13.

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Giorni fa il Signor Dilan ci aveva annunciato di un evento di beneficenza al quale tutti i dipendenti avrebbero fatto parte, compreso Can. Tra di noi le cose erano rimaste uguali nonostante il bacio. Ancora non mi capacito di aver trovato il coraggio di fare una cosa simile, lasciandolo spiazzato e incapace di dire qualsiasi cosa ma il lato positivo, se così si può definire, era che non mi aveva respinta anzi aveva ricambiato il bacio approfondendolo. In ufficio gli occhi erano perennemente su di noi, ogni volta che ci ritrovavamo semplicemente a parlare dei piani della giornata si formava un brusio non indifferente e non appena uno dei due si guardava attorno smettevano all'istante. Non eravamo più tornati sull'argomento bacio, erano passati diversi giorni ma nessuno dei due accennava ad aprire il discorso e di conseguenza di ciò che ne sarebbe seguito dopo.
Nonostante i miei pensieri mi stavo mettendo in tiro per questo evento, il Signor Dilan si era raccomandato la massima eleganza da parte di tutti noi, mi rotrovavo nella mia vecchia camera a casa di mia madre, dato che avrebbe badato lei a Liam avevo anche approfittato del fatto di prepararmi da lei nel caso mi servisse una mano. Per la serata indossai un abito lungo di un colore verde smeraldo, quel vestito mi aveva catturato per le sue infinite particolarità: la parte di sopra del vestito aveva una scollatura sia sulla parte davanti sia sulla schiena, la manica era lunga ma molto semplice finiva leggermente a palloncino proprio prima del polsino. In vita il bustino era leggermente drappeggiato e la gonna invece scendeva morbida sui fianchi con uno spacco sul lato, ero scettica non appena vidi quel vestito, ma subito dopo averlo indossato restai a bocca aperta pensando che non era per niente volgare e fosse perfetto per me. Al vestito abbinai delle decolté semplici di colore nero così come la pochette che avrebbe contenuto tutto il necessario. Non osai con il trucco, restando su colori molto neutri, i capelli li raccolsi in modo semplice lasciando cadere solo qualche ciocca. Mi diedi un ultima controllata allo speccio ed ero pronta, non appena mia madre mi vide vestita così si coprì la bocca con la mano

-Sei uno splendore tesoro- disse semplicemente abbracciandomi successivamente

- Wow mamma, sei bellissima!- esclamò il mio bambino correndo ad abbracciarmi, salutai entrambi con un grosso bacio e uscii di casa dove c'era un taxi ad attendermi che mi avrebbe portato poi all'evento.

Una volta arrivata a destinazione ciò che mi si presentava davanti ai miei occhi era sicuramente uno dei luoghi più belli che io abbia mai visto: all'entrata vi era un piccolo percorso delineato da pietre con un bellissimo prato verde ai lati illuminato da lanterne bianche di ogni grandezza. Alla fine di questo percorso vi era una piscina, allestita con luci soffuse colorate all'interno dell'acqua e cuscini bianchi posti a tutti i lati del bordo piscina. Continuando con lo sguardo noto un ponte piccolo ma anch'esso richiamava la particolarità della struttura, ristica ed elegante allo stesso tempo, al di sotto di questo piccolo ponte vi era un ruscello che scorreva sotto di esso. Tutto era meraviglioso e curato nei minimi dettagli, restai affascinata e incantata da tutto ciò che mi circondava

- Questo posto è da favola ma tu..- disse Claire prendendomi le mani facendomi fare un mezzo giro su me stessa - tu amica mia fattelo dire sei ancora meglio-

-Neante tu scherzi, sei meravigliosa- le dissi abbracciandola, era vero il vestito blu lungo a monospalla che indossava le stava divinamente, iniziammo a parlare del più e del meno con i nostri colleghi mentre i camerieri facevano il giro con i bicchieri contenenti lo champagne, ne presi uno ringraziando la ragazza con un sorriso gentile. Mi guardavo intorno alla ricerca di Can, non lo avevo visto ancora da nessuna parte dal mio arrivo e avevi iniziato a pensare che non fosse venuto sapendo quanto detestasse mettersi in tiro ma proprio una leggera gomitata da parte di Claire richiamò la mia attenzione

- Devo dire che non scherza affatto. Farebbe sfigurare perfino il più bello dei fotomodelli- mi voltai verso la direzione dove la mia amica guardava e il mondo era come se si fosse improvvisamente fermato. Era appena arrivato, bello da togliermi il fiato e il solo vederlo da lontano fece aumentare i battiti del mio cuore. Era bellissimo, avevo sempre pensato quanto gli donasse il nero e soprattutto gli abiti eleganti: indossava dei semplici pantaloni neri e le scarpe eleganti, la camicia bianca che fasciava perfettamente il suo corpo e i suoi muscoli, un panciotto nero e la giacca anch'essa nera sbottonata. A contornare il tutto erano i suoi immancabili accessori, i capelli erano ben raccolti e la barba era in ordine. Era perfetto, certo non ero sicuramente abituata a vederlo vestito così l'ultima volta è stata alla sua festa di laurea, ma il solo guardarlo mi toglieva il fiato.

Fino A Farci Scomparire- Can Yaman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora