CAPITOLO 8: IL PRIMO ROUND DI QUALIFICAZIONE

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«Per Arceus! Non riuscirò mai ad essere pronta in tempo.»

«Ester! Potresti uscire dal bagno per favore?»

Il mattino seguente, quando arrivò il momento di alzarci e di prepararci, ci rendemmo conto di quanto fosse stata sbagliata l'idea di non metterci a dormire appena tornate in camera.

Noemi ed io eravamo in piedi davanti al bagno, sperando che Ester si decidesse a darsi una mossa, altrimenti saremmo scese in ritardo come non mai.

Quando finalmente si decise ad uscire, fu il turno di Noemi, e soltanto dopo toccò a me.

Appena mi specchiai, sgranai gli occhi. Sperai vivamente che Noemi ed Ester non avessero fatto caso alle occhiaie che solcavano due fossati scuri sotto ai miei occhi, causate dalla notte che avevo sconsideratamente trascorso insonne.

Misi la faccia sotto la corrente d'acqua fredda, cosa che non mi ero mai azzardata di fare prima ad ora, preferivo sempre intiepidirla un po'. Nonostante ciò, i due solchi neri non accennarono a sbiadire, quindi mi arresi all'idea che sarei entrata in campo come uno zombie!

Subito dopo essermi vestita, afferrai a volo il cinturino in cui erano inserite le mie Pokeball, e mi precipitai alla porta.

«Forza ragazza! Vorrei evitare di essere squalificata per un ritardo!» borbottò Ester.

Lei e Noemi mi stavano attendendo impazienti, ma ero in ritardo solo perché avevo concesso loro di usare il bagno prima di me, quindi finsi semplicemente di non aver udito la sua provocazione.

Erano le 8:30, ed eravamo indiscutibilmente in ritardo.

Mi fiondai giù per la scalinata al seguito di Ester e Noemi, e ci mancò davvero poco che ruzzolassi giù per le scale. Attraversammo la hall come un razzo, e quando entrammo nella Zona Fredda, gli altri ragazzi erano già ordinatamente accomodati sulle file di sedie, e per di più il signor McGrim stava già tenendo il suo discorso.

Concentrai tutta la forza che avevo in corpo per rendermi invisibile, ma non credo riuscii nell'intento, perché gli occhi di tutti, signor McGrim compreso, si voltarono verso di noi.

Per non rimanere un secondo in più al centro dell'attenzione, presi velocemente posto accanto a mio fratello Mirko, che scosse la testa sorridendo.

«Non una parola» lo avvertii, fermandolo prima che mi facesse saltare definitivamente i nervi.

Poi rivolsi la mia attenzione al signor McGrim.

«Molto bene, ora che siamo tutti – a queste parole quasi sprofondai nella sedia – direi di esporre concisamente la meccanica dei prossimi incontri.

I 64 allenatori presenti in questa sala verranno disposti in abbinamento casuale, effettuato come sempre mediante sorteggio del nostro computer.

Gli incontri, diversamene dal round precedentemente affrontato, prevedono l'uso di due Pokemon per allenatore.

Il tempo a disposizione resta di 30 minuti, e ovviamente per superare il turno, è necessario che l'allenatore mandi kappaò entrambi i Pokemon dell'avversario.

Normalmente – specificò il signor McGrim allargando le braccia – se allo scadere dei 30 minuti ci troveremo di fronte ad una circostanza diversa da quella appena descritta, e non sto qui ad elencare le varie possibilità, non temete miei cari ragazzi, saranno gli strateghi ad analizzare scrupolosamente l'incontro e decretare chi, con la miglior performance, accederà al turno successivo.

Detto ciò, senza ulteriori indugi, buon proseguimento e buona fortuna a tutti voi!»

Applaudimmo fino a quando il signor McGrim non lasciò la sala, dopodiché le mura della Zona Fredda vennero infestate dal brusio di voci dei ragazzi.

{POKÉMON} ~ DARK LEAGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora