un sorriso, avevo indossato dei semplici jeans, una camicetta celeste e le converse bianche. Dopo essermi data un ultimo sguardo allo specchio afferro la borsa e raggiungo Can che mi aspettava in salotto con Liam uscendo poi di casa. Per il compleanno del piccolo Liam avevamo organizzato una piccola festicciola nel giardino a casa di mia madre, Can così come io, volevamo rendere questo giorno per lui ancora più speciale. Tutto era curato nei minimi dettagli Can ha voluto accontentare Liam in tutto e per tutto proprio per questo ha organizzato per lui una festa a tema dei supereroi senza risparmiare nulla dagli addobbi fino a finire alla torta. La festa procedeva al meglio, i bambini giocavano Can parlava con un nostro collega e il Signor Dilan e io mi sedetti sul dondolo assieme alla mia amica Claire per parlare un po' con lei

- Certo che Can non ha badato a spese- disse non appena mi vide

- Già, credo non ci farò mai l'abitudine sai?- risposi guardando Can che proprio in quel momento aveva preso in braccio Liam e quest'ultimo lo abbracciò dicendogli qualcosa all'orecchio

- Tesoro dopo sei anni Liam festeggia il suo compleanno con una vera famiglia. Ve lo meritate entrambi- mi abbracciò forte facendomi venire le lacrime agli occhi, Claire c'era sempre stata fin da quando Liam portava ancora il pannolino

- Oh Claire, così mi fai piangere!- dissi facendola scoppiare a ridere. Ci alzammo dal dondolo raggiungendo l'enorme tavolo dove c'era poggiata la torta, per Liam era arrivato il momento di spegnere le candeline così sia io che Can ci posizionammo accanto a lui. Can lo prese in braccio in modo che potesse stare abbastanza in alto da poter soffiare sulla candelina a forma di numero sei

- Bene ometto, sai cosa si fa prima di spegnere le candeline?- disse Can guardandolo con gli occhi brillanti

- Si papà, si esprime un desiderio- rispose Liam spiazzando completamente entrambi. Era la prima volta che si rivolgeva a lui chiamandolo papà, il mio cuore prese a battere più velocemente perché ero consapevole che tutto ciò che stavo vivendo non era solo frutto della mia immaginazione o solamente un sogno, ma era realtà: avevo dato a mio figlio la famiglia che aveva sempre meritato di avere. Liam disse qualcosa all'orecchio di Can facendolo sorridere nuovamente e soffiando poi sulla candelina seguito da un applauso da parte di tutti i presenti che avevano immortalato quel momento

- Ehi voi due! Anch'io voglio sapere, sono la tua mamma non ti ho cambiato pannolini per niente!- li rimprovero divertita

- Scusaci amore ma è un segreto tra uomini questo- capitava spesso che entrambi confabulassero alle mie spalle, tra di loro c'era un complicità innata, oserei dire fuori dal normale.

Tornati a casa Can mi aiutò a sistemare i regali che Liam aveva ricevuto mentre il piccolo in tutta autonomia metteva il pigiama. Dopo un po' sia io che Can ci accomodiamo sul divano iniziando a parlare del più e del meno commentando di quanto fosse stata bella e speciale la festa di Liam

- Sai a cosa pensavo?- disse ad un tratto Can mentre accarezzava i miei capelli

- No, a cosa?- risposi io beandomi del suo tocco

- Quando Liam mi ha chimato papà.. è stata una sensazione che non riesco a spiegarti- alzai la testa dal suo petto per poterlo guardare meglio, l'espressione sul suo volto era felice e lo dimostravano anche i suoi occhi lucidi - voglio dire per me è stata un emozione forte se non ci fossero state tutte quelle persone sarei scoppiato a piangere come un bambino- continuò con un sorriso smagliante

- Già.. quando mi ha detto mamma per la prima volta sono scoppiata in lacrime- dissi ridendo contagiando anche lui

- Amy se fossimo sposati avrei qualsiasi diritto, sarei suo padre a tutti gli effetti- a sentire la parola sposati il respiro mi si bloccò in gola. Non avevo mai pensato al matrimonio da quando stavo con Can eppure sentirgli dire quelle parole mi riempivano il cuore di gioia, Can inconsapevolmente era sempre stato l'uomo della mia vita, lo avevo sempre amato e solo l'idea di essere sua moglie mi faceva uscire il cuore dal petto

- Tu vorresti davvero sposarmi?- chiesi quasi incredula

- Perché tu no? Amy ci conosciamo da tutta una vita e ti amo talmente tanto che davvero voglio passare il resto della mia vita con te. Voglio darti la famiglia che hai sempre sognato per tuo figlio e la vita che hai sempre meritato- avevo le lacrime agli occhi, anni addietro non avrei mai detto che io e Can saremmo diventati una coppia e che avremmo costruito qualcosa di concreto, probabilmente ho iniziato a realizzare tutto questo in questo anno passato insieme constatando che si, Can era l'uomo della mia vita e avrei passato il resto della mia vita assieme a lui.

Spazio autrice

Perdonatemi l'assenza ma ho avuto delle cose da fare in questi giorni. So che avevo detto che questo sarebbe stato l'ultimo capitolo ma... ho ben pensato di pubblicare due capitoli extra. Quindiii ho due domandine da farvi: capitolo sulla proposta? Capitolo sul matrimonio?

Che ne dite? Fatemelo sapere nei commenti!

Al prossimo capitolo

Anna.

Fino A Farci Scomparire- Can Yaman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora