12.

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Non appena aprii gli occhi mi resi conto di essere nella stanzetta di Liam ancora rannicchiata sulla poltrona ma con addosso una coperta che non ricordo di aver messo e sorrisi involontariamente pensando che fosse stato Can a metterla per far si che non prendessi freddo. Mi alzo stiracchiando i muscoli prendendo a sistemare il tutto uscendo poi dalla stanzetta una volta finito. Arrivata in cucina trovai il mio bambino e Can seduti a tavola che facevano tranquillamente colazione

- Buongiorno- dissi semplicemente, mi avvicino a Liam dandogli un sono bacio sulla guancia e lui come faceva sempre si passò la mano sulla guancia facendomi ridere

- Cosa desideri per colazione? La casa offre: latte, caffè, the..- iniziò Can ad elencare tutte le cose presenti sul tavolo, era di buon umore e lo si notava dal luccichio nei suoi occhi

- Prenderò del caffè- dissi semplicemente, feci per prendere la tazza ma Can mi precende sfiorando la mia mano causandomi brividi interminabili lungo la schiena

- Come è andata la serata? Non ti ho sentito rientrare- disse sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi che aveva da offrirmi ma dai suoi occhi vedevo che qualcosa non andava

- È andata bene, dormivi quando sono rientrata non ho voluto svegliarti- dico semplicemente facendo spallucce, Liam si alzò da tavola dicendo un semplice " vado a giocare ciao" correndo subito dopo in camera sua - a voi come è andata?-

- Oh è andata bene- sorrise di nuovo abbassando lo sguardo. Si c'era decisamente qualcosa che non andava - ehm..Liam mi ha fatto una domanda ieri sera mentre guardava i cartoni- continuò

- Ti ha chiesto se fossi il mio fidanzato?- risposi aggrottando le sopracciglia, era ovvio che la facesse anche a lui ormai era diventato il suo pensiero fisso

- Oh nono, non questo- rispose con una risatina nervosa - mi ha chiesto se io fossi suo padre- un silenzio glaciale piombò nella cucina facendomi irrigidire. Da dove saltava fuori questa storia, arrivai alla conclusione che in cinque anni Can era l'unica figura maschile che vedeva molto spesso, non poteva ricordarsi di mio padre era ancora piccolo quando lui è venuto a mancare

- Immagino tu non gli abbia mai parlato di lui- prese di nuovo parola Can, ero incapace di muovere qualsiasi muscolo del mio corpo - Amy..- mi chiamò per risvegliarmi dal mio stato di trans. Volsi lo sguardo altrove non rispondendo, mi alzo dalla sedia per riporre le tazze sporche nel lavandino iniziando poi a lavarle sentendo gli occhi pizzicare poiché riempiti dalle lacrime, una mano di Can mi prese delicatamente il braccio facendomi voltare verso di lui mentre con l'altra mano libera chiudeva il rubinetto dell'acqua

- Come posso dire ad un bambino di cinque anni che suo "padre" non ha mai voluto sapere niente di lui?- dico in un sussurro quasi impercettibile - mi spieghi come posso dire a mio figlio che suo padre è un irresponsabile che ha scelto di non voler vedere nemmeno che faccia avesse suo figlio?- continuai non riuscendo più a trattenere le lacrime che ormai scorrevano sulle mie guance, avevo anche alzato il tono di voce per la rabbia che provavo in quel momento

- Non riesco Can.. non riesco a guardare negli occhi mio figlio e dirgli che suo padre non ha mai voluto esserci- dico ancora mentre tutti i ricordi di quella giornata riaffiorano nella mia mente, chiusi gli occhi lasciando che altre lascrime uscissero - avevo appena scoperto di essere in attesa di Liam, ero felice. Un bambino ti stravolge tutti i piani certo, ma era la gioia più grande che potessi mai ricevere. Aspettai che tornasse da lavoro, non appena gli ho dato la notizia ha iniziato a dare di matto..- iniziai a raccontare, Can restò incredulo per ciò che gli stavo raccontando

- Mi aveva detto che un figlio avrebbe rovinato ogni suo piano per la sua carriera. Ricordo che iniziò ad urlare, non era il momento adatto e altre cose davvero indicibili, qualche giorno dopo tornò e mi confessò che la sua reazione non era dovuta al solo fatto della sua carriera ma che da un anno mi tradiva con una sua collega. Quel giorno stesso uscì completamente dalla mia vita dicendomi che non avrebbe voluto sapere più nulla ne di me e ne del bambino-

Can mi attirò subito a lui stringendomi forte capendo quanto io ne avessi bisogno. Non era stato facile per me, per niente. Speravo che tutto quello che successe era solamente frutto di un brutto sogno ma ogni mattina appena aprovo gli occhi mi rendevo conto che purtroppo era la triste realtà. Un anno dopo la nascita di Liam mi ero ripromessa di non voler più affezionarmi a nessuno, che mio figlio sarebbe stata la mia unica e sola priorità, ponendo la sua felicità e la sua vita prima di ogni cosa, qualsiasi cosa. Poi è riapparso Can, lui lo consideravo uno strano segno del destino: probabilmente questo destino avrebbe voluto che io riprendessi in mano la mia vita facendomi capire che forse anche io meritavo quel pizzico di felicità che mi mancava, quel pezzo mancante che avrebbe reso la mia vita bella da morire.

- No..non avresti mai potuto- disse solamente continuando ad abbracciarmi e accarezzarmi i capelli scuri, mi lasciai trasportare dalle sue carezze lasciando che tutte le mie lacune venissero in un certo qual modo riempite. Mi prese il viso tra le mani asciugandomi le lacrime con i pollici, i suoi occhi erano incastrati ai miei, in quegli occhi marroni così profondi ci vedevo un mondo

- Mi prenderò io cura di voi, te lo prometto- disse solamente e io non ci pensai su due volte trovando il coraggio di alzarmi sulle punte e unire le nostre labbra in un bacio che avevo bramato per forse troppo tempo.

Spazio autrice

IL BACIO! Finalmente la nostra Amy ha trovato il coraggio di fare ciò che desiderava da anni. Secondo voi cosa succederà tra loro?

Fatemelo sapere nei commenti e se vi va lasciate una stellina

Al prossimo capitolo

Anna.

Ps. Scusate se il capitolo è corto, mi farò perdonare

Fino A Farci Scomparire- Can Yaman Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora