CAPITOLO 16: CHRIS E TEO

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Qualche ora prima.

I campi di lotta Pokemon erano per Chris il posto migliore del mondo. Poteva esprimere a pieno il suo potenziale, battendosi accanto ai tuoi fedeli Pokemon, del tutto libero di essere sé stesso.

Le arene della Lega di Valle Malsana si erano rivelate il posto peggiore del mondo. Seppur non fossi morto a causa dei bombardamenti, ci avrebbe pensato il proiettile sparato dalla pistola di qualche soldato ad ucciderti.

Chris lo aveva imparato a sue spese, e anche i suoi compagni lo sapevano bene. Era stato proprio grazie al diversivo dei Pokemon dei suoi amici che lui e tutti gli altri stavano riuscendo ad evadere da quei campi insanguinati.

Teo correva poco più avanti, mentre Tamara era giusto un passo dietro di lui. Il fischio allarmante dei proiettili sparati dalle armi dei soldati, aveva iniziato ad inseguirli non appena si erano messi a correre per portarsi in salvo.

Vide il resto del gruppo entrare incolume nella Zona Fredda, e tirò un sospiro di sollievo quando fortunatamente anche lui riuscì a varcarne la soglia.

Proprio come Marika, Mirko, e tutti gli altri, neanche lui arrestò la sua corsa. Intravide la stanza di marmo ridotta completamente in cenere, le crepe solcavano così profondamente le pareti, che sembrava potessero frantumarsi da un momento all'altro. La pioggia di scintille giallo-arancio liberate dallo scoppiettio delle fiamme che divoravano le sedie, era tutto ciò che restava ad animare quella camera.

Raggiunsero finalmente la hall, l'unico luogo della Lega rimasto intatto in cui sembrava regnarvi ancora la pace nonostante l'Inferno che gli ardesse tutt'intorno. Ne approfittarono per riprendere fiato.

Chris si piegò sulle ginocchia, ingurgitando aria avidamente. Poté quasi sentire i suoi polmoni ringraziarlo per essersi ricordato che loro fossero ancora lì, e necessitassero urgentemente di ossigeno.

Osservò i suoi compagni boccheggiare, e si voltò per controllare che anche sua cugina stesse bene, ma Tamara non era lì con loro.

Quasi ebbe un mancamento. Improvvisamente vide tutto nero per l'agitazione, e la testa gli girò vorticosamente. Era più che sicuro di aver ripreso fiato, eppure non riusciva a respirare.

«...Tamara?» mormorò confuso. Non riusciva a spiegarsi come un attimo prima sua cugina fosse ancora dietro di lui, e l'attimo dopo era scomparsa.

I suoi piedi iniziarono a retrocedere nella direzione delle arene, incuranti di rituffarsi nell'incubo.

Noemi fu la prima ad accorgersene: «Per Arceus, Chris! No!» gridò, non appena vide Chris scattare nuovamente verso la Zona Fredda.

Mirko lo afferrò giusto in tempo: «No, Chris! Non puoi fare più nulla amico... dobbiamo andare!» dichiarò amareggiato non appena comprese cosa fosse accaduto.

Chris non voleva proprio sentir ragioni: «Mirko, lasciami! – era furioso – Cavolo, ho detto di lasciarmi!» continuò a scalpitare come un forsennato per ribellarsi alla stretta.

«Cerca di controllarti ragazzo!» dichiarò preoccupata Ester. Le sembrò così strano vedere Chris, con modi sempre tanto pacati, perdere del tutto il controllo. Non poteva biasimarlo però, si trattava pur sempre di sua cugina.

«Chris, basta!» ribadì Mirko, provando a trattenerlo con tutte le sue forze mentre continuava a divincolarsi impetuosamente.

Niente da fare, Chris non smetteva di strattonarsi dalle braccia di Mirko.

Visibilmente seccato per l'insistenza dell'amico, pur di riuscire a svincolarsi dalla sua presa, gli tirò una gomitata nel fianco. Capitombolò a terra, finalmente era riuscito a liberarsi dalle braccia di Mirko.

{POKÉMON} ~ DARK LEAGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora